25 agosto 2006

Slurp!!!



Fotografare sotto le gonne non è reato
Non perseguibile un turista francese che riprendeva con metodo le signore su un ponte di Venezia

VENEZIA - Se ne stava fermo sotto il Ponte della Paglia, vicino a San Marco, macchina fotografica in mano. Ma le bellezze del luogo, i canali e le chiese non erano il suo obbiettivo. Così qualcuno del posto comincia a
insospettirsi e richiama l'attenzione della polizia su quell'uomo, un turista francese 43enne, fermo da ore.
L'uomo viene fermato per accertamenti - ma non inn flagranza di (presunto) reato - dopo due giorni di pedinamenti e l'attenzione si concentra sulla macchina fotografica digitale.

Sorpresa: contiene circa cento di foto di gambe (e altro) di signore, prese ad arte sotto le gonne grazie al momento di sosta e di distrazione che le donne si godevano proprio in cima al ponte, da dove lo sguardo raggiunge al meglio il Ponte dei Sospiri. Dopo una consultazione con il pubblico ministero di turno la polizia si vede però costretta a lasciare l'uomo al suo destino e anche a restituirli l'attrezzatura e relative foto: l'assoluto anonimato delle vittime (l'uomo non riprendeva mai il viso) lo protegge, secondo quanto scrivono le agenzie da stampa, da qualunque reato, insieme al fatto che nessuno ha sporto denuncia. Ma come faceva a farlo un'eventuale vittima, se era inconsapevole? L'uomo, che si è definito un amante di Venezia, ha intanto lasciato il suo albergo a 4 stelle per rientrare in patria.

Albanesi tutti app...


Arrestato il padre: è un albanese che vive a Terni
Bimbo recluso in casa contro il malocchio
A due anni non parla e non cammina. Teneva chiusa nell'abitazione anche la madre

TERNI - Teneva reclusi in casa, con le imposte serrate per timore del malocchio, il figlio di due anni e mezzo e la moglie di 22 e per questo un albanese di 33 anni, in regola con il permesso di soggiorno e residente in una località della Valnerina ternana, è stato arrestato da agenti della squadra mobile della questura di Terni.

È accusato di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona della giovane moglie, anche lei albanese, della quale era gelosissimo, e del figlio che non era adeguatamente nutrito e curato tanto che a due anni e mezzo ha il peso e la statura di un bambino di sette mesi. Inoltre non cammina, non parla e gli sono state riscontrate fratture da carico alle ossa dovute unicamente al buio ed alla mancanza di alimentazione.

Le indagini sono state svolte dalla polizia e coordinate dal sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale di Terni, Elisabetta Massini. Il bambino e stato costretto a vivere quasi sempre sdraiato e al buio con le persiane chiuse per decisione del padre. Non è stato mai visitato da un medico nè sottoposto a vaccinazioni.

I genitori per lui non avevano mai scelto un pediatra all' Asl. Le sue condizioni, ad un certo punto, si sono talmente aggravate da dovere essere ricoverato all' ospedale di Terni dove si trova da circa un mese. I medici gli hanno riscontrato una gravissima forma di rachitismo e di ritardo psicomotorio. La situazione è stata quindi segnalata all'autorità giudiziaria e sono cominciate le indagini della polizia che hanno fatto venire alla luce l' incredibile vicenda. Dagli accertamenti è risultato anche che la madre in alcuni casi aveva cercato di reagire alle imposizioni del marito ma era stata da lui costretta a desistere con la forza. L' uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Terni.

Miticoooo!!!


Sarà alto 250 metri e formato da piani rotanti indipendenti
A Dubai grattacielo a energia eolica
Progettato in Italia. Sarà dotato di eliche e pannelli solari che garantiranno l'autosufficienza energetica

DUBAI - Un grattacielo alto 250 metri, con piani rotanti staccati uno dall'altro, così da potersi muovere in modo indipendente. E, aspetto ancora più eclatante, più che autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie allo sfruttamento dell'energia del vento e del sole.
Sarà costituto a Dubai, negli Emirati Arabi, ma è stato porgettato in Italia, per la precisione a Firenze, da David Fisher (l'inventore), Fabio Bettazzi e Marco Sala, con la partecipazione di Leslie Robertson, l'ingegnere statunitense ideatore del «World Trade Center» di New York.
Il progetto è stato presentato questa mattina nell'ambito dell'ultima giornata del Wrec 2006, il nono congresso mondiale sull'energia rinnovabile, che si è tenuto in questi giorni a Firenze.
«Ognuno dei 59 piani della torre ospiterà un appartamento e ruoterà in maniera indipendente - ha spiegato David Fischer - cosicchè il risultato sarà un edificio in continua trasformazione. Gli spostamenti avranno una velocità molto lenta, così da non risultare fastidiosi per gli inquilini della torre, che non percepiranno il movimento, ma potranno svegliarsi vedendo dalla propria camera il sorgere del sole e cenare davanti al tramonto». «L'energia elettrica - ha aggiunto - sarà prodotta da una serie di ventole che verranno installate negli spazi liberi tra i piani e sfrutteranno la forza del vento come se fossero mulini. Inoltre anche i singoli piani, girando grazie al vento, produrranno energia. Infine ci sarà l'apporto dei pannelli solari, che verranno posizionati sui tetti di ciascun piano e che durante la giornata, ruotando, rimarranno parzialmente esposti alla luce. In questo modo l'edificio non solo produrrà l'energia che gli è necessaria, ma sarà anche in grado di venderla all'esterno. Secondo i nostri calcoli in un anno la torre fornirà circa 190 milioni di kilowatt di energia, per un valore di oltre 7 milioni di euro».

Si tratterà della prima costruzione interamente girevole al mondo. Finora sono stati realizzati ambienti ruotanti, specialmente in cima alle torri, ma che occupavano solo una parte dell'edificio.
Il progetto, secondo quanto riferiscono gli architetti, essendo costituito da piani singoli e distinti, dispone di una resistenza ed elasticità che lo rendono antisismico.
I lavori prenderanno il via fra tre mesi a Dubai e il loro termine è previsto dopo due anni e mezzo circa. Il costo? Intorno ai 500 milioni di dollari. La torre avrà un nucleo centrale portante in cemento armato, su cui verranno istallate meccanicamente unità prefabbricate e finite, complete di impianti elettrici ed idraulici, che comporranno gli appartamenti. Un intero piano, in questo modo, potrà essere assemblato in pochi giorni».

Ricardo Oliveira al Milan


Oliveira al Milan: Sono onorato

19:15 del 25 agosto

Ricardo Oliveira è sbarcato a Linate con Galliani e Braida alle 19.10. Domani si sottoporrà alle visite mediche. Le sue prime parole sono state: "Sono onorato di aver suscitato l'interesse di una società come il Milan".

Moggiopoli


Calciocaos, Moggi spara a zero
Conferenza stampa a Siena del'ex d.g. della Juventus. "Io condannato senza prove. Carraro è il primo responsabile. Anche Petrucci colpevole. Ingiusto lo scudetto all'Inter"

SIENA, 25 agosto 2006 - Un fiume in piena: settanta minuti filati e senza interruzioni di conferenza stampa, per difendersi, ma anche per attaccare. Luciano Moggi sceglie un albergo di Siena per ringhiare contro i suoi censori, cercando di smontare tutti i capi d’accusa che lo hanno condannato. Parte con la ricostruzione di quello che lui stesso chiama "un processo sommario".
"Designazioni, griglie degli arbitri, schede telefoniche: ci vogliono le prove per accusare le persone e qui le prove non ci sono, ci sono solo ipotesi. Non è stato fatto niente di illecito". Moggi parla a raffica, quasi senza fiato, e respinge tutte le accuse, anche quelle su De Santis. "Non era un arbitro amico della Juventus, è stato detto che era parte di un sistema. Ma nessuno ha detto, ad esempio, che prima di Milan-Juventus del 2005, arbitrò Fiorentina-Milan, i rossoneri vinsero e non ebbero problemi di squalificati, mentre noi giocammo a San Siro senza Ibraimovich".
"Il mio compito – ha proseguito Big Luciano - era solo quello di proteggere la Juventus e c’era più di un avversario, a cominciare dal signor Franco Carraro". L’ex presidente federale è uno dei grandi accusati da Moggi. "E’ lui il primo a tirare le fila di un sistema che è marcio. Ha chiesto la conciliazione, spero che gli diano un premio". Sulle schede internazionali Moggi parla della necessità di volersi tutelare. "E' giusto che una persona tuteli il proprio lavoro e quello che ha detto poi Mancini mi fa pensare, evidentemente sapeva tutto quando ha detto che io avrei risposto in opportuna sede. Poi ho letto che anche Facchetti diceva ai suoi giocatori di stare tranquilli, che dopo un anno sarebbero successe cose incredibili. Sono cose che mi hanno fatto riflettere”.
Sulle griglie degli arbitri, Moggi afferma che "c’è un sorteggio, io ho parlato di arbitri migliori perché più capaci. Non capisco come Palazzi possa pensare che la Juventus giocava due campionati, uno sul campo e uno con i dirigenti. Qui c’è una grande differenza fra la realtà e una forzata interpretazione. Moggi faceva gli interessi della Juventus: le società di calcio sono diventate delle aziende e devono essere gestite da persone capaci. Vorrei ricordare che la Juve nell’ultimo anno ha vinto legittimamente lo scudetto di serie A, della primavera, delle beretti e degli allievi. Di più non potevamo fare".
Moggi guarda anche al processo che ha coinvolto la Reggina. "A Foti è stato applicato l’articolo 1 del codice di giustizia sportiva, con me e Giuraudo è stato utilizzato un ibrido giuridico fra l’articolo 1 e l’articolo 6. Il sistema Moggi non c’era. Lo dimostra anche il fatto che tutti quelli che erano imputati sono stati graziati o quasi, a eccezione di me o Giraudo. La cupola non c’è più, vorrei sapere se adesso c’è solo il campanile con io sulle campane e Giraudo che tira la fune. Mi batterò fino all’ultimo perché tutto quello che è successo è scandaloso. E’ stata la Caf stessa a dire che nel calcio non c’era il sistema Moggi”.
Big Luciano è senza freni: "Dal processo non emergono condizionamenti nelle gare della Juventus, gli arbitri sono stati tutti assolti: siamo stati definiti corruttori senza i corrotti o condizionatori di partite non condizionate. A me e Giraudo è stato imputato l’articolo 6 del codice, ma non ci hanno risposto quali gare sono stato oggetto dell’illecito e con quali arbitri. Si parla di alterare la classifica senza alterare i singoli risultati. E come si fa? E’ inquietante e contraddittorio. Ripeto noi abbiamo solo cercato di difenderci, in primis da Carraro". Poi il contrattacco sul calcio: "Il calcio italiano è in mano a dilettanti allo sbaraglio. Ho apprezzato le prime mosse di Matarrese, lui è uno che sa di calcio e farà bene".
Quindi l’Inter e Moratti. "Togliere lo scudetto legittimo alla Juventus è ingiusto, è profondamente ingiusto darlo all’Inter. Sento parlare di scudetto degli onesti, ma è onesto chi fa giocare qualcuno con un passaporto falso (il riferimento è a Recoba, ndr). E Guido Rossi non venga a dire che non sapeva niente, quando era consigliere dei nerazzurri. Un contratto mio con l’Inter? Chiedetelo a Moratti, se dice di no lo tirerò fuori io. Ha detto che sono ferito? Io sono più vivo di prima e sto benissimo". Nessuno sconto pure per Franco Baldini. "Stia zitto, l’onestà è un’altra cosa. Lo scudetto semmai lo dovevano dare alla Roma, che lo scorso anno ha fatto un gran campionato con dei ragazzini, comportandosi bene, perché Baldini se n’era andato. Qui si confonde la gente che lavoro con quelli che parlano e basta".
Accuse anche al procuratore Claudio Pasqualin. "E’ un altro dei moralizzatori, io non voglio fare il rompipalle, ma quello che scova il marcio nel calcio. Guardate il mercato: ora proliferano i procuratori e non, gli squalificati e non. Pasqualin mi portò Montero alla Juve e di questo lo ringrazio, però poi di fronte a testimoni mi disse: ‘Non dire a Montero che prendo la provvigione dalla Juve, così la prendo anche da lui’. Il calcio ora è questo, altro che sistema Moggi. Pasqualin dice cose inesatte, io non torno perché non voglio tornare: perché non parla di Vialli e della diffida che gli ha fatto per non distribuire in Italia il libro già uscito in Inghilterra?".
Critiche anche a Candido Cannavò ("Dovrebbe scrivere la rubrica 'Fatemi scappare' invece di 'Fatemi sapere'), Petrucci ('La colpa è anche sua perché non si può mettere un ex consigliere dell’Inter a fare il commissario') e, seppure velate, anche alla Juventus ('Non si deve tacere, non si deve temere quella che è la verità') per l’iniziale atteggiamento di attendismo sulla vicenda. La vicenda Paparesta chiuso nello spogliatoio dopo Reggina-Juve è liquidata come "Una battuta, a cui non credevo si potesse credere". Poi la chiosa conclusiva: "Io non ci sto a tutto questo, mi hanno fatto passare due mesi che non auguro a nessuno. Il premio è che in tanti adesso mi fermano e mi dicono che non sono solo, di andare avanti. L’ho detto ai giudici: ci sono tredici milioni di juventini che vi guardano, non è giusto condannare senza prove". Chiusura con Collina ("Dice che con Meani ci parla quando vuole perché lo conosce da venti anni. Bene, io Bergamo lo conosco da trenta, senza illeciti") e ancora con Carraro: "Ce lo abbiamo messo noi? Vero, ma ogni tanto si può sbagliare".

