30 ottobre 2006

29 ottobre 2006

I guardoni fiscali...emh


Vip, Prodi e anagrafe tributaria: spionaggio o voyeurismo?
La Procura di Milano vuol fare pulizia. E cancellare un malcostume. Cosi' ieri mattina il sostituto procuratore Francesco Prete ha mandato le Fiamme Gialle dello Scico della Guardia di Finanza, militari in genere esperti in criminalita' organizzata e traffici internazionali, in centinaia tra uffici pubblici e abitazioni. Nel mirino chi negli ultimi due anni e' entrato nella banca dati dell'anagrafe tributaria per scorrere beni immobili, redditi, atti del registro di vip e politici come Romano Prodi. L'indagine parte su input stesso del ministero dell'Economia ovvero il dicastero dal quale dipende la Guardia di Finanza. Che ha scoperto quello che in qualsiasi ufficio dello Stato collegato all'anagrafe tributaria si sa. Ovvero i dipendenti per curiosita', per malizia, per spettegolare utilizzano impropriamente e illecitamente la propria password e danno una sbirciata ai conti finanziari del politico per il quale non si fa il tifo, fino alla soubrette oggetto dei sogni piu' segreti. È illegale ma di certo non si puo' ritenere che Prodi e qualsiasi altro politico sia stato "spiato". Anche perche' se cosi' fosse non si capisce perche' il Pm Prete non ha chiesto l'arresto degli indagati ma ha preferito venire allo scoperto con delle perquisizioni in grande stile. Ne' si comprende perche' questi militari della Guardia di Finanza, impiegati della Dogana o funzionari dell'Erario siano stati cosi' sprovveduti da accedere a queste banche dati per indagini illegali nientemeno che su Prodi utilizzando la propria password. Questa infatti rimane memorizzata con data, orario e postazione. Come dire che un assassino lascia la propria impronta digitale sulla pistola fumante a un metro della persona uccisa.

Fortunatamente la storia e' diversa e proprio ieri, ieri che due quotidiani nazionali hanno pubblicano la storia del dossier sui "nemici di Berlusconi" trovato nell'archivio di Pio Pompa, è uscito che "Prodi era spiato da due anni". Cosa, come visto, di dubbia valenza. La verita' e' invece un'altra e un attimo piu' complessa. Tra gli investigatori infatti ben si sa che esistono modi di accedere all'anagrafe tributaria come alle altre banche di dati sensibili, senza lasciare traccia alcuna. Utilizzando chiavi intestate ad altri o non intestate. Ma questo e' un altro capitolo. Meglio strillonare che il presidente del Consiglio era "spiato" perche' qualche travet curiosava sulla sua (pubblica) dichiarazione dei redditi o atti del registro (raccolti nelle pubbliche Conservatorie).

26 ottobre 2006

Dow Jones...new record 12.167,02!!!

Vignette assolte...ok:-)))


Scatenarono rabbia e violenza nel mondo islamico
Vignette Maometto, stop alla causa legale
La corte di Aarhus ha sostenuto che l'intenzione non era «ridicolizzare i musulmani».

Prodispy!!!



L'ex presidente del Consiglio commenta il caso dei politici spiati
Prodi spiato, Berlusconi: un polverone
Fassino: l'ex premier ne dia conto in Aula
Il Cavaliere ai coordinatori regionali di Forza Italia: «Controlli abusivi anche su di me e Tremonti. Ma allora non ci fu solidarietà»

25 ottobre 2006

Ciao Bruno...


Lutto nella musica, morto Bruno Lauzi
Il noto cantautore aveva 69 anni e da tempo era affetto dal morbo di Parkinson.

24 ottobre 2006

Lost Park

Nude ballerine

Cumputer guasti...

Dow Jones...nuovo record a 12.133,80 !!!

Che goduria!!!



Mantello dell'invisibilità, non più fantascienza
Un mantello che rende invisibili, un qualcosa che fino ad ora fa faceva parte solo della fantascienza e si poteva vedere solo nei film, adesso potrebbe diventare realtà. Alcune teorie formulate da John Pendry, un fisico dell'Imperial College di Londra, su un ipotetico "mantello" dell'invisibilità erano state riportate qualche tempo fa sulle pagine di Scienze, nelle stesse pagine, in questi giorni, verranno pubblicati i primi risultati di una ricerca condotta presso la Duke University nel North Carolina. Questo nuovo studio, coordinato da David Smith, sembra essere riuscito a mettere in pratica una tecnologia capace di rendere le cose invisibili.

