21 agosto 2006

Manichino impazzito


California, una donna colpita da un braccio di plastica che si stacca durante l’acquisto
Ma in America non è l’unico caso: in ballo ci sono risarcimenti per migliaia di dollari
Usa, il manichino le rompe un dente
I grandi magazzini finiscono in tribunale

WASHINGTON- Un grande magazzino finisce in tribunale. A portarcelo è una donna che accusa di essere stata “aggredita” da un manichino in esposizione. La scena dove si consuma questa bizzarra vicenda è la California: Diana Newton, una casalinga di 51 anni, si era recata ai grandi magazzini della catena J.C.Penney a Westminster, nella famosa Orange County, per acquistare una giacca. L’unica che le piaceva era, però,esposta su un manichino. La signora ha, così, chiesto aiuto ad un commesso, che nel tentativo di sfilare la giacca dal manichino, ha inavvertitamente fatto saltare un braccio di plastica che è finito proprio sulla testa della Newton.

Il risultato dell’incidente è stato una brutta botta e un dente spaccato. La donna, soccorsa dai servizi di emergenza, si è così recata all’Ospedale di Newport Beach per ulteriori accertamenti. Ma la cosa non è finita lì. La vittima del curioso incidente ha deciso di intentare una causa al grande magazzino per “l’aggressione subita da parte del tronco di un manichino femminile”. Dal banco degli imputati, i dirigenti della catena J. C.Penney si sono offerti di pagare un risarcimento per le cure odontoiatriche della Newton, ma si sono rifiutati di considerare le ulteriori conseguenze lamentate dalla Newton, che al momento dell’incidente aveva accusato solo un leggero dolore alle spalle e una momentanea insensibilità alle mani.

Non è il primo caso di manichini “ribelli” che arriva nelle aule di un tribunale americano. I manichini, realizzati in fibra di vetro, arrivano a pesare anche 22 chili e possono provocare danni non indifferenti: nel 1990 un’altra incauta cliente aveva ottenuto un risarcimento di 175mila dollari per una lesione alla spina dorsale che si era procurata in circostanze analoghe. E solo tre anni dopo, nel Minnesota, una signora era stata “messa al tappeto” da un manichino instabile. Non ultimo, nel 2001, un espisodio verificatosi a Vancouver: una donna è riuscita ad ottenere ben 300mila dollari per essere stata colpita sulla testa da un manichino della catena Gap.

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