Indulto anche per lui???



Tedesca morta: catturato l'evaso

Fermato alla frontiera con la Francia, ora andra' in carcere (ANSA) - ROMA, 24 AGO -

Nabil Benhayah, il marocchino evaso dai domiciliari, coinvolto nella morte della tedesca Vera Heinzl, e' stato catturato a Bardonecchia. Il giovane, fermato alla frontiera con la Francia, e' stato condannato dal Tribunale di Roma a quattro anni e sei mesi per aver violentato una studentessa nel 2004 e per non aver aiutato Vera Heinzl, la giovane che nell'agosto di due anni fa mori' annegata nel Tevere. Era ricercato dal 22 agosto. Ora sara' detenuto in carcere.

La rubentus vuole la champions???


CHAMPIONS, SORTEGGI ABBASTANZA FAVOREVOLI PER LE ITALIANE

»JUVE: COBOLLI, RICORSO TAR E' DOVERE PER TIFOSI

ROMA - Sorteggi abbastanza favorevoli per le italiane per la fase a gironi della Champions League. L'Inter campione d'Italia e' nel Gruppo B insieme con Bayern Monaco, Sporting Lisbona e Spartak Mosca; il Milan e' nel Gruppo H insieme con Lille, Aek Atene e Anderlecht; la Roma e' nel Gruppo D insieme con Valencia, Olympiakos e Shakhtar Donetsk. La prima giornata e' in programma il 12 o 13 settembre.

BRESCIA E TREVISO RICUSANO LA CORTE FEDERALE
Brescia e Treviso hanno deciso di presentare istanza di ricusazione della Corte Federale. L'istanza in cui si chiede la ricusazione dei cinque giudici la cui sentenza ha riportato in serie a Lazio e Fiorentina nel secondo giudizio sul calcio-scandalo sta per essere inviata alla Corte stessa. L'atto è stato preparato dagli avvocati Bruno Catalanotti per il Brescia e Franco Stilo per il Treviso.

JUVE: IN B DANNO DA 130 MLN, RISARCIMENTO DALLA FIGC
C'é anche una richiesta di risarcimento danni alla Federcalcio nel ricorso presentato dalla Juventus al Tar: il club bianconero quantifica la perdita economica che subirebbe dall'eventuale serie B in 130 milioni di euro. Le cinquanta pagine del ricorso della Juve, notificato a Federcalcio, Inter e Messina e che i legali della federazione stanno studiando in queste ore, è in sostanza articolato in due parti: nella prima si avanza come richiesta prioritaria la riammissione della Juventus alla serie A, o in subordine la massima serie con lo stesso numero di punti di penalizzazione (17) inflitti dalla giustizia sportiva. Nella seconda si avanza invece una richiesta di risarcimento danni dalla Federcalcio, in sede cautelera: il danno è quantificato in 70 milioni di euro in caso di serie A, e di 130 milioni in caso di serie B. Motivazione portante del ricorso, quella che la Juve ritiene una sproporzione nelle sanzioni tra la propria posizione e quella degli altri club coinvolti nello scandalo.

CONI E FIGC VALUTANO LA RICHIESTA DANNI ALLA JUVE
Il Coni e la Federcalcio stanno valutando l'ipotesi di chiedere un risarcimento alla Juve, per il danno di immagine ed economico provocato dal club bianconero al campionato italiano sotto inchiesta e allo sport tutto: è questa la linea che emerge, dopo la notifica del ricorso presentato al Tar del club bianconero contro la sentenza sportiva che la retrocede in serie B con 17 punti di penalizzazione.

Finalmente una buona notizia



AUSTRIA: LIBERATA NATASCHA KAMPUSCH, RAPITA DA BAMBINA NEL 1998

VIENNA - La ragazza ritrovata ieri a Vienna e' veramente Natascha Kampusch, una bambina austriaca di 10 anni rapita nel 1998, secondo quanto hanno confermato gli inquirenti a Vienna.

La giovane di 18 anni - hanno reso noto le autorita' in una conferenza stampa di oggi - ha infatti la stessa cicatrice della bambina rapita nel 1998 ed e' stato trovato il passaporto che lei aveva nella cartella scolastica al momento della scomparsa.

''La ragazza e' riuscita a fuggire sfruttando un momento favorevole. Per un breve attimo non e' stata piu' sotto il controllo del suo rapitore e si e' data alla fuga'', ha detto oggi il responsabile della polizia nazionale austriaca, generale Nikolaus Koch, durante una conferenza stampa.

Secondo le ricostruzione della polizia, a partire dalla primavera del 2006 Wolfgang Priklopil, il tecnico elettronico di 44 anni che rapi' la piccola Natascha nel 1998, era diventato ''piu' audace e spudorato''. Ancora non e' chiaro se Priklopil abbia portato con se' la ragazza mentre andava a fare shopping nel supermercato davanti al quale e' stata ritrovata dagli agenti la sua auto.

Per tutti questi anni la bambina e' stata tenuta in un nascondiglio segreto della casa di Priklopil a Strasshof, nel quartiere periferico viennese di Gaensendorf. Il nascondiglio era stato reso abitabile con un bagno completo di gabinetto e vasca da bagno.

Il rapitore si e' tolto la vita gettandosi sotto un treno verso le 21 di ieri sera a Vienna.

Caso di grande clamore e principale enigma poliziesco degli ultimi anni in Austria, la vicenda della bambina, scomparsa nel marzo 1998 a Vienna mentre andava a scuola a piedi, era rimasta avvolta nel mistero, nonostante una imponente mobilitazione di polizia e intense ricerche, anche nella vicina Ungheria.

''E' pallida, sembra come essere stata per molto tempo lontana dalla luce del giorno, ma ha un buon eloquio e sa leggere e scrivere'' ha detto un investigatore citato dall' agenzia austriaca Apa. Si ipotizza che possa averle dato lezioni il suo carceriere, che non aveva precedenti penali e sarebbe stato un lontano conoscente della famiglia. Per giunta, egli sarebbe stato tra le numerose persone interrogate all'inizio dell'inchiesta.

Nel corso degli anni, il caso Kampusch era stato accompagnato da 'rivelazioni', regolarmente rivelatesi infondate, di personaggi in cerca di pubblicita', tra i quali un investigatore privato e un ex candidato alle elezioni presidenziali austriache, Martin Wahl, condannato poi per falsa testimonianza.

LE ULTIME ORE DEL RAPITORE
''L'uomo che si e' suicidato ieri sera gettandosi sui binari della metropolitana e' proprio Wolfgang Priklopil'', ha detto oggi a Vienna Erich Zwettler dell'Ufficio criminale federale.

L'autopsia e l'esame del dna sono ancora in corso, ma l'identita' dell'uomo e' stata confermata dall'amico che Proklopil aveva chiamato dopo la fuga di Natascha e l'inizio delle ricerche da parte delle autorita'. All'amico, per telefono, il rapitore aveva detto di essere ricercato da una pattuglia della polizia per essere stato scoperto alla guida in stato di ubriachezza.

L'amico, andato subito in suo aiuto, avrebbe poi lasciato Priklopil alla periferia della citta', non lontano dal luogo dove si sarebbe poi suicidato gettandosi sotto un treno in corsa.

La notizia del suicidio e' stata comunicata alla polizia alle ore 20.50 dalle ferrovie austriache. Nelle vicinanze del cadavere gravemente mutilato gli agenti hanno ritrovato le chiavi di una Bmw, le stesse che hanno poi aperto l'automobile ritrovata nel parcheggio di un supermercato.

Al momento del suicidio, l'uomo indossava pantaloni e maglietta bianchi, scarpe da ginnastica e una cintura marrone. I vestiti sono stati riconosciuti dall'amico di Priklopil come quelli indossati dallo stesso dopo la telefonata di qualche ora prima.

La 18enne Natascha Kampusch, quando la polizia le ha dato notizia del suicidio, ha reagito ''con relativa tranquillita''', ha detto un portavoce.


Plutone non e' piu' un pianeta

Lo ha deciso l'Unione degli astronomi riunita a Praga (ANSA) - ROMA, 24 AGO -
Plutone e' stato declassato. Non e' piu' il nono pianeta del Sistema Solare, ma un pianeta nano. Lo hanno deciso gli astronomi della Iau (Unione astronomica internazionale), riuniti a Praga per la loro assemblea generale.