17 ottobre 2006

I miei Heroes

Jerichoooooooooo

Il ritorno di Locke!!!

Disastrometroma


Tamponamento fra treni: 1 morto, 110 feriti
Cinque dei ricoverati sono in gravi condizioni. Salvo il macchinista

ROMA - Una donna è morta, ci sono cinque feriti gravi e circa 110 lievi, ma Roma oggi ha temuto il peggio per un grave incidente nella metropolitana. Il disastro, intorno alle 9.30. Un tamponamento tra due treni della linea A: uno era fermo nella stazione Vittorio Emanuele II, l'altro veniva da Anagnina. Per ragioni ancora sconosciute il treno che arrivava non si è fermato, ha urtato l'altro, la centralina elettrica è andata in tilt, si è scatenato l'inferno.

I vigili del fuoco hanno estratto dalle lamiere dei due vagoni distrutti il corpo di una donna, Alessandra Lisi, 30 anni, di Pontecorvo, in provincia di Frosinone, ricercatrice all'università. Faceva la pendolare, era partita dalla stazione di Roccasecca con il treno delle 6.05. E' morta sul mezzo che prendeva ogni giorno per andare al lavoro.

Subito tutti hanno temuto per la vita del macchinista del treno che ha tamponato. Viste le condizioni della sua cabina, c'erano poche speranze. L'hanno trovato e tirato fuori. Non sembrava grave, parlava. Ma, poco dopo, si è sparsa la notizia (da fonti del 118) che l'uomo era morto per le gravissime lesioni interne. Poi la smentita. Solo 10 giorni di prognosi per l'uomo che il pm Elisabetta Cericcola sta interrogando in ospedale per capire le dinamiche dello scontro.

Nei corridoi della stazione e nella piazza centinaia di persone sconvolte: molti sanguinavano, altri erano ancora intontiti dallo shock, altri ancora cercavano il telefono per avvisare subito i parenti. La paura era sul volto di tutti, perché il primo pensiero, quando nella metro si è sentito il fragore ed è piombato il buio, è stato quello di un attentato.

La macchina dei soccorsi, secondo quanto hanno più volte voluto sottolineare il prefetto Achille Serra, il sindaco Walter Veltroni e il governatore del Lazio, Piero Marrazzo arrivati subito sul posto, è scattata con prontezza. La piazza è stata transennata, nella zona dell'Esquilino, che comprende anche la stazione Termini, è stato subito caos, ma le ambulanze hanno raggiunto in fretta gli ospedali.

L'ipotesi di un'esplosione è stata esclusa sin dal primo momento, ma poco si sa sulle cause del tamponamento. I due convogli erano nuovi, prodotti dalla spagnola Caf, tra gli ultimi ad essere messi in funzione. Esluso l'attentato restano il guasto tecnico (si è parlato di una centralina elettrica che non avrebbe funzionato) e l'errore umano. Alcuni testimoni hanno riferito che non si è sentito lo stridio di una frenata, per cui, anche se il treno procedeva a velocità limitata, sarabbe piombato sull'altro in corsa. Secondo alcuni passeggeri ci sarebbe stato un semaforo rosso che il macchinista, forse, non ha visto.

A chiarire sarà l'inchiesta della magistratura, ma intanto ha il sapore di un presagio sinistro l'articolo apparso proprio oggi sulla cronaca di Roma di Repubblica, che indica la stazione Vittorio Emanuele come una tra le più bisognose di urgenti interventi di ammodernamento.

Il comandante dei vigili del fuoco di Roma, Guido Parisi, ha escluso il guasto elettrico. "Il quadro elettrico, la centralina non ha nulla a che vedere con quanto accaduto - ha detto il dirigente - allo stato dobbiamo parlare unicamente di tamponamento, sulle cui origini tocca ad altri pronunciarsi, ma di sicuro escludiamo problemi relativi alla centralina elettrica". Parisi ha inoltre aggiunto che nel giro di appena mezz'ora dall'incidente "tutte le persone ferite erano state soccorse e trasferite negli ospedali di zona".

Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, si è detto molto preoccupato per i feriti. A Milano per un convegno il ministro ha spiegato: "Non sappiamo molto sulla dinamica dell'incidente, qualcosa non ha funzionato nei sistemi di controllo automatici".

La società Met.Ro ha fatto sapere che il traffico sulla linea A sarà ripristinato probabilmente domani mattina e ha categoricamente smentito le voci che prima dell'incidente ci fossero stati problemi alla linea elettrica. Il traffico automobilistico e dei mezzi pubblici di superficie in piazza Vittorio Emanuele è ripreso intorno alle 13.

12 ottobre 2006

Excited Bamboo!!!


Il calciatore francese Garra Dembélé, 20enne, fino alla stagione scorsa attaccante della squadra transalpina dell'Auxerre, è in stato di fermo perché sospettato di avere stuprato una studentessa americana la notte scorsa nei bagni di un locale a Roma.

Lo ha riferito oggi la questura di Roma, che ha tenuto una conferenza stampa sul caso.

Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile della capitale, Dembélé, 20 anni, nato a Gennevilliers, città francese dell'Hauts-de-Seine a pochi chilometri da Parigi, giunto a Roma per svolgere alcuni provini con squadre di calcio, era stato invitato alla serata "black" del locale Supper Club, nel centro storico di Roma ed era entrato con un amico italiano.

Dembélé avrebbe notato la studentessa 20enne americana, anche lei alla festa su invito di amici americani, vicino alla toilette del locale.

Un amico americano della ragazza ha visto uscire dal bagno il calciatore e poi la studentessa in lacrime. Preoccupato, ha avvicinato il giocatore che avrebbe reagito sferrandogli un pugno e lasciando il night club.

La quarta sezione della squadra mobile di Roma, diretta da Dania Manti, è intervenuta nel locale e ha identificato gli invitati. Dembélé è stato raggiunto alla Stazione Termini mentre stava per prendere un treno per il Nord ed è stato portato in Questura.

"Dembélé è in stato di fermo di polizia in carcere, gravemente indiziato di violenza carnale", ha detto in conferenza stampa il capo della squadra mobile di Roma, Alberto Intini.

Il reato di "violenza sessuale" nel codice penale italiano riguarda chiunque con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe qualcuno a compiere o a subire atti sessuali, di tutti i tipi di gravità, ed è punibile con la reclusione fino a 10 anni se si escludono aggravanti.

"(Dembélé) ha ammesso agli investigatori che c'era stato questo incontro in discoteca", ha detto a Reuters Manti, dirigente della quarta sezione della squadra mobile romana, precisando che l'uomo ha escluso di aver compiuto violenza contro la studentessa, la quale ha invece presentato querela.

Al momento Dembélé è a disposizione del pm Marcello Cascini. Il giudice per le indagini preliminari, che ha 48 ore di tempo dall'arresto per convalidare il fermo, interrogherà il giocatore in carcere.

La polizia ha detto che l'attaccante era in Italia per provini calcistici. Dopo uno con la Lazio, era diretto a Treviso e a Perugia.

Un portavoce dell'Auxerre ha fatto sapere che Dembélé non ha mai giocato in prima divisione e ha lasciato il club alla fine della scorsa stagione, aggiungendo di non avere più rapporti con il calciatore.

L'Auxerre è impegnato in Coppa Uefa nello stesso girone di Livorno, Maccabi Haifa, Partizan Belgrado, Glasgow Rangers.

