26 giugno 2007

Aspartame e glutammato...pericolo!!!

Intervista al Dottor Russel Blaylock su aspartame e glutammato
A cura di www.identiavvelenati.com – 22 giugno 2007

MIKE ADAMS DEL SITO NEWSTARGET.com INTERVISTA IL DOTT. RUSSEL BLAYLOCK
Leggi la versione originale, dal sito di Mike Adams NewsTarget.com: Interview with Dr. Russell Blaylock on devastating health effects of MSG, aspartame and excitotoxins

M: Mi trovo con il dottor Russell Blaylock, e vorrei esplorare alcuni aspetti delle cose sulle quali lei sta lavorando. Credo che i lettori conoscano le basi sia del glutammato che dell’aspartame, ma potrebbe riassumerci quanto è stato scritto sulle eccitotossine?
B:
Ho qui tre libri. Il primo è il libro sulle eccitotossine: Excitotoxins: the taste that kills (Eccitotossine: il gusto che uccide) e l’ultimo è una pubblicazione aggiornata di Health and Nutrition Secrets that Can Save your Life (I segreti della salute e della nutrizione che possono salvarti la vita). Il terzo libro è Natural Strategies for Cancer Patients (Strategie naturali per i malati di cancro) che è legato direttamente alla terapia nutrizionale anti-cancro. Contiene alcune notizie su aspartame e glutammato.
E’ stato scoperto che le eccitotossine aumentano notevolmente lo sviluppo del cancro e delle metastasi. Un ricercatore infatti ha rilevato che, quando le cellule cancerogene vengono esposte al glutammato, diventano più mobili, e si ottiene lo stesso effetto col glutammato monosodico. Anch’esso rende le cellule cancerogene più mobili, e facilita le metastasi. Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti, che è una delle prime manifestazioni cancerogene.
Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta. I ricercatori hanno fatto degli esperimenti nei quali hanno osservato che bloccare l’uso del glutammato, in contemporanea a farmaci convenzionali quali la chemioterapia, ha funzionato molto bene, ha aumentato gli effetti dei farmaci anti-cancro.

M: Ma non c’era un qualche studio recente che sosteneva la tesi della correlazione tra leucemia e aspartame?
B:
Sì. Quello studio italiano (realizzato dal centro di ricerca Istituto B.Ramazzini di Bologna, ndr) è stato fatto davvero bene. Era uno studio di un intero periodo di vita, cosa molto importante con questo tipo di tossine. I ricercatori hanno alimentato le cavie con aspartame per tutta la loro vita, e le hanno fatte morire naturalmente.
Hanno rilevato un significativo aumento statistico di linfomi e leucemia, tra i vari tipi di linfomi istologici, cosa interessante perché H.J.Roberts aveva scritto un articolo che sosteneva che esisteva un significativo aumento del principale linfoma che colpisce il cervello. Se dai uno sguardo alla letteratura neuro-chirurgica, c’è un aumento incredibile di un certo raro tipo di tumore che colpisce più organi. Tutto questo dimostra che abbiamo a che fare con una potente sostanza cancerogena. Agisce anche come co-cancerogeno o cancerogeno primario. Molto probabilmente, è un effetto della formaldeide.
Quello che ha rilevato lo studio italiano è che se si prendono le stesse cavie e le si espongono alla formaldeide agli stessi dosaggi, sviluppano gli stessi tipi di leucemia e linfoma.
Se si guarda alla ricerca Trocho condotto in Spagna un paio di anni fa, si vede che ciò che scoprirono è che marcando radioattivamente l’aspartame si poteva vedere la formaldeide legarsi al DNA. Noi sappiamo che quando la formaldeide si lega al DNA, poi è molto difficile rimuoverlo. Può stare lì per molto tempo.
Questo significa che se tu bevi una sola Diet Coke o una qualsiasi cosa dolcificata col Nutra Sweet oggi, accumuli giorno dopo giorno una sostanza dannosa. Stai eventualmente mettendo su questa base per la formazione del cancro e una volta che lo scopri, l’acido aspartico fa sì che il cancro si sviluppi molto più rapidamente. Hai un doppio effetto: causa il cancro e lo fa sviluppare più velocemente.