Brave persone perfettamente integrate



Bancomat clonati, arrestati due romeni

Rintracciati a Rimini dopo aver preparato rapine a Urbino (ANSA) - URBINO, 24 AGO -

Sviluppi dopo l'arresto, ad inizio agosto, e l'espulsione di due romeni che preparavano furti su bancomat presso un supermercato di Urbino. Uno di loro non aveva lasciato l'Italia. La polizia lo ha rintracciato in un appartamento di Rimini, trovandovi anche un altro connazionale destinatario di un provvedimento di espulsione. I due sono stati quindi arrestati e processati per direttissima, ricevendo condanne a 6 e a 9 mesi di reclusione da scontare stavolta in carcere visti i precedenti

Che italica tristezza


Indagato comandante della 'Minerva'



Reato ipotizzato e' disastro colposo per naufragio natante (ANSA) - LAMPEDUSA, 24 AGO -

Il comandante della nave della Marina militare 'Minerva' e' indagato per il naufragio di un barcone di clandestini avvenuto sabato. Secondo quanto si apprende il reato ipotizzato dalla Procura di grigento e di disastro colposo. Nell'incidente sono morti 10 immigrati, mentre 30 sono stati i dispersi. Secondo alcuni testimoni, il natante dei naufraghi si sarebbe rovesciato dopo un contatto con la corvetta giunta in soccorso.

Intesa bancaria


Intesa-S.Paolo,'grande banca in Ue'

Ministro Economia vede positivamente possibile aggregazione (ANSA)- ROMA, 24 AGO
Nasce una grande banca italiana che svolgera' un ruolo importante in Europa':cosi'il ministro Padoa-Schioppa sull'aggregazione Intesa-S.Paolo. 'Come ministro dell'Economia e delle Finanze vedo positivamente la nascita di una grande banca italiana di dimensioni tali - ha spiegato Schioppa - da svolgere un ruolo importante sul mercato europeo e internazionale'. Preoccupati i sindacati che chiedono non siano applicati tagli occupazionali.

Barbona, si lava nuda nelle fontane

Barbona 40/nne sta dando filo da torcere a polizia tedesca (ANSA) - BERLINO, 24 AGO - La polizia di Monaco di Baviera non riesce a fermare i bagni nelle fontane pubbliche di una matura clochard di 44 anni. La vicenda ha trovato spazio anche sul "Bild Zeitung" che racconta la storia di Bille, questo il nome della donna che, quasi ogni giorno, si lava con sapone e shampoo in una delle 183 fontane della citta' bavarese. Nuda davanti agli occhi dei passanti, che spesso si lamentano e chiamano la polizia. Finora ha ricevuto 21 denunce.

Che sfiga!!!


Bimbo sepolto da sabbia a Chioggia

Costruiva tunnel col fratello, in rianimazione a Padova (ANSA)-PADOVA, 24 ago- E' rimasto sepolto dalla sabbia mentre giocava con il fratello sulla spiaggia di Chioggia un bimbo tedesco di 9 anni, ora ricoverato a Padova. I due fratelli costruivano un tunnel di sabbia, crollato improvvisamente. Il piccolo, in vacanza nella localita' veneta con la famiglia, e' arrivato in ospedale ieri sera grazie a un elicottero del Suem, quando il suo cuore aveva ormai smesso di battere. Rimane tuttora in rianimazione, ma i medici non si sbilanciano sulle sue condizioni.

22 agosto 2006

Giustizia è fatta


Milan, missione compiuta
Con un gol del solito Inzaghi e di Seedorf, i rossoneri battono 2-1 la Stella Rossa a Belgrado e accedono alla fase a gironi della Champions League. Per i serbi gol di Dokic

Ci risiamo!!!


Giovane palestinese violenta bambino.
Il ragazzo ha confessato. Gli abusi su un piccolo nordafricano di 10 anni, figlio dei vicini di casa.

VIGEVANO (PAVIA) - Un immigrato palestinese di 18anni è stato arrestato dai carabinieri di Vigevano con l'accusa di violenza sessuale aggravata per aver abusato di un bimbo nordafricano di appena 10 anni, figlio dei vicini di casa. Il ragazzo ha confessato. L'episodio che ha portato nel carcere di Piccolini l' extracomunitario è avvenuto venerdì mattina in un caseggiato vicino allo stadio comunale della città del pavese.

Secondo la ricostruzione, il 18enne, un muratore regolare e senza precedenti, con l' inganno, ha convinto il bambino, che stava giocando nel cortile di casa, a seguirlo nel retro dei garage. E quando è stato sicuro di essere al riparo da occhi indiscreti, ha costretto il piccolo a subire pesanti atti sessuali.

Subito dopo, la vittima è corsa a casa e ha raccontato tutto alla madre, che al momento della violenza stava preparando il pranzo in cucina. La donna ha denunciato tutto ai carabinieri che, proprio grazie ad alcuni palestinesi residenti nel quartiere, sono riusciti ad identificare in poche ore il molestatore. Il bimbo, medicato al pronto soccorso dell'ospedale di Vigevano, ha riportato una lesione giudicata guaribile in dieci giorni. Oggi il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per l'extracomunitario. Le indagini sono coordinate dal pm Rosa Muscio mentre l' immigrato è difeso dall'avvocato Luca Boni.

Stock option non reinvestite!!!


Almeno 230 milioni di euro guadagnati in sei mesi con le stock option. È quanto hanno incassato,al lordo delle tasse, i dirigenti delle società italiane quotate nel primo semestre dell'anno, secondo un'inchiesta del Sole 24 Ore. Il primo è Rosario Bifulco, amministratore delegato in uscita da Lottomatica,con 37,35 milioni di plusvalenze al lordo delle tasse,davanti a Corrado Passera di Banca Intesa (25,8 milioni) e Francesco Saverio Vinci di Mediobanca (quasi 14 milioni). Quinto Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fiat e della Ferrari, oltre che di Confindustria, con 10,3 milioni lordi incassati dalla vendita a Fiat di stock option Ferrari.

I guadagni sono aumentati vorticosamente rispetto all'anno scorso. I primi 30 dirigenti della graduatoria hanno guadagnato quasi 200 milioni di euro, circa il doppio dei primi 30 nell'intero 2005.
I guadagni dei primi sei mesi sono soggetti al fisco leggero, con aliquota secca del 12,5%: quindi 25 milioni di euro su 200 milioni lordi spettanti ai primi 30 dirigenti, oppure 28,7 milioni sulla torta di 230 milioni di guadagni stimati per tutti. La nuova disciplina approvata il 30giugno dal Governo,ma in vigore dal 4 luglio, che equipara questi redditi a retribuzione da dipendenti, avrebbe fatto scattare sulle stock option l'aliquota massima,il 43%,oltre ai contributi.

Con le nuove norme il fisco avrebbe quindi incassato maggiori entrate comprese tra 61 milioni (sui 200 milioni) e 75 milioni (su 230 milioni). Il nuovo regime lascia l'aliquota leggera, 12,5%,soloa chi mantiene il possesso delle azioni per cinque anni.

Ma il cassettista è raro tra i top manager. Quasi tutti rivendono immediatamente le stock option, senza neppure sostenere il costo dell'acquisto. Pochi i casi di dirigenti che reinvestono le plusvalenze nella società. È la strada seguita dall'a.d. di Intesa, Passera e dall'a.d. di Capitalia, Matteo Arpe (8,78 milioni di plusvalenze nel semestre). Hanno interamente reinvestito il guadagno in azioni e raccomandano agli altri beneficiari di reinvestire almeno il 50% (così fanno i dirigenti di Mediobanca).

L'inchiesta del Sole 24 Ore è basata sulle comunicazioni ufficiali delle società (internal dealing o altri documenti) e tiene conto solo delle plusvalenze effettivamente realizzate con la vendita delle azioni. Non vengono considerate le plusvalenze virtuali, cioèla differenza tra prezzo di sottoscrizione e quello di mercato al momento dell'esercizio, qualora il dirigente non rivenda i titoli ma se li tenga.

Il metodo della plusvalenza reale fa fare un balzo a Passera, l'a.d. di Intesa vincitore della classifica 2005 con 9,89 milioni di plusvalenze lorde. Nel maggio 2005 Passera aveva sottoscritto 10 milioni di stock option a 2,022 euro, rivendendone 5,75 milioni al prezzo di mercato (3,741 euro). Aveva tenuto gli altri 4,247 milioni come rein vestimento. Questi titoli li ha venduti il 12 maggio di quest'anno (a 4,816 euro), insieme ai 5 milioni delle stock option 2006. Per tutti il prezzo medio di acquisto era 2,022 euro. La plusvalenza lorda è di 25,8 milioni,di cui 13,97 milioni dal pacchetto 2006. Il 15 maggio Passera ha quindi reinvestito tutte le plusvalenze accumulate nel biennio, al netto delle tasse: ha comprato 6,426 milioni di azioni Intesa spendendo 30,95 milioni (4,816 euro per azione) Il capo classifica, Bifulco, che non svetta nelle classifiche degli stipendi (658mila euro annui lordi e tra i fringe benefit i buoni pasto), ha realizzato la plusvalenza di 37,35 milioni tra fine febbraio e marzo.

L'operazione di Montezemolo non è stata comunicata attraverso gli avvisi «internal dealing», sul sito di Borsa, ma è descritta nella semestrale Fiat al 30 giugno. La relazione, pubblicata il 26 luglio, informa che il presidente Fiat ha sottoscritto 104.000 azioni Ferrari tra il 12 maggio (88.400) e l'8 giugno (15.600)per 175 euro ciascuna. «Fiat Spa —aggiunge la relazione — ha complessivamente acquistato da quest'ultimo (cioè Montezemolo)93.600 azioni Ferrari ad un prezzo unitario di euro 285 equivalente a quello pattuito da Mediobancaa Mubadala Development company in occasione della recente cessione», avvenuta un anno fa. La data di riacquisto non è indicata.

Nella graduatoria sono comprese, infine, le vendite di stock option fatte il 3 luglio dai dirigenti di Campari e Banco popolare di Verona e Novara, con assegnazione lampo delle opzioni e rivendita poche ore prima. Così Luca Garavoglia, presidente Campari, ha risparmiato 2,13 milioni di maggiori tasse e Fabio Innocenzi (Bpvn) ha evitato un onere di 1,66 milioni.

Ancora preti alla ribalta


Violenza sessuale:arrestato parroco
Fermato dalla polizia a Oriolo Romano, nel Viterbese (ANSA)

Arrestato per violenza sessuale su minori il parroco di Oriolo Romano, un paese a sud della provincia di Viterbo. Don Massimiliano Crocetti, 36 anni, e' stato arrestato all'alba dalla polizia nella casa canonica di Oriolo Romano. Il provvedimento e' stato emesso dal gip di Viterbo al termine di lunghe indagini durante le quali sono stati accertati atti osceni e atti di libidine commessi dal sacerdote nei confronti di alcuni minorenni che frequentavano la parrocchia.

Il doping di Agricola è servito!!!