10 ottobre 2006

Koreabomb


NORDCOREA FA ESPLODERE LA BOMBA, PER USA "E' UNA PROVOCAZIONE"
Pyongyang ha tirato il grilletto.
Ignorando il coro di appelli che per giorni si e' levato dalla comunita' internazionale e che appena ieri ha visto il presidente cinese Hu Jintao e il premier giapponese Shinzo Abe uniti nell'ammonire la Corea del Nord dall'intraprendere un'escalation "preoccupante", il regime comunista ha condotto il suo primo test nucleare sotterraneo. A renderlo noto e' stato prima un lancio dell'agenzia ufficiale Kcna, poi i bollettini degli istituti sismologici sparsi per il mondo che hanno registrato una scossa di terremoto compatibile con un test atomico. La reazione della Casa Bianca e' venuta con qualche ora di ritardo, mentre a Washington e' notte fonda. Per l'amministrazione Bush si tratta di un "gesto provocatorio" che richiede l'intervento immediato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Con la consueta retorica nordcoreana, la Kcna ha parlato di "evento storico" che ha "reso felice" uno degli eserciti piu' potenti del mondo e uno dei popoli piu' affamati del pianeta.
Lo scopo, ha aggiunto l'agenzia ufficiale, e' di "garantire la sicurezza e la stabilita' nella regione". Ma le diplomazie e i mercati hanno reagito con preoccupazione e allarme. Le borse asiatiche hanno perso punti a eccezione di Pechino, che da tempo si e' mostrata immune agli eventi esterni, anche se il governo cinese, principale alleato di Pyongyang, ha subito condannato il test. Il governo di Seul, ha annunciato l'agenzia di stampa Yonhap, ha sospeso il programma di invio di aiuti alla Corea del Nord.

La Fatturia parlamentare


Deputati e spinelli, Iene "censurate" dal Garante
Il Garante per la Privacy ha bloccato il servizio di "le Iene" in cui 50 ignari parlamentari vengono sottoposti ad un test sull'uso di droghe. I deputati consumerebbero sostante stupefacenti quasi quanto gli studenti delle superiori

Roma, 10 ottobre 2006 - La puntata di stasera di "le Iene" non manderà in onda il servizio sul test antidroga a 50 deputati. Lo ha deciso il Garante per la Privacy che ha giudicato illecita, non solo la divulgazione, ma anche la raccolta dei dati sull'uso di droghe tra i parlamentari. Non è consentito raccogliere informazioni sensibili senza avvertire i soggetti coinvolti delle proprie finalità e quindi ogni ulteriore utilizzo del materiale raccolto deve essere bloccato.

I 50 deputati interessati sono stati avvicinati con uno stratagemma. Una "Iena" in borghese li intervistava, mentre una finta truccatrice, tamponandogli il volto, raccoglieva campioni di sudore.
Dall'esame dei campioni risulterebbe che un deputato su 3 fa uso di stupefacenti, sopratutto di cannabis, ma anche, in misura minore, di cocaina.
Mentre infuria la polemica e le varie fazioni politiche propongono diverse interpretazioni sull'accaduto, arriva la comunicazione di Alfio Lucchini, presidente di Federsed che afferma: "Se i risultati del test delle Iene sono affidabili, i deputati consumano sostante stupefacenti quasi quanto gli studenti delle superiori" e con ironia si interroga chiedendo se questo possa essere "un segno di vitalità dei nostri parlamentari".

Italo Bocchino di AN, uno dei "sottoposti" al test, ha, intanto, querelato la trasmissione perché, "pur non avendo nulla da nascondere", ritiene "gravissima dal punto di vista penale l'invadenza di chi pur di fare audience è oggi in possesso del Dna di 50 parlamentari"

Se la cava, invece, con una battuta Piero Fassino che, durante la puntata di "Porta a Porta", ha scherzato dicendo che "così si fa più in fretta a cambiare la legge Fini sulle tossicodipendenze..."

05 ottobre 2006

Bastaaaaaaaa!!!



Milan, sequestrata la sorella di Oliveira
l'hanno strappata al marito e al figlio

E' successo a San Paolo del Brasile. I familiari imbavagliati
e chiusi in una stanza della casa. Finora nessun contatto.

03 ottobre 2006

Cottura contronatura


Microonde: cottura contronatura

Nonostante i numerosi studi, si parla troppo poco dei rischi legati alla cottura con il forno a microonde. Intervista al dottor Hans U. Hertel, uno dei pochi scienziati che ha avuto il coraggio di indagare fino in fondo.
«Cucinare col forno a microonde è veloce, semplice e conveniente»: questo l'irresistibile slogan che ha fatto in modo che un nuovo elettrodomestico entrasse nelle case di tutto il mondo. E’ possibile però che questo oggetto miracoloso si riveli un moderno cavallo di Troia, dal momento che fino ad oggi poco si è detto sul possibili rischi legati ad una tecnologia assai controversa.
In queste pagine cercheremo di capire meglio come funziona il forno a microonde, ripercorrendo la storia delle varie ricerche condotte e dando voce ad uno dei pochi scienziati che ha avuto il coraggio di indagare fino in fondo.