M: A dispetto dell’evidenza scientifica, come ha fatto l’industria a sopprimere queste informazioni e a mantenere l’uso di questa sostanza nel cibo legale?
B:
Donald Rumsfeld è uno di quelli che ha fatto molta pressione, quando era tra i dirigenti della G.D. Searle, una divisione della NutraSweet. L’ha fatto approvare con un procedimenti regolari, ma una volta approvato, il governo non voleva ammettere di aver sbagliato. E continua a insabbiare, come per il fluoro e il latte.
Non puoi criticare la questione del latte, o altre cose inerenti il cibo, perché hanno la capacità di insabbiare qualsiasi organo di informazione: riviste sulla salute, giornali, quotidiani, etc. Gli unici organi di informazione che sfuggono restano la radio e internet. I blog possono dire la verità.
Non ha importanza quanto un giornale voglia dire la verità… non lo farà mai.
Questa è la pressione alla quale è sottoposta la gente. Se anche tu avessi un bravo giornalista che vuole scrivere la storia, il suo editore si imporrà e lo bloccherà. Vedi questo in giornali tipo il
Journal of Clinical Nutrition o il giornale americano College of Nutrition. Vai a vedere chi li sostiene: la Monsanto , che è sponsorizzata dalla Searle. Loro non vogliono pubblicare articoli che facciano infuriare la loro principale fonte di sostentamento. Anche le riviste di medicina e nutrizione sono controllate da queste persone.

M: E’ la fosca alleanza tra comunità scientifica e affari.
B:
Vero. Un altro grande scandalo che riguarda la ricerca è una cosa nuova che abbiamo scoperto. Abbiamo scoperto che fuori dal cervello ci sono numerosi ricettori del glutammato in tutti gli organi e i tessuti. L’intero tratto gastro-intestinale, dall’esofago al colon, ha numerosi ricettori del glutammato.
L’intero sistema di conduzione del cuore è piena di ogni sorta di ricettori del glutammato. I polmoni, le ovaie, gli apparati di riproduzione e finanche lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa e il pancreas sono controllate dai ricettori del glutammato, che agiscono esattamente come quelli del cervello.
Quando assumi del glutammato, i livelli di glutammato nel sangue salgono fino a 20 volte tanto… dopo aver mangiato un cibo contenente glutammato i livelli di questo schizzano in alto. Stai stimolando tutti i ricettori. Ecco perché certe persone hanno subito dispepsia o diarrea esplosiva, perché (
i glutammati, ndr) stimolano i ricettori dell’esofago e dell’intestino. Altri possono sviluppare colon irritabile o, se già le persone sono affette da questa patologia, peggiorano. Se soffrono di reflusso esofageo, questo peggiora. Il fenomeno, quando coinvolge il sistema cardiocircolatorio, potrebbe invece spiegare l’aumento di infarti letali.
Quello che è più comune a tutti questi casi è un livello basso di magnesio.
Quando il magnesio è basso, i ricettori del glutammato diventano ipersensibili e la gente – specie gli atleti, se non compensano il magnesio perso – possono avere infarti improvvisi. Se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato, se bevono una diet coke prima di allenarsi, si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. Sappiamo che l’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e gli spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato.

M: Ma naturalmente il certificato di morte non porta scritto: “morte da glutammato”.
B:
No, e non lo farà, perché il medico non conosce neanche una cosa di tutte queste ricerche. Non ne ha mai sentito parlare. Molti cardiologi con i quali ho parlato non ne hanno mai sentito parlare. Non sapevano dei ricettori del glutammato lungo il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo. Ci sono milioni di pazienti in questo Paese che soffrono di aritmia e hanno cambiato stile di vita; ma nessuno ha mai detto loro di evitare glutammato e aspartame, che è la maggior fonte di sovraccarico cardiaco.

M: Sconvolgente. Ora, le aziende che producono cibo per bambini hanno eliminato questo ingrediente negli anni settanta?
B:
Hanno detto che l’avrebbero fatto, ma non è stato così. Quello che hanno fatto è stato togliere il glutammato puro e sostituirlo con proteine idrogenate e caseina. Sei si guarda ai prodotti alimentari per lo svezzamento, molti hanno proteine idrogenate con caseina estratti di soia, brodo: tutte fonti di glutammato.

M: Stiamo distruggendo il sistema nervoso di questi bambini.
B:
Esatto. Ora, una delle cose che sentiamo più frequentemente è la questione dell’obesità infantile. Una precedente osservazione sulle eccitotossine è stata che rende gli animali sovrappeso.