L'ex calciatore della Juve dopo il tentativo di suicidio pensa al futuro
Insieme al fratello e a un amico aprirà un ristorante nella città toscana
Vini e piatti tipici, riparte da Lucca
la nuova vita di Pessotto

LUCCA - Parte da Lucca la rinascita di Gianluca Pessotto. L'ex calciatore della Juventus è ancora ricoverato al reparto di chirurgia generale del Molinette di Torino per i postumi del tentativo di suicidio compiuto lo scorso 27 giugno scorso, ma dal suo letto d'ospedale ha iniziato a costruire il suo futuro. Una nuova vita che all'incarico di dirigente del club bianconero aggiungerà la professione di ristoratore.

Assieme all'amico Nicola Bernardeschi e al fratello Vanni, calciatore in C2 alla Reggiana, Pessotto si accinge infatti ad aprire in questi giorni un ristorante enoteca nel centro di Lucca. A riferire la notizia è il quotidiano La Nazione, precisando che il locale, situato a due passi dalla casa di Puccini, in piazza Cittadella, si chiamerà "Tà tà". In menù ci saranno piatti tipici della cucina lucchese, accompagnati da vini di qualità.

L'ambizione è di non essere solo un punto di attrattiva per turisti, ma anche per tutti coloro che amano il buon cibo, accompagnato dal vino appropriato. "Mi sento come a casa a Lucca - ha dichiarato Pessotto alla Nazione - ed adesso che il peggio è passato, sono pronto per questa nuova avventura e ho lo spirito giusto, sarà che la condivido con delle persone a cui sono molto legato. Vedi mio fratello Vanni, che è ormai un lucchese d'adozione".

Moggiopoli


Il Tar respinge i ricorsi
di Moggi e Giraudo
L'avvocato dell'ex dg: "Ora andremo al Consiglio di Stato"

ROMA - Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dall'ex dg della Juventus Luciano Moggi e dall'ex amministratore delegato Antonio Giraudo. I due ex dirigenti bianconeri si erano rivolti alla giustizia ordinaria contro la sentenza di quella sportiva che per lo scandalo calcio li aveva condannati a cinque anni di interdizione con proposta di radiazione.

La motivazione della terza divisione ter del Tar del Lazio, presieduta da Francesco Corsaro, non è stata ancora resa nota. Stando alle indiscrezioni, non sarebbe stata menzionata né l'inammissibilità né l'improcedibilità; il Tar avrebbe detto no ai ricorsi dei due ex dirigenti bianconeri per la pendenza del loro ricorso presso la giustizia sportiva. La Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, infatti, non si è ancora espressa sulle istanze presentate da Giraudo e Moggi che verranno esaminate, rispettivamente, il 5 e il 7 settembre.

Il primo commento è di Paolo Trofino, legale di Moggi. "E' un provvedimento che ci aspettavamo. Ora andiamo avanti con il Consiglio di Stato. Non ci fermeremo qui. D'altronde è questa l'opinione di Moggi e del mio collega Federico Tedeschini (altro avvocato dell'ex dg bianconero, ndr). Quello di oggi era per noi un passaggio interlocutorio che ci darà la possibilità di andare avanti per la strada su cui facciamo maggiore affidamento". In questi giorni gli avvocati di Moggi hanno ventilato la possibilità di arrivare alla Corte di giustizia europea.

Taxi driver


Tassista trascina con l'auto il cliente
Il litigio scaturito dopo il prezzo esoso chiesto dal conducente al turista che ha reclamato la ricevuta fiscale.

ISCHIA (NAPOLI) - Un microtassista (come vengono chiamati i conduttori dei 'microtaxi' a tre ruote) di Ischia, Salvatore Mazzella, 34 anni, è stato arrestato la scorsa notte dagli agenti della volante del Commissariato di Ischia con l'accusa di lesioni gravi ed omissione di soccorso.

Mazzella al termine di una corsa nei pressi del cinema Excelsior, a Via Sogliuzzo, aveva chiesto al cliente, un uomo di 41 anni, il pagamento di 40 euro. Costui - secondo la polizia - aveva contestato il pagamento della tariffa considerata esosa e per questo pretendeva il rilascio della ricevuta fiscale. Ne è nato un diverbio tant'è che ad un certo punto il tassista ha infilato il braccio dell'uomo tra il vetro e lo sportello e è partito velocemente trascinandosi l'uomo per circa 200 metri, fino a un muretto che delimita la carreggiata sempre stringendo l'uomo che penzolava tra il muro e l'automezzo. A questo punto ha abbandonato l'uomo ferito sul ciglio della strada e si è allontanato.

L'uomo è stato ricoverato all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno dove gli è stata diagnosticata una prognosi di 40 giorni. Grazie alle testimonianze raccolte dalla polizia, si è riusciti a risalire all'identità del tassista che dopo poco è stato arrestato. Sarà processato per direttissima dal Tribunale di Napoli.

Ottima destinazione per le prox vacanze!!!


Italiani assaltati in Niger, contatti ripresi
Roma: «21 connazionali nel gruppo di escursionisti assaltato». Al governo nigerino risultano soltanto due rapiti ma nel Nord del Paese

ROMA - I turisti italiani appartenenti al gruppo che ieri è stato aggredito da una banda di fuorilegge in Niger, al confine con il Ciad, stanno tutti bene e attendono di tornare alla base dalla quale si sono mossi per la zona desertica nella quale si trovano. A comunicarlo è il turista tedesco del gruppo che ieri è riuscito a scampare all'assalto. L'uomo è infatti in contatto con il resto della comitiva.
Secondo la sua ricostruzione, i turisti sono stati assaltati da un gruppo di malviventi nella zona desertica nella quale si trovavano, sono stati derubati e trattenuti per qualche ora fin quando gli assalitori sono andati via lasciandoli liberi. Ora attendono di rientrare alla base. Maggiori dettagli e precisazioni saranno forniti dalla Farnesina non appena il nostro ministero sarà in grado di avere un contatto diretto con gli italiani.
«Per il momento, possiamo dire che sono stati trovati, ma non liberati» ha dichiarato un portavoce del ministero. Il capo dell'Unità di Crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, precisa: «Siamo riusciti a parlare di nuovo con il cittadino tedesco che aveva dato l'allarme nella notte, il quale ci ha detto che ha ripreso contatto con il gruppo e che starebbero tutti bene. Ma non abbiamo ancora elementi di che cosa sia successo».

IL GOVERNO NIGERINO: «DUE ITALIANI RAPITI AL NORD» - Secondo la Farnesina, che per prima aveva dato notizia della scomparsa degli escursionisti, nel gruppo ci sarebbero 21 italiani. Al governo nigerino invece risultano soltanto due italiani rapiti nella regione di Agadez, nel Nord del Niger.
ZONA A RISCHIO - In una nota della Farnesina si segnala che "il turismo d'avventura nell'area dove è accaduto l'episodio è stato ripetutamente ed esplicitamente sconsigliato dalla Farnesina, anche attraverso il sito istituzionale www.viaggiaresicuri.mae.aci.it, trattandosi di un'area di particolare pericolosità dove è assai alto il rischio di rimanere vittima di episodi criminosi".
La nota della Farnesina precisa che gli italiani rimasti coinvolti nel rapimento non avevano «ritenuto, prima di mettersi in viaggio, né di avvisare il ministero degli Esteri né di registrarsi nel sito dovesiamonelmondo».
NUMERO D'EMERGENZA - La Farnesina aggiunge che per i familiari dei membri del gruppo è attivo il numero di emergenza dell'Unità di crisi 06-36225.

21 agosto 2006

E mmo basta veramente pero'


Il sospetto assassino è un giovane maghrebino fermato alla stazione di Milano
Il cadavere di Aldo Bresciani, 72 anni, era stato scoperto ieri nella sua abitazione
Brescia, arrestato presunto killer
del pittore ucciso a coltellate

BRESCIA - Un giovane maghrebino, "gravemente indiziato" dell'omicidio del pittore Aldo Bresciani, 72 anni, trovato ucciso a coltellate nel suo appartamento ieri pomeriggio a Brescia, è stato fermato dalla polizia alla stazione centrale di Milano. Negli ultimi tempi era stato visto spesso con l'artista. Confermato dagli agenti il suo fermo.

Il cadavere di Bresciani era stato trovato nella sua abitazione di via Solferino 15, di fronte alla stazione degli autobus, nei pressi della stazione ferroviaria di Brescia. L'artista viveva solo e probabilmente conosceva il suo assassino visto che la casa è dotata di videocitofono: difficilmente avrebbe aperto a uno sconosciuto. Il rinvenimento del cadavere era avvenuto dopo che l'automobile di Bresciani era rimasta coinvolta in uno scontro accaduto sabato sera alla periferia di Brescia. La persona che si trovava alla guida, forse l'assassino, dopo l'incidente era scappata senza lasciare tracce.

Separato con due figli, Bresciani era un artista conosciuto in città non solo per le sue opere, ma soprattutto per il suo lavoro di gallerista e mecenate. Negli ultimi anni si occupava molto del lancio di giovani autori.

Che gioia!!!


Golf scappa dall'alt della polizia e si schianta contro un'altra auto
L'incidente nella notte, salvi i due anziani travolti, un arresto
Scontro frontale durante la fuga
due stranieri muoiono sulla Casilina

ROMA - Due morti e due feriti. E' questo il bilancio del lungo inseguimento di questa notte lungo la via Casilina tra una pattuglia della polizia e una Volkswagen Golf con a bordo tre cittadini stranieri. Una fuga finita in tragedia quando la Golf si è scontrata frontalmente contro un'altra auto all'altezza della Borgata Finocchio.

Una reazione ancora senza ragione quella dei tre extracomunitari, che all'alt intimato dagli agenti hanno risposto spingendo sull'acceleratore lungo la statale. Una corsa sul filo dei 180 km l'ora conclusasi tragicamente all'altezza di via Rocca Cencia, quando la macchina dei tre fuggitivi si è andata a schiantare frontalmente contro la Ford Mondeo che procedeva in senso contrario.

Un impatto violento nel quale hanno perso la vita due degli extracomunitari a bordo del mezzo inseguito dalla polizia mentre il terzo, fuggito a piedi dopo essere stato sbalzato fuori dall'auto, è stato catturato dagli agenti. Non sono in pericolo di vita invece i due anziani estratti dall'auto travolta dagli stranieri con l'ausilio dei vigili del fuoco.

La Golf, al momento, non risulta rubata ma è intestata ad una cittadina italiana e la polizia sta effettuando le verifiche. Nessuno degli stranieri è stato identificato visto che non avevano addosso documenti.

Bastardo, il bimbo NOOO


Perugia, uccide il figlio di 9 anni
poi si suicida sotto il treno

PERUGIA - Prima di suicidarsi sotto un treno, ha ucciso il figlio di nove anni sgozzandolo con un colpo alla gola. Era divorziato da un anno l'uomo di 39 anni travolto a Passignano sul Trasimeno dal convoglio che collega Terontola a Foligno. Dopo la scoperta del cadavere sui binari, nel suo appartamento è stato trovato anche il corpicino del bimbo. Ucciso da un padre afflitto da depressione, fobie e un sordo rancore contro la vita.