Cotti per scuotimento
Il meccanismo di funzionamento del forno in questione è abbastanza semplice: un dispositivo, chiamato magnetron, genera un campo di corrente elettrica alternata. Il ribaltamento del campo elettrico, che si ripete per più di 2 miliardi di volte al secondo, produce un effetto di «scuotimento» delle molecole, specialmente quelle dell'acqua, ma anche di lipidi e proteine. Questa frizione intermolecolare genera un calore che riscalda il cibo in modo completamente diverso rispetto al metodo convenzionale: dall'interno verso l'esterno.

I possibili danni delle microonde sul sistemi biologici sono conosciuti sin dalla loro prima applicazione nel radar, durante la seconda guerra mondiale: chi lavorava con questi apparecchi era infatti più soggetto allo sviluppo di leucemie. Scienziati tedeschi avevano già fatto della ricerca negli anni '30 sugli effetti delle microonde sul sistema nervoso umano e degli animali. Questi studi portarono alla definizione di limiti di sicurezza molto severi che però non furono mai presi sul serio dagli scienziati statunitensi, tant'è vero che quando negli anni '60 iniziò a diffondersi il forno a microonde, vennero utilizzati limiti 1000 volte più alti. I forni a microonde furono invece vietati in Germania a partire dal '41 e in Unione Sovietica a partire dal 1976; divieto successivamente abolito dopo la Perestroika.

Negli stessi anni '70 iniziarono a comparire anche in Europa e Stati Uniti le prime ricerche che mettevano in dubbio la sicurezza dei cibi cotti a microonde. Studi istologici su broccoli e carote cotti con microonde rilevarono che la struttura molecolare dei nutrienti veniva deformata a tal punto da distruggere le pareti cellulari. Da allora fino al nostri giorni gli studi condotti sono stati diversi (vedi box) e gli aspetti più controversi che sono stati evidenziati riguardano:

- l'emissione di microonde dagli apparecchi;
- i rischi igienici dovuti ad una cottura non omogenea;
- la migrazione di sostanze tossiche contenute negli involucri all'interno dei cibi;
- un'alterazione anormale delle sostanze nutritive degli alimenti; - un'alterazione cancerosa del sangue in seguito al consumo di questi alimenti.

Nonostante il fatto che nei vari paesi siano stati stabiliti dei valori limite di esposizione alle microonde, nulla è stato fatto invece per ammonire l'utilizzatore sui possibili rischi evidenziati da questi studi. Questi valori limite infatti si riferiscono esclusivamente alle emissioni di microonde verso l'esterno del forno e non alla quantità di radiazioni cui sono sottoposti i cibi all'interno dei forni.

Gli effetti sul sangue
Lo studio più significativo sui rischi legati all'assunzione di cibi cotti a microonde rimane quello del professor Bernard Blanc dell'Università di Losanna e del dottor Hans U. Hertel, uno scienziato indipendente con una lunga esperienza nell'industria alimentare e farmaceutica. Nel 1989 Blanc e Hertel proposero alla Swiss Natural Fund, insieme all'Università di Losanna, una ricerca riguardante gli effetti sull’uomo del cibo cotto con microonde, ma fu rifiutata. La ricerca fu per questo ridimensionata e condotta con fondi privati.

Furono testati otto volontari, che per alcuni mesi seguirono una dieta macrobiotica e ai quali ogni 15 giorni vennero somministrati a stomaco vuoto, alimenti crudi, cotti con metodi convenzionali, scongelati o cotti in un forno a microonde.
Immediatamente prima dei pasti e poi 15 e 120 minuti dopo, avveniva prelevi di sangue.
E’ importante sottolineare che i volontari non erano a conoscenza del metodo di cottura del loro cibo e quindi è da escludere un condizionamento psicosomatico.

Come si può osservare nel grafici, le analisi rilevarono differenze significative tra gli effetti sul sangue del cibo cotto a microonde e quelli del cibo cotto con metodi convenzionale.