Prima di ucciderlo, ha voluto che il nonno lo vedesse un'ultima volta: "Sono venuti a salutarmi questa mattina", ha detto in lacrime ai carabinieri il pensionato. "Abbiamo fatto due parole come capitava spesso. Sono usciti insieme: come avrei potuto immaginare".

E invece il folle disegno era già chiaro nella mente dell'uomo. A casa ha ucciso il figlio con un coltello da cucina e poi è salito in macchina per completare li progetto di morte che da tempo lo ossessionava.

Ha abbandonato l'auto al passaggio a livello e sui binari si è incamminato in attesa che un treno cancellasse il suo dolore. E il treno è giunto puntuale duecento metri più avanti, alle 14, diretto a Foligno, il 21629 proveniente da Terontola. "Il macchinista - ha spiegato Trenitalia - si è trovato davanti quell'uomo e nel tentativo di evitarlo, ha immediatamente messo in atto tutte le procedure di sicurezza necessarie, ma la frenata non è riuscita ad evitare la tragedia". La circolazione ferroviaria è stata interrotta e sostituita da un servizio bus mentre i carabinieri hanno iniziato le indagini per identificare la vittima irriconoscibile dopo l'investimento.

Con la targa dell'auto abbandonata al passaggio a livello, sono risaliti all'indirizzo del proprietario ma al campanello non rispondeva nessuno. L'anziano padre del suicida è stato rintracciato più tardi ancora e con le chiavi di casa del figlio si è aperta la porta sul tragico precedente: il bambino aveva i vestiti intrisi di sangue e la gola aperta da un colpo di coltello.

Sacrestano perdonato?


Non è stato ancora ritrovato il sacrestano
Brescia: sempre ricercato il giovane cingalese
Oggi prevista autopsia sul corpo della giovane bresciana. I genitori temono che possa abbandonarsi a un gesto disperato

BRESCIA - Non è stato ancora ritrovato il giovane sacrestano cingalese Wimal Chamila Kumara PonnamPerumage, di 22 anni, chiamato Camillo, ricercato per l'omicidio della 23enne bresciana Elena Lonati, il cui cadavere è stato scoperto nella tarda sera di sabato nella chiesa di Santa Maria, nel quartiere di Mompiano a Brescia. Dal giorno successivo il giovane è in fuga: ha fatto perdere le proprie tracce dopo aver confessato l'omicidio ai parenti, che a loro volta hanno informato il parroco di San Gaudenzio, la parrocchia di cui fa parte la chiesa di Santa Maria dove il cingalese lavorava da due anni.
LA DIMAMICA - Il ragazzo ha parlato di un incidente: avrebbe avuto una vivace discussione con la ragazza, che era entrata in chiesa per accendere un cero, perchè si rifiutava di uscire nonostante lui dovesse chiudere il portone. Ha detto che la ragazza sarebbe caduta, avrebbe sbattuto la testa contro la maniglia del portone e sarebbe morta. Preso dal panico, Chamila ne avrebbe quindi nascosto il cadavere nell'angusto vano scala del pulpito dopo averlo legato con del nastro adesivo e avvolto in sacchi di plastica. Una versione, questa, che contrasta con le tracce di strangolamento e con altri particolari rilevati dagli investigatori a un primo esame del cadavere. L'autopsia, prevista per il pomeriggio, potrebbe chiarire gli aspetti ancora oscuri della vicenda.
APPELLO - I familiari di Chamila e il parroco hanno lanciato un appello al ragazzo perchè si faccia vivo e si costituisca. Tutti lo conoscevano come un giovane tranquillo e per bene. I genitori temono che possa abbandonarsi a un gesto disperato.

Linciaggio immediato


Sventato sequestro nel Foggiano. Gli inquirenti: non a fini di estorsione
Tenta di rapire una bambina, arrestato
La piccola, di 6 anni, stava giocando sotto casa. Ha urlato e il padre è corso in suo aiuto. L'aggressore arrestato da un carabiniere di passaggio

FOGGIA - Stava tentando di sequestrare una bambina che giocava sotto casa, ma la piccola ha urlato e il papà è corso in suo aiuto, riuscendo a liberarla. Per il «ladro di bambini», un rumeno di 52 anni senza permesso di soggiorno, sono scattate le manette grazie all'intervento tempestivo di un carabiniere che si trovava da quelle parti. L'episodio è avvenuto ieri sera alla periferia di Torremaggiore (Foggia). L'arrestato, Ion Nita, quando è accaduto il fatto, era ubriaco. Aveva un complice che però è riuscito a fuggire dopo una colluttazione.

LA RICOSTRUZIONE - Secondo la ricostruzione fatta dai militari dell'Arma, sulla base anche della denuncia del padre della bimba, tutto è avvenuto a pochi metri dall'abitazione della piccola. La bimba, di sei anni, stava giocando con alcune amichette, mentre il padre, bracciante agricolo di 30 anni, si era inginocchiato sull'asfalto per verificare cosa provocasse rumore sotto lo «chassis» della propria auto. All'improvviso, l'uomo ha udito la bimba gridare «Papà, aiuto» e, rialzatosi, ha visto due persone, una delle quali stringeva la bambina tentando di portarla via.

LA COLLUTTAZIONE - Il padre della piccola si è lanciato sugli aggressori e ha ingaggiato una colluttazione con uno di loro, che però è riuscito a divincolarsi ed è fuggito. Subito dopo il padre della bimba si è scagliato contro il rumeno che teneva stretta la piccola, riuscendo a fargli mollare la presa e colpendolo con un paio di pugni. In quel momento è transitato in strada un brigadiere dei carabinieri che stava andando a prendere servizio nella caserma del paese. Il militare è subito intervenuto, aiutando il padre della bimba a bloccare il sequestratore. La bimba è stata immediatamente ricondotta a casa; non ha riportato ferite ma ha subito un forte choc. Il padre è stato invece medicato per alcune contusioni e guarirà in cinque giorni. Il rumeno arrestato, che era ubriaco e senza documenti, è stato identificato in caserma grazie ad alcune foto segnaletiche. I carabinieri, alla luce delle condizioni economiche della famiglia della bimba, escludono che il tentativo di sequestro avesse scopo estorsivo.

Tolleranza zero!!!


Violentata in discoteca, fermato un algerino
La ragazza 17enne portata nel bagno riservato alle donne e stuprata

CHIETI - È stata violentata nel bagno di una discoteca all'aperto, ritrovo ogni fine settimana per migliaia di giovani a Chieti. Lei è una studentessa diciassettenne residente in un paese della provincia; l'aggressore, individuato un'ora dopo, è un algerino di 22 anni, in Italia dal 2001 con permesso di soggiorno per studio.

Abderramane Lazerec, questo il nome dell'extracomunitario, è ora sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per violenza sessuale. Nella notte tra sabato e domenica ha conosciuto la ragazza sulla pista da ballo de «Lo Stellario», locale nell'area archeologica della Civitella. La violenza, in base a quanto raccontato dalla vittima, si è consumata nello spazio di pochi minuti.

Qualcuno ha visto i due parlare tranquillamente, sembrava un normale approccio in discoteca; poi però la ragazza, contro la sua volontà, è stata portata nel bagno riservato alle donne e stuprata. Ripresasi dallo choc, la studentessa ha chiesto l'intervento del 118 e agli operatori sanitari ha raccontato l'accaduto; i successivi controlli hanno confermato l'avvenuta violenza.

Accertata l'identità dell'aggressore, gli inquirenti si sono diretti nella zona di Brecciarola di Chieti e, a casa di suoi connazionali, hanno trovato e fermato l'algerino. Studente dell'Istituto agrario di Alanno (Pescara), risiede a Villareia di Cepagatti e non ha precedenti. A inchiodarlo, oltre all'accusa della vittima, pare ci siano anche tracce organiche sui suoi abiti. Ora si trova nel carcere di Chieti, in attesa della convalida del fermo, a disposizione del sostituto procuratore di Chieti, Lucia Campo.

Meritano solo la serie C !!!


La Rubentus ricorre al Tar
Il Cda bianconero agirà contro "sanzioni dall'ingiustificata gravità" e per "mancanza di equità". Il presidente del Tar: "Non escludo una camera di consiglio straordinaria ad agosto"

TORINO, 21 agosto 2006 - Tre ore di discussione fitta fitta e alla fine il Cda ha deciso: la Juve ricorre al Tar del Lazio. Una decisione che era stata preannunciata a più riprese dai vertici societari e che era nell'aria anche negli ultimi giorni. Una scelta, quella del club di corso Galileo Ferraris, presa per "l'ingiustificata gravità delle sanzioni e la mancanza di equità di trattamento rispetto a tutti gli altri club concorrenti" da parte della giustizia sportiva. Non solo. "Le sanzioni previste per la Juventus - prosegue la nota comunicata dal club bianconero - risultano ancor più sproporzionate se si tiene conto che le corti sportive hanno costruito un illecito sportivo come somma di comportamenti contrari a lealtà e correttezza. Appare incomprensibile che il trattamento più severo sia stato riservato proprio alla Juventus, cioè alla squadra che si è mostrata più risoluta ad assumersi le proprie responsabilità, modificando la propria organizzazione societaria e adottando un sistema di controllo e di prevenzione più severo ed efficace".
La battaglia della Juve per ottenere la serie A, quindi, continua e anzi si inasprisce. La società infatti fa sapere che sta prendendo in esame anche la possibilità di ricorrere nei tempi consentiti alla Camera Arbitrale del Coni. La decisione bianconera di adire la giustizia amministrativa potrebbe avere come conseguenza nuove penalizzazioni per la squadra. Ma il rischio non riguarda soltanto la Juve: qualora infatti dovesse essere decisa una sospensione delle sentenze e la revisione dei processi, è a rischio l'avvio stesso della nuova stagione calcistica. Sul fronte economico, la decisione di ricorrere al Tar ha fatto perdere al titolo della Juve l'1,47%. Già in mattinata, prima ancora dell'ufficialità del ricorso, il titolo aveva aperto in territorio negativo.
Dal canto suo, il presidente del Tar del Lazio Pasquale De Lise si sta già muovendo: «Non si può escludere, per quanto riguarda il ricorso della Juventus, per ora solo annunciato, di convocare una camera di consiglio straordinaria ad agosto. Ma è presto per decidere una data. Avevamo fissato udienze il 7 il 10 e il 22 agosto: ora dobbiamo vedere se è possibile convocare una camera di consiglio entro il mese di agosto nel rispetto dei ricorrenti e delle procedure». Domani intanto è fissata l'udienza davanti ai giudici amministrativi per i ricorsi di Moggi e Giraudo.

Lo Stivale puzzolente


Lo stivale perde terreno, al quarto posto in classifica per numero di presenze
Medio Oriente, Asia e Pacifico. Sono queste le località più di moda
Sempre meno turisti in vacanza in Italia
Servizi cari ma scadenti e poco puliti

ROMA - Lo stivale non va più di moda: alberghi troppo cari, servizi scadenti, poca pulizia. L’industria mondiale del turismo cresce a ritmi sostenuti come mai prima d’ora, le mete e le offerte da tutto il pianeta sono sempre più accattivanti, solo l’Italia sembra in affanno. La penisola ora deve fronteggiare nuovi competitori, quali il Medio Oriente, l’Asia e il Pacifico.