In particolare venne riscontrata una riduzione significativa dell’emoglobina e una e un aumento dell’ematocrito, dei leucociti e del colesterolo. Inoltre, furono evidenziati alterazioni della membrana cellulare.
«I cibi cotti con microonde – si legge nello studio – paragonati a quelli non irradiati, causano cambiamenti nel sangue delle persone testate, tali da indicare l'inizio di un processo patologico, proprio come nel caso di un iniziale processo canceroso». Ricorrendo alla bioluminescenza è stato inoltre registrato il «passaggio per induzione dall’energia delle microonde dai cibi trattati al corpo umano»

Raramente una ricerca ha scatenato una simile bufera: il professor Blanc si dissociò quasi subito dalle conclusioni dello studio, temendo per la sicurezza della propria famiglia oltre che del suo posto di lavoro. Poco dopo la FEA , associazione dei rivenditori di elettrodomestici a Zurigo, denunciò il dottor Hertel, e il 19 marzo 1993 la Corte Cantonale di Berna gli vietò di divulgare le sue conclusioni, pena una sanzione di 5000 franchi svizzeri; verdetto successivamente ribadito dalla Corte federale a Losanna. Nel 1998, la Corte europea per i diritti umani di Strasburgo riconobbe in questo verdetto una grave violazione della libertà di espressione e condannò la Svizzera a un risarcimento di 40.000 franchi (un riconoscimento irrisorio rispetto alle spese processuali e ai danni economici e professionali subiti da Hertel)
Da quel momento la Corte federale stabilì che Hertel poteva sì divulgare le proprie conclusioni, ma la condizione di dichiararle non scientificamente provate.

Siamo liberi di scegliere
Da allora, un’inspiegabile cortina di silenzio è calata sulla questione dei forni a microonde. Come sempre, quando ci sono grandi interessi in ballo, la verità diventa difficilissima da trovare, sommersa com'è da fortissime pressioni che esercitano la loro influenza non solo sui mass media, ma soprattutto sul mondo scientifico e le istituzioni ad esso legate. Gli scienziati che hanno l'onestà intellettuale e il coraggio di scagliarsi contro questa logica si contano sulla punta delle dita e nella maggior parte dei casi vengono minacciati, denunciati, diffamati e perseguitati in ogni modo possibile, come dimostra la storia di Hertel. Ma finché queste persone avranno modo di parlare, noi avremo modo di ascoltare.
E di scegliere.

Intervista al Dottor Hertel

Siamo andati a cercare il combattivo dottor Hertel per farci raccontare con le sue parole quali sono i rischi dell'impiego dei forni a microonde e le disavventure cui è andato incontro per aver voluto cercare la verità a qualunque costo.

Dottor Hertel, perché ha perso la causa intrapresa contro di lei dai rivenditori di elettrodomestici, quando i risultati dei suo studio sui pericoli dei cibo cotto a microonde erano così evidenti?
Non poteva andare altrimenti dal momento che il professore Michael Teuber dell'Institute for Food Science presso la Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo, che al processo rappresentava la scienza ufficiale, dichiarò che secondo una ricerca in corso presso il suo istituto, i cibi cotti a microonde non rappresentavano nessun rischio per i consumatori.

Tuttavia, i risultati di quella ricerca non sono mai stati resi pubblici. Perché?
Semplicemente perché le sue conclusioni non erano in linea con quanto dichiarato al processo. Questo vuol dire che Teuber aveva intenzionalmente mentito davanti alla corte nel nome dell'industria. Anche alla luce dei risultati finali di quella tesi, Teuber non ha mai rettificato la sua dichiarazione, e tutt'oggi neanche la corte ha corretto il proprio verdetto.

Queste cose capitano spesso quando la ricerca scientifica va contro gli interessi dei grandi gruppi economici?
Tutta la ricerca scientifica che non è in linea con gli interessi dell'industria o del settore bellico non solo non viene sostenuta, ma per quanto possibile viene soppressa. La ricerca privata, quando mostra risultati che vanno contro gli interessi dei potenti, viene diffamata e perseguitata in tutti i modi possibili. Questo succede ormai da almeno un secolo, senza che l'opinione pubblica ne sappia nulla, anche perché la gente preferisce avere fiducia nelle autorità, specialmente per quanto riguarda il mondo scientifico, e credere nell'integrità delle università e delle organizzazioni statati; non è disposta a credere nella corruzione dei governi, delle industrie e ancora meno della scienza.