Alberghi troppo cari, servizi scadenti, poche pulizie, sono solo alcuni dei motivi che scoraggiano i vacanzieri. A testimoniare la crisi dell’attività turistica tricolore è uno studio di settore condotto da Roberto Ruozi e Matteo Montebelli sul quadrimestrale Economia italiana.

Lo stivale non attrae più soprattutto perché troppo caro: nel biennio 2003-2004 nonostante il calo di presenze, le entrate da attività turistica, ammontano a 35,7 miliardi. Ma come è successo questo? Il turismo italiano ha elevato il suo target qualitativo a scapito del turismo di massa. Dati Istat segnalano un incremento degli alberghi a 4 e 5 stelle, a scapito di quelli ad una e due stelle. Ma la domanda, soprattutto quella straniera, non ha accolto di buon grado questo cambiamento e ha risposto negativamente a questa nuova offerta.

Tra i disamorati dell vacanze made in Italy spiccano i tedeschi e gli austriaci. E se l’Italia viene considerata eccellente per alcune attrattive specifiche (cultura, natura, enogastronomia), viene superata da altri paesi europei per la qualità degli alberghi (Francia e Spagna), per i prezzi (Spagna e Grecia), per i servizi turistici (Francia e Spagna) e per ordine e pulizia (Francia, Spagna e Grecia).

I dati forniti dall’Unwto (United Nations World Tourist Organization) segnalano che nel quinquennio 2000-2004 il numero di arrivi internazionali nel mondo è aumentato dell’11,2%. Nel dettaglio, è l’Europa a richiamare più turisti con una quota di mercato del 54,6%, seguita dai paesi asiatici con il 27,9%, dall’America con l’11,2% e da Africa e Medio Oriente rispettivamente al 4,4% e al 4,6%.

Tra i singoli Paesi, è la Francia il paese che accoglie il maggior numero di turisti (75 milioni di arrivi nel 2004), davanti a Spagna (53,6 milioni), Stati Uniti (46,1 milioni), Cina (41,8 milioni) e Italia (37,1 milioni). L’Italia, oltre ad aver perso il quarto posto, occupato fino all’anno prima, è anche l’unica tra le prime cinque in classifica che, tra il 2003 e il 2004, ha registrato una variazione negativa delle presenze (-6,4%).

Ma il Bel Paese non deve perdere l’ottimismo. Lo studio fornisce anche le sue ricette per rianimare il settore. Un toccasana per risollevare le casse del turismo sarebbe quello di combinare l’intervento pubblico alla partecipazone degli operatori privati. Occorre risalire la china – suggerisce la ricerca – per fare in modo che l’offerta sia adeguata alla domanda.

Antonella ed il big bamboo



TV: ANTONELLA CLERICI, CON EDDY E’ FOLLIA D’AMORE

Roma (Adnkronos) – ‘’Sono cosi’ felice che, a 42 anni, mi sento come una ragazzina al primo amore. Ma non chiedetemi di raccontarvi cosa sto provando e quale sara’ il mio futuro con Eddy, non me lo so spiegare neanch’io: posso solo dire che vivo una stupenda follia d’amore. Spero che duri e auguro che, almeno per una volta, tutte le donne del mondo possano essere travolte da un pazzo sogno come il mio’‘. Con queste parole Antonella Clerici racconta in esclusiva al settimanale ‘’Gente’‘, nel numero da giovedi’ in edicola, la storia d’amore che sta vivendo con Eddy Martens, trentenne belga di origini congolesi, che la conduttrice ha conosciuto lo scorso luglio in un villaggio vacanze di Marrakech dove lui lavorava come animatore.

‘’Quando ho visto Eddy per la prima volta ho pensato: ‘E’ troppo bello per essere vero’‘’, racconta la Clerici, che nei mesi scorsi ha rotto la relazione con l’ufficiale di marina Paolo Percivale, al quale era legata da tre anni. Tra l’animatore e la conduttrice e’ scoppiato immediato il colpo di fulmine e terminata la vacanza i due hanno continuato a frequentarsi: Insieme hanno assistito alla finale del campionato del mondo di calcio, poi sono volati alle Seychelles per una romantica ‘luna di miele’.

‘’Nella mia vita ho sempre seguito la passione e lo faro’ ancora’‘, confessa la Clerici a ‘Gente’, ‘’ma voglio leggere nella mia anima, senza correre troppo. Il rischio di un errore e’ dietro l’angolo’‘.

Bianchi ridicolo leggiti Wikipedia!!!


CODICE STRADA: BIANCHI, A 120 KM/H SOLO SU ALCUNE TRATTE

ROMA - L’abbassamento del limite di velocita’ sulle autostrade, da 130 a 120 chilometri orari, ‘’non e’ un abbassamento tout court ma differenziato, secondo le varie condizioni di uso’‘. Cosi’, il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha spiegato – intervistato da Radio anch’io – su cosa si sta studiando per ridurre il numero di incidenti sulle autostrade.

In sostanza, ha detto Bianchi, ‘’la rete autostradale e’ molto diversificata, ci sono infrastrutture di diverso tipo, con vari sistemi di controllo e sicurezza, fattori che differenziano le tratte’‘. L’abbassamento del limite dovrebbe essere quindi differenziato ‘’anche per fasce orarie, a seconda dell’uso piu’ intenso o piu’ rado’’ su alcune tratte.

‘’Se avessimo avuto uomini e mezzi a disposizione – ha aggiunto Bianchi – avremmo detto da domani si comincia. Cercheremo di attuare questi provvedimenti nel giro di qualche mese e di potenziare risorse umane e strumentali’’ per aumentare i controlli.

CONTROLLI PIU’STRINGENTI MEZZI PESANTI
‘’Controlli piu’ stringenti e sanzioni piu’ rigorose’’ nei confronti dei conducenti degli automezzi pesanti sulle autostrade. Sono gli obiettivi indicati dal ministro. Fra le cause, ha detto Bianchi, ‘’una componente importante e’ la violazione delle regole da parte dei mezzi pesanti’’ nei confronti dei quali occorre un maggiore controllo della velocita’.

Le sanzioni, ha proseguito Bianchi, ‘’non devono riguardare solo l’autista ma anche l’automezzo, il fermo sarebbe un deterrente’‘.

BASTA CON USO DISSENNATO TELEFONINO
Il ministro vuole dire basta ‘’all’uso dissennato del telefonino’’ da parte di chi e’ alla guida perche’ questo comportamento e’ uno di quelli che contribuiscono a provocare incidenti stradali.
‘’Dobbiamo porre mano’’ nei confronti di questo comportamento, ha detto, ‘’con controlli piu’ efficaci e stringenti’‘.

PERIODO TRAINING PER NEOPATENTATI
‘’Non e’ possibile pensare che un neopatentato abbia la stessa esperienza di chi guida da dieci anni. Quindi occorre un periodo di training per affinare la capacita’ di guida’’ ha detto ancora Bianchi.

Secondo il ministro, occorre anche ‘’rivedere il meccanismo di rilascio della patente’’ in modo che sia piu’ rigoroso.

CHI HA FERRARI CORRA SU PISTA PROPRIA
‘’Chi compra una Ferrari corre sulla sua pista personale, ma quando entra in una strada pubblica si limita alla velocita’ indicata’‘. Cosi’ ha risposto il ministro dei Trasporti a un ascoltatrice che osservava che chi compra un’auto veloce vuole spingere di piu’ l’acceleratore.

‘’A chi va a 300 all’ora sulle autostrade va tolta la patente a vita’’ ha rilevato il ministro.

PATENTE PUNTI: BIANCHI, HA FUNZIONATO RIDUCENDO INCIDENTI
‘’L’incidentalita’ si e’ notevolmente ridotta anche per effetto della patente a punti’‘. Il ministro dei Trasporti ha riconosciuto ‘’l’effetto benefico’’ del provvedimento del precedente governo che si evidenzia da ‘’dati incontrovertibili’‘. ‘’Dall’introduzione nel 2002 – ha ricordato Bianchi – da 190mila incidenti l’anno si e’ passati a meno di 150mila al 30 giugno scorso. Inoltre, ci sono stati 1.100 morti in meno e 32mila feriti in meno. Nessuno ci dice che c’e’ una corrispondenza esatta’’ tra l’introduzione della patente a punti e la riduzione del numero degli incidenti ma, ha osservato Bianchi, ‘’c’e’ una ampia correlazione’‘.

copia e incolla da wikipedia:

Autostrade
Le autostrade e superstrade hanno i più alti standard progettuali per quanto riguarda la velocità, la sicurezza ed il risparmio di carburante. Le autostrade migliorano la sicurezza in questi modi:

proibiscono l’accesso ad utenti della strada vulnerabili
proibiscono l’accesso a veicoli molto lenti, in questo modo riducono le differenze di velocità ed il potenziale “δv” nel flusso di traffico che procede nella stessa direzione
separando i flussi opposti di traffico con divisori mediani oppure spartitraffico anticollisione, in questo modo riducono il potenziale “δv” di collisioni tra veicoli provenienti da opposte direzioni
separano il traffico di attraversamento, sostituendo le intersezioni con distributori, interscambi o rotatorie, e dunque riducono il potenziale “δv” laterale, che é la sezione più vulnerabile del veicolo (gli impatti laterali sono anche responsabili dei più severi traumi cranici)
rimuovono gli ostacoli ai lati delle strade.
Anche se in caso di incidenti in queste, di solito si hanno danni di maggiore gravità che nella maggioranza delle altre strade per via delle maggiori velocità, la probabilità degli incidenti singoli viene notevolmente ridotta per la rimozione di interazioni di traffico come (incroci, attraversamento di pedoni, traffico molto lento e traffico proveniente dall’opposta direzione), inoltre la severità degli urti viene ridotta rimuovendo oggetti massicci, fissi nel terreno, oppure circondandoli con dispositivi che assorbono l’energia (p.es. guardrail, ampie zone di prato, barili pieni di sabbia). Questi meccanismi alla fine producono un minor numero di morti per chilometro-veicolo di viaggio rispetto ad altre strade, come documentato nella tabella che segue.

Morti per 1 miliardo Veh·Km
anno 2003

Paese Autostrade Statali e Provinciali Limite di velocità nel 2003 in km/h (mph)
Austria 5.9 13.4 130 (80)
Repubblica Ceca 9.9 34.3 130 (80)
Danimarca 3.0 11.9 130 (80)
Finlandia 1.4 8.3 120 (75)
etc.

In genere, i tassi di mortalità sono inversamente correlati con l’ AADT (average annual daily traffic che si può tradurre come traffico medio giornaliero), e questo rimane vero per le autostrade. Non é chiaro se società con maggiori AADT siano generalmente da correlare con un minore tasso di mortalità dovuto a migliore accesso a cure mediche, minore differenza tra le velocità minima e massima, minori velocità assolute, oppure altri meccanismi come la Legge di Smeed.

La Rubentus ci riprova...



Juventus, conciliazione fallita
Nessuna mediazione tra i bianconeri e la Figc. Lunedì 21 il CdA, probabile ricorso al Tar. Piazza: “La Juve chiedeva la A, non ha accettato la discussione sui punti di penalizzazione”

ROMA, 18 agosto 2006 – Nessuna mediazione tra la Figc e la Juventus. “Juventus Football Club – si legge in una nota diffusa sul circuito di Borsa – comunica che si è tenuto in data odierna l’incontro di conciliazione con la Figc. presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, innanzi al conciliatore Prof. Piazza. Erano presenti, oltre alle parti Juventus e Figc, anche i terzi interessati ammessi: Lecce, Brescia e Messina. Nonostante Juventus Football Club abbia manifestato disponibilità di conciliare, l’incontro non ha condotto alla conciliazione. Il 21 agosto prossimo – conclude la nota – è fissato un Consiglio di Amministrazione della Juventus Football Club per analizzare le future iniziative”. Cioè l’eventuale ricorso al Tar.
L’ITER – L’udienza era iniziata alle 15.30 circa presso la Camera di Conciliazione e arbitrato per lo sport del Coni allo stadio Olimpico di Roma, chiamata oggi ad esaminare il ricorso presentato dalla Juventus contro le sentenze della Corte Federale. Per la Juventus, parte istante, erano presenti, oltre al presidente Giovanni Cobolli Gigli, l’amministratore delegato Jean Claude Blanc e gli avvocati Cesare Zaccone, Riccardo Montanaro e Michele Briamonte. Per la Figc, la controparte, oltre ai vice commissari Paolo Nicoletti e Massimo Coccia, c’erano gli avvocati Mario Gallavotti e Luigi Medugno. Il Conciliatore era l’avvocato Angelo Piazza (che in altra sede aveva firmato un appello dei parlamentari bolognesi per riammettere il Bologna in serie A). I legali di Messina, Lecce e Brescia presenti come terze parti interessate.
PIAZZA - “Ho dovuto rilevare l’impossibilità di un accordo tra la Federcalcio e la Juventus. La Juventus chiedeva la serie A, mentre non ha ritenuto di accettare in subordine la discussione sui punti di penalizzazione o la squalifica del campo. Ho dovuto prendere atto che non ci poteva essere spazio per nessuna conciliazione”. Così l’ avv. Angelo Piazza, conciliatore della Camera di conciliazione del Coni, appena finita l’udienza che vedeva la Juventus e la Federcalcio contrapposte. “Il prossimo atto? Spetterà alla Juve sia l’ Arbitrato che rivolgersi ai tribunali di Stato – ha continuato Piazza – le sanzioni contro la Juventus comunque al momento restano in vigore”.
COBOLLI GIGLI - “Sono deluso dalla mancata conciliazione, andremo avanti per la nostra strada. La Juventus era venuta qui con l’intenzione di trovare l’accordo, il tono dell’incontro è stato positivo. I risultati, purtroppo, no”. Sono le parole di Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus, al termine dell’incontro che non ha portato alla conciliazione con la Figc. “L’amministratore delegato Jean Claude Blanc ha illustrato tutta l’opera di rinnovamento. Adesso è in programma un Cda lunedì prossimo per valutare situazione e iniziative. Per quanto riguarda i prossimi passi, esiste anche la Corte di Giustizia Europea. È noto che abbiamo chiesto una consulenza all’avvocato di Bosman. Il Tar del 22 agosto di Moggi e Giraudo? Non cambierà la nostra posizione. Riteniamo la serie B con penalizzazione di 17 punti una sanzione eccessivamente pesante e continuiamo a puntare ad una penalizzazione in serie A”.

Tolleranza zero!!!


Abbandonato nella notte sulla superstrada Sassari-Alghero
Il meticcio di tre mesi è stato salvato da un turista spagnolo
Sassari, getta il cucciolo dal finestrino
Ricercato il padrone del cane
La legge contro i maltrattamenti degli animali prevede fino ad un anno di reclusione

Ogni anno in Italia vengono abbandonati 150 mila cani ed altrettanti gatti

SASSARI - Adesso sta bene ma questa notte qualcuno ha tentato di disfarsi di lui: l’ha gettato dal finestrino dell’auto mentre correva sulla superstrada Sassari-Alghero. L’ha salvato un turista spagnolo che seguiva la macchina: è un meticcio di tre mesi; è stato ricoverato nel canile che la Lida, un’associazione per la difesa degli animali, ha costruito nelle campagne intorno a Sassari.

Aperta la caccia al padrone del cucciolo. Il testimone spagnolo ha riferito agli agenti modello, colore e targa dell’automobile incriminata. In Questura, a Sassari, sperano presto di mettere le mani addosso al colpevole. Secondo la legge sull’abbandono e il maltrattamento degli animali, l’imputato rischia da tre mesi ad un anno di prigione oltre ad una multa di 15.000 euro.

“Ho visto quel cane volare giù dalla macchina”, ricorda il turista. “Ero sceso all’aeroporto di Alghero e aveva preso un’auto a noleggio. Mancava poco a mezzanotte. La macchina davanti a me ha rallentato; dal lato del passeggero una mano ha spinto fuori il cucciolo e poi è ripartita di gran corsa. Mi sono fermato, l’ho raccolto e l’ho portato alla questura più vicina”.

Ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 150 mila cani ed altrettanti gatti. In estate il fenomeno assume proporzioni rilevanti. Oltre il 70% degli animali domestici lasciati in strada muore durante il primo anno di vagabondaggio. La legge di due anni fa ha concesso lo status di “essere sensibile” agli animali cancellando la vecchia concezione che equiparava cani e gatti a semplice “cose”. Pesanti le pene previste per chi maltratta o abbandona animali: un anno a chi si disfa del proprio cane; quattro a chi organizza incontri di lotta tra animali.

Manichino impazzito


California, una donna colpita da un braccio di plastica che si stacca durante l’acquisto
Ma in America non è l’unico caso: in ballo ci sono risarcimenti per migliaia di dollari
Usa, il manichino le rompe un dente
I grandi magazzini finiscono in tribunale

WASHINGTON- Un grande magazzino finisce in tribunale. A portarcelo è una donna che accusa di essere stata “aggredita” da un manichino in esposizione. La scena dove si consuma questa bizzarra vicenda è la California: Diana Newton, una casalinga di 51 anni, si era recata ai grandi magazzini della catena J.C.Penney a Westminster, nella famosa Orange County, per acquistare una giacca. L’unica che le piaceva era, però,esposta su un manichino. La signora ha, così, chiesto aiuto ad un commesso, che nel tentativo di sfilare la giacca dal manichino, ha inavvertitamente fatto saltare un braccio di plastica che è finito proprio sulla testa della Newton.

Il risultato dell’incidente è stato una brutta botta e un dente spaccato. La donna, soccorsa dai servizi di emergenza, si è così recata all’Ospedale di Newport Beach per ulteriori accertamenti. Ma la cosa non è finita lì. La vittima del curioso incidente ha deciso di intentare una causa al grande magazzino per “l’aggressione subita da parte del tronco di un manichino femminile”. Dal banco degli imputati, i dirigenti della catena J. C.Penney si sono offerti di pagare un risarcimento per le cure odontoiatriche della Newton, ma si sono rifiutati di considerare le ulteriori conseguenze lamentate dalla Newton, che al momento dell’incidente aveva accusato solo un leggero dolore alle spalle e una momentanea insensibilità alle mani.

Non è il primo caso di manichini “ribelli” che arriva nelle aule di un tribunale americano. I manichini, realizzati in fibra di vetro, arrivano a pesare anche 22 chili e possono provocare danni non indifferenti: nel 1990 un’altra incauta cliente aveva ottenuto un risarcimento di 175mila dollari per una lesione alla spina dorsale che si era procurata in circostanze analoghe. E solo tre anni dopo, nel Minnesota, una signora era stata “messa al tappeto” da un manichino instabile. Non ultimo, nel 2001, un espisodio verificatosi a Vancouver: una donna è riuscita ad ottenere ben 300mila dollari per essere stata colpita sulla testa da un manichino della catena Gap.

Tolleranza zero!!!


E’ successo a San Lazzaro di Savena, nel bolognese
Rapine in villa, donna picchiata e legata
Era sola in casa. I malviventi, a volto scoperto, probabilmente pensavano che l’abitazione fosse vuota

SAN LAZZARO DI SAVENA (BOLOGNA) – Un furto in un’abitazione è degenerato in rapina nel bolognese quando la padrona di casa si è accorta dei ladri, che evidentemente pensavano non ci fosse nessuno all’interno. Tutto è successo attorno alle 17 di giovedì, quando la donna, 68 anni, era sola in casa: una villetta non isolata, circondata da altre costruzioni analoghe nel comune di San Lazzaro di Savena, in zona Farneto.

Quando si è accorta che tre uomini, a volto scoperto, erano entrati in casa, ha tentato di reagire ma uno di loro l’ha colpita con un pugno al volto. Una volta immobilizzata la donna, i malviventi l’hanno legata con delle lenzuola. Nel frattempo i tre hanno cercato di coprirsi il volto, un dettaglio che porta gli inquirenti a ipotizzare che loro immaginavano la casa vuota e quindi senza il bisogno di travisarsi.

A quanto pare i rapinatori non erano in possesso di armi e secondo la vittima hanno parlato con accento straniero, probabilmente di Paesi dell’Est europeo. Dopo aver bloccato la donna, i tre hanno razziato preziosi e gioielli (l’esatto ammontare del bottino non è ancora stato quantificato) e poi sono fuggiti. Poco dopo la donna è riuscita a divincolarsi dai legacci e ha avvisato i carabinieri. I militari della compagnia di San Lazzaro ora indagano sull’accaduto.

La donna giovedì ha preferito non ricorrere a cure mediche e solo nella mattinata di venerdì è andata in ospedale per farsi medicare le contusioni riportate nell’aggressione.

Padre Infedele



E’ in attesa del processo per l’accusa di violenza sessuale su una suora
Corsica, l’esilio forzato di padre Fedele
Secondo il Movimento Diritti Civili si starebbe spegnendo giorno dopo giorno: «ha dedicato tuta la sua vita ai più deboli»

MILANO - La denuncia arriva dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli: «La situazione di padre Fedele – dice Corbelli – chiuso da oltre due mesi , per volontà della Chiesa, in un convento in Corsica potrebbe arrivare all’irreparabile. Certo della sua totale innocenza, infatti, si sta lentamente spegnendo. Rinnovo con forza il mio accorato appello alla Chiesa e denuncio il silenzio dei media nazionali. In questo modo si distrugge la vita di una persona
che ha dedicato tutto se stesso per aiutare i poveri e gli emarginati».

LA STORIA - Nel mese di gennaio del 2006 il padre francescano Fedele Bisceglie viene arrestato a Cosenza con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una suora. Otto giorni dopo ai domiciliari e qualche mese dopo, con precisione l’11 maggio, padre Fedele viene scarcerato da Tribunale del riesame di catanzaro.