Ma quali sano state le critiche alla sua ricerca sul forni a microonde?
L’industria ha definito il nostro studio non scientifico perché abbiamo usato solo otto persone e perché alcuni dei risultati ottenuti non mostravano dei cambiamenti significativi ma solo delle tendenze, comprese all'interno di limiti scientificamente accettabili. Secondo la scienza ufficiale i test devono essere ripetibili per essere scientificamente corretti e quindi hanno bisogno di risultati statisticamente significativi, condotti attraverso migliaia di test su animali. Qualunque scienziato che si rispetti dovrebbe arrivare alla conclusione che questo tipo di procedura è dei tutto inaccettabile, quanto priva di buon senso.
Nei nostri esperimenti non volevamo mettere in pericolo i volontari che si erano offerti di fare da cavia e quindi li abbiamo sottoposti ad una singola ingestione alla volta di cibo cotto con microonde, con due settimane a disposizione per il recupero. In questo contesto, nessun cambiamento nel sangue potrebbe mai essere «significativo». Tuttavia, anche una tendenza persistente può dare l'informazione necessaria per vedere in quale direzione questi effetti si potrebbero sviluppare.

Ci può spiegare qual è il principio di fondo che rende le microonde così pericolose?
Le microonde generate tecnologicamente sono in contraddizione con la natura e quindi tossiche: stiamo parlando di un'energia basata sul principio della corrente alternata, mentre le energie naturali si basano sulla corrente continua a impulsi. Il sole irradia la sua luce in modo continuo, creando un flusso ininterrotto di impulsi che è in grado di portare e sostenere la vita sulla terra; le microonde invece, in seguito alle continue inversioni di polarità, creano un effetto di «Scuotimento» e di separazione che causano nei tessuti biologici ed anche in quelli inorganici un processo di decadimento. L’effetto di questo è il cancro. Purtroppo le microonde hanno lo stesso effetto sul cibo, e attraverso questo sul corpo umano. Le strutture molecolari degli alimenti vengono deformate e quindi alterate nella loro forma e qualità. Il loro valore energetico, determinato dalla forma della loro struttura, viene alterato e questo processo rende gli alimenti tossici; mentre dal punto di vista della composizione chimica, le molecole sono le stesse e possono essere analiticamente rilevate. Per questo motivo, gli effetti della cottura di un alimento a microonde non sono evidenti nell’immediato, ma solo nel lungo periodo, per esempio con lo sviluppo di una forma cancerosa.
Anche la comunicazione senza fili, come le trasmissioni su onde corte e la telefonia cellulare, funzionano con le stesse microonde, indipendentemente dalla loro frequenza, e quindi in principio hanno gli stessi effetti dei forni. Queste microonde riscaldano, deformano e distruggono le cellule dei cervello e del corpo umano, ma anche quelle di animati e vegetali. Oggi viviamo in un immenso forno a microonde che ci sta cuocendo lentamente.

Cosa possiamo fare allora?
E’ necessario investire in tecnologie alternative ecologiche. Questo richiederebbe tuttavia che la scienza si basasse sulle leggi naturali, invece di cercare di trasformare i processi naturali a proprio piacimento come sta succedendo oggi. La natura comunica secondo il principio della corrente continua senza fare male a nessuno.



Cosa dice la ricerca

1973. P. Czerski e W. M. Leach (Usa) dimostrano che le microonde causano tumori negli animati. (1)

1975. Studi su broccoli e carote cotti a microonde rilevano la deformazione detta struttura molecolare dei nutrienti (2)

1987. Uno studio tedesco dimostra danni irreversibili all'occhio nel caso di una esposizione prolungata (3)

Fìne anni '80. Uno studio della American National Council for radiation protection evidenzia che i figli di donne che usano forni a microonde hanno una maggiore probabilità di malformazioni.

1989. Secondo uno studio condotto a Vienna, cuocere a microonde causa cambiamenti significativi delle proteine del cibo, e in particolare nel latte per neonati (4)

1990. All'Università di Leeds, si evidenzia che la cottura nei forni a microonde non è igienicamente sicura (5)

1992
- La ricerca di Blanc e Hertel, condotta con all’Università di Losanna, mostra un cambiamento significativo nel sangue delle persone che consumano cibo cotto con microonde (6)
- Uno studio condotto dal pediatra John A. Kerner dell'Università di Stanford in California, evidenzia che il riscaldamento del latte materno a microonde a più di 72 °C causa una sensibile diminuzione di tutti i fattori antiinfettivi testati (7)

1993. David Bridgman, chinesiologo con molti anni di esperienza, dichiara che «il 99,9% dei miei pazienti con varie forme di allergie si mostra motto sensibile ai cibi cotti a microonde».