I superiori ecclesiastici però decidono che il padre francescano ha bisogno di un lungo periodo di riflessione e così lo confinano di Corsica. Proprio lì dove secondo Corbelli si starebbe lentamente spegnendo.

«Come è possibile – si chiede – ignorare o dimenticare la grande ingiustizia che Padre Fedele sta subendo oggi?».

Doppio orgasmo?


Un 24enne ha chiesto l’intervento ai medici di Nuova Delhi
Il suo secondo organo è funzionante: caso unico al mondo
India, l’uomo con due peni
“Operatemi, voglio sposarmi”

NEW DELHI - Un uomo d’affari indiano nato con due peni vuole rimuoverne chirurgicamente uno per potersi finalmente sposare ed avere una vita sessuale normale. E’ quanto scrive il quotidiano Times of India che, per ovvie ragioni di privacy, non rivela il nome del protagonista di questa vicenda.

L’uomo, 24 anni, vive nello stato dell’Uttar Pradesh, nel nord del Paese, ed è stato ricoverato in un ospedale di New Delhi questa settimana. Il suo caso, più unico che raro, è chiamato duplicazione del pene o difallia. “Un uomo con due peni funzionanti è un caso senza precedenti anche nella letteratura medica. Nelle forme più comuni di difallia uno dei due organi non è del tutto formato”, ha dichiarato un chirurgo citato dal Times of India.

L’intervento per asportare uno dei due peni non sarà facile in quanto entrambi gli organi sono ben sviluppati e, affinché quello rimanente funzioni normalmente, bisogna assicurargli un afflusso sanguigno sufficiente.
Esistono solo circa 100 casi documentati di difallia in tutto il mondo, la cui incidenza statistica è quantificata nell’ordine di un caso ogni 5,5 milioni di maschi nati. La malformazione è causata da una mancata fusione di tessuti nel mesoderma, uno dei tre strati primari dell’embrione umano, dal quale originano molte parti del corpo umano.

20 agosto 2006

Bully padovani all'assalto


E’ successo a Padova, già al centro delle cronache per il muro antispaccio
Nega 60 centesimi e la baby gang lo picchia
Il 16enne capo di una baby gang locale chiedeva i soldi per comprare le sigarette. Non è nuovo a episodi violenti

PADOVA - Padova non conosce pace. Dopo il caso esploso negli scorsi giorni per la costruzione della cosiddetta “barriera antispaccio”, il muro d’acciaio che isola il quartiere di via Anelli, soprannominato il Bronx, e dove risiedono quasi esclusivamente emigranti, adesso esplode il fenomeno baby-gang.

Un ragazzo, infatti, è stato pestato, e derubato del telefonino, per non aver prestato al capetto della locale gang i sessanta centesimi che gli mancavano per acquistare, pare, un pacchetto di sigarette.

Il 16enne, capo di un gruppetto di dieci che imperversano nel quartiere della Guizza, è già noto alle forze dell’ordine. La vicenda del pestaggio e furto è emersa perchè la vittima, dopo questo ennesimo abuso, ha deciso di denunciare il fatto alla Polizia. La vittima del pestaggio è stata medicata al pronto soccorso: il referto medico parla di una prognosi di sette giorni per alcune contusioni ed una distorsione.

Giá la scorsa primavera il capobanda 16enne era diventato sorvegliato speciale, da parte delle forze dell’ordine, perchè aveva travolto un poliziotto per sfuggire ad un controllo.

Il ragazzino circolava a bordo di un motorino, recentemente sottoposto a fermo amministrativo, sprovvisto di assicurazione e con un passeggero a bordo, quando una volante ha tentato di fermarlo questi ha accellerato travolgendo l’agente.

Reggina verso la B


Reggina: seria A a -15
La Caf non accoglie la richiesta di serie B avanzata da Palazzi, Foti inibito: 2 anni e 6 mesi. L’Arezzo resta in B, partirà da -9. Assolti Dondarini e Pieri, 3 mesi di inibizione per Meani


MILANO, 17 agosto 2006 – Serie A con 15 punti di penalizzazione per la Reggina, più ammenda di centomila euro. Per il presidente della società, Pasquale Foti, 2 anni e 6 mesi di inibizione più trentamila euro di ammenda. Sono le sentenze che la Commissione d’appello federale della Figc ha emesso in relazione al procedimento disciplinare a carico della Reggina e del suo presidente Pasquale Foti. La procura federale aveva chiesto la retrocessione in serie B della società amaranto e una penalizzazione di 15 punti. Per il presidente della squadra calabrese erano stati chiesti invece cinque anni di squalifica, con proposta di radiazione.
LE PAROLE DI FOTI - “C’è stato grande rispetto da parte delle istituzioni – dice Foti -. A loro ho affidato i miei comportamenti e quelli della società. In 20 anni abbiamo trasmesso valori di lealtà e di sportività e continueremo a farlo”. Una valutazione approfondita e la decisione di presentare un eventuale ricorso alla Corte federale “Verrà effettuata solo quando ci siederemo al tavolo con i nostri legali”. Per ora, il presidente si gode la permanenza nella massima serie. “Siamo in serie A e questo è, prima di tutto, dovuto all’impegno e al lavoro di tutti i calciatori che hanno vestito la maglia della Reggina nel campionato 2004-2005”. “La permanenza in serie A – ha aggiunto l’avvocato Panuccio – è, comunque, la vittoria in una battaglia e non nella guerra. Faremo appello per dimostrare la nostra innocenza anche rispetto all’altro capo d’incolpazione, e cioè la slealtà, e che la Reggina, ed il presidente Foti, meritano ancora di più una non sanzione o una sanzione in termini molto più contenuti. Direi, anzi, un proscioglimento pieno”.
AREZZO - Il verdetto della Caf nei confronti dell’Arezzo è invece il seguente: i toscani restano in serie B: partiranno però con 9 punti di penalizzazione. Palazzi aveva chiesto la retrocessione in serie C1 e tre punti di penalizzazione.
GLI ARBITRI - Assolti Dondarini e Pieri. La Caf ha infatti prosciolto i due direttori di gara coinvolti nel processo per illecito sportivo a carico della Reggina. I giudici di primo grado hanno invece condannato a tre anni di stop l’ex designatore degli assistenti Gennaro Mazzei e il guardalinee Stefano Titomanlio coinvolti sul tentato illecito dell’Arezzo.
MILAN - Tre mesi di inibizione per l’ex addetto agli arbitri del Milan, Leonardo Meani, e 10.000 euro di multa per il Milan, così come aveva chiesto il procuratore Stefano Palazzi.

Musulmano bastardo


PACHISTANA SGOZZATA: TARQUINI, GLI ASSASSINI SONO TRE

BRESCIA - Sono tre, secondo la Procura di Brescia, gli assassini di Hina Saleem. A dichiararlo il procuratore della Repubblica di Brescia, Giancarlo Tarquini, il cui sostituto Paolo Guidi ha mosso per il padre della giovane uccisa, per lo zio e un terzo uomo ancora ricercato, l’accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.

‘’Sembra che chi ha tagliato materialmente la gola a Hina sia stato il padre – ha spiegato Tarquini – ma non e’ da escludere che lo zio e la terza persona abbiano partecipato direttamente alla condotta omicida. Per noi sono da ritenere tutti responsabili’‘.

Intanto a Brescia e’ attesa la madre di Hina Saleem, da una ventina di giorni in vacanza in Pakistan. Si e’ detto nei giorni scorsi che le donne di famiglia sarebbero state fatte tornare in Pakistan proprio perche’ non assistessero alla feroce punizione che stava maturando. ‘’Stiamo cercando di capire la posizione della madre, con cui non siamo ancora entrati in contatto – questa la puntualizzazione di Giancarlo Tarquini -. Allo stato attuale dei fatti non sappiamo se sia a conoscenza di quello che e’ accaduto o se ne conosca solo una parte’‘.

E’ stata rinviata a domani l’udienza di convalida del fermo di Mohammed Saleem e di Mohammad Tariq, rispettivamente padre e zio di Hina.

Intanto e’ in corso agli Ospedali Civili di Brescia, l’autopsia sul corpo della ragazza, vittima della sua decisione di vivere all’occidentale, ribellandosi alle rigide imposizioni della tradizione islamica del suo Paese.

Padre e zio sono stati fermati sabato dai carabinieri di Gardone Valtrompia (Brescia), mentre stavano andando a costituirsi dopo due giorni di latitanza. Un terzo familiare e’ ricercato. Al momento del fermo il padre, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio, ha fatto una serie di ammissioni (‘’non volevo che diventasse come le altre’‘), poi davanti al magistrato si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere.

Trojan alla ribalta


Attenzione al virus Berlusconi. Non è una malattia che colpisce il ceto politico, ma un vero e proprio virus informatico che sta girando nelle ultime settimane sulla rete Internet.

IL VIRUS - Il virus è quello che in gergo si chiama Trojan, vale a dire un cavallo di Troia, in pratica una email cliccando all’interno della quale si fa partire un programma che si installa sul disco fisso del pc e che può comportare dei problemi per il sistema operativo Windows. ll programma poi utilizza la lista di indirizzi mail presenti nel computer per diffondersi.
Il titolo della mail contenete il virus, è in genere irresistibile, almeno per un navigatore italiano: «Berlusconi tragedia» o «L’omicidio di Berlusconi» o ancora «Berlusconi assassinato» o «La morte di Berlusconi». All’interno la notizia parla di un fantomatico soldato israeliano che avrebbe assassinato l’ex presidente del Consiglio. Una storia decisamente poco credibile visto che la data del decesso è quella del 22 gennaio 2006. Ma l’efficacia del funzionamento del virus si basa sul fatto che molti sono distratti al momento di consultare la posta elettronica.

ANTIVIRUS - Nel testo si promette di far vedere una foto di Berlusconi morto: cliccando per vedere l’immagine però si fa scattare il programma pirata.
Il programma si sta diffondendo in questi giorni nei computer degli utenti italiani. Il rimedio più efficace per non contrarre il virus, è, come sempre, quello di aggiornare l’antivirus presente sul proprio computer o di installarlo se non è stato fatto.

Finite le vacanze a Volano beach:-((

Busone lapo alla riscossa



Dopo l’inferno/ Lapo Elkann sta tornando: riconosciuti gli errori ora riparte dallo sport.
Martina Stella racconta la sua verità: “La nostra relazione era davvero finita”


Non è certo un tipo che si perde d’animo. E così dopo appena 10 mesi da quella brutta nottata in cui perse in un colpo solo la faccia, la fidanzata e il lavoro, Lapo Elkann è pronto a tornare. Come? Con la solita freschezza e semplicità che lo caratterizzano, aiutato dalla passione per lo sport, dalla nuova ragazza, da una squadra multietnica di creativi e dalle tante idee che non hanno mai smesso di frullargli in testa. A raccontarlo, il settimanale Chi oggi in edicola che dedica al rampollo Agnelli la copertina.