1994
- Una ricerca americana dimostra che l'uso di riscaldare avanzi di cibo nel forno a microonde è potenzialmente pericoloso in quanto la cottura non omogenea non garantisce protezione dall’insorgere di salmonella (8)
- Ricerche diverse mostrano che nel latte per neonati riscaldato a microonde si possono modificare degli aminoacidi, causando in tal modo tossicità o un’alterazione del valore nutrizionale (9)

1996. Una ricerca evidenzia la migrazione di particelle di pvc dagli involucri, utilizzati per coprire il cibo durante la cottura con il microonde, al cibo stesso. (10)

2000. La University of California evidenziando la migrazione dagli involucri per microonde della sostanza cancerogena dietilexiladepate in una quantità compresa tra i 200 e 500 ppm (il limite della FDA è di 0.05 ppm). Tra le sostanze migrate vengono individuate anche xenoestrogeni, sostanze legate a diminuzione di spermatozoi negli uomini e tumore al seno nelle donne (11)

Cordlesso!!!


I cordless sono 100 volte peggio dei cellulari, dicono gli esperti

Avere un telefono cordless in casa può essere 100 volte più dannoso alla salute dell'uso di un cellulare. I popolari cordless ci inondano continuamente con alti livelli di radiazione - anche quando non sono usati. Si pensa che le linee di casa siano più sicure dei cellulari. Ma ricercatori svedesi ci avvertono ora che i cordless costituiscono una causa di tumori al cervello probabilmente molto più grande dei cellulari.
Le emissioni del caricatore di un cordless possono essere tanto elevate da raggiungere i sei volt per metro – intensità doppia di quella che si registra a 100 metri da un'antenna per cellulari. A distanza di due metri dal caricatore, la radiazione è ancora abbastanza alta da raggiungere 2.5 volt per metro – cioè 50 volte tanto la quantità che gli scienziati considerano sicura.

Potenza
A un metro di distanza il pericolo è moltiplicato per 120 – e si riduce a un tranquillo 0.05 volt per metro solo quando si è a 100 metri dal caricatore. Per come funziona il cordless, il caricatore emette sempre radiazioni a piena forza anche quando il telefono non è in uso - e altrettanto fa il ricevitore quando è sganciato dal caricatore.
Le leucemie sono i tumori più comuni causati da tale radiazione. Ma sono stati collegati anche cancro della mammella, tumore del cervello, insonnia, mal di testa e comportamenti disturbati nei bambini. Con il caricatore vicino al letto, si è sottoposti a radiazione durante il sonno.

L'osservatorio sui telefoni Powerwatch, ha usato un'apparecchiatura di controllo detta “Sensory Perspective Electrosmog Detector”, e ha trovato campi elettromagnetici fino a tre volt per metro in una camera da letto posta sopra una stanza che conteneva un cordless.
Il direttore del gruppo, Alasdair Philips ha detto: "Dal momento che si sono verificati casi di malanni con livelli di soli 0.06 volt per metro, la cosa è molto preoccupante. E' probabile che chiunque abiti in una casa che abbia un cordless sia esposto continuamente a livelli più alti di questo".

Lo scioccante rapporto svedese – degli scienziati Lennart Hardell, Michael Carlbery e Kjell Hansson Mite - è sostenuto da molti esperti medici che credono che i telefoni cordless siano un rischio per la salute.
Il Dr. David Dowson, della clinica londinese Harley Street, ha detto: "Avere un cordless è come avere un antenna per cellulari in casa. Raccomanderei a chiunque ne avesse uno di cambiarlo con uno a fili".
Ma il consulente per la salute di BT (Brith Telecom), John Collins, dissente. Dice: "Non c'è nessuna prova scientifica conclusiva che colleghi la radiazione a qualcuno dei sintomi riscontrati. L'evidenza è che non ci fanno nessun danno. Siamo una compagnia responsabile e rispettiamo tutte le linee guida stabilite dagli esperti riconosciuti".