M: Se avessero bandito il glutammato, le compagnie farmaceutiche avrebbero perso miliardi di dollari. Invece pensiamo un po’ a quanto guadagnano, curando questi “sintomi”.
B:
Il governo ha tutti questi bei piani per controllare l’assunzione dei carboidrati e dei cereali, zucchero e quant’altro… queste cose si aggiungono al problema, perché quello che abbiamo scoperto nelle cavie esposte al glutammato è che preferiscono carboidrati, zuccheri e cibi altamente proteici. Questa è una caratteristica di questo tipo di obesità. E’ molto difficile risolverla con lo sport e la dieta. L’appetito è fuori controllo, ma lo è anche il metabolismo. I soggetti soffrono di una sindrome metabolica che si aggiunge alla loro obesità; così si ha uno stato di insensibilità alla leptina, che è una cosa che si ottiene molto facilmente dal glutammato.

M: C’è una qualche speranza che il mondo si svegli, e che questi ingredienti vengano banditi?
B:
E’ possibile, ma sa… solo con una esposizione pubblica del problema, sui siti o blog come il vostro. Solo quando la gente capirà come tira il vento e sarà convinta delle cose, ci sarà un’azione conseguente. E’ questione di determinazione. Ma il consumatore medio ci dà solo uno sguardo e poi dice: “Beh, non contiene glutammato… allora è ok!”.

M: Ho trovato un sacco di cosiddetti cibi per vegetariani che contenevano estratti di lieviti.
B:
La cosa peggiore che stanno usando adesso sono gli estratti di soia. La soia ha uno dei più alti livelli di glutammato di qualsiasi altro prodotto vegetale.
Quando la si idrolizza, rilascia glutammato, insieme alle proteine di soia. I livelli di glutammato sono più alti di quanto non li possa mai avere un qualsiasi prodotto con glutammato, ma i vegetariani se la mangiano come se fosse la cosa più salutare del mondo.
Sono stati fatti studi per 25 anni, nei quali hanno osservato persone che consumavano prodotti a base di soia, li hanno seguiti per 25 anni e poi hanno fatto la scansione del loro cervello. Hanno scoperto che chi aveva consumato più prodotti a base di soia aveva la maggiore percentuale di demenza e atrofia cerebrale.
Questa gente si distrugge il sistema nervoso, io ho parlato con molte di queste persone che soffrivano di forti emicranie. Ho detto loro: “Via la soia”, e loro l’hanno fatto: le emicranie sono sparite! In più c’è un alto livello di manganese, che è tossico per la stessa porzione di cervello che produce il Parkinson. Assimili un mix di tossine con la soia, ma la gente pensa di consumare un prodotto altamente salutare. Ma sta distruggendo il suo sistema nervoso, così come gli altri organi.

M: Davanti alla sconfitta della soia contro il latte vaccino, abbiamo comunque disinformazione.
B:
Non lo raccomanderei comunque. Se ti piace tanto il latte, prendi quello di capra. E’ quello più vicino al latte umano, ma io non consiglierei né il latte di soia né quello di mucca. Penso che la gente dovrebbe evitare i prodotti di soia come fosse veleno.

M: Ha avuto molte noie dalla NutraSweet o una di queste compagnie? Intendo, è stato perseguito legalmente o cose del genere, per aver dato queste informazioni?
B:
No, mi lasciano in pace. So troppe cose. Non mi hanno mai dato fastidio.
Quando ho scritto il libro, George Schwartz mi ha detto: “Ma sei sicuro di voler scrivere questo libro? Se lo fai, ti condanneranno a morte”. Ho risposto: “Sì, voglio farlo”. Ho scritto questo libro con una cosa in mente: che non sarebbero stati capaci di rifiutarlo.
Ho fatto qualsiasi tipo di ricerca e ho provato la tossicità del glutammato. Loro sanno che io so, perché ho corrisposto con alcuni dei più grandi difensori del glutammato. Tutti quanti hanno capito che non potevano rispondere alle mie argomentazioni. Così mi hanno lasciato stare. Temono che se si arrivasse ad un grande scontro tra me e loro, loro perderebbero.

M: Non vogliono che queste informazioni arrivino al grande pubblico.
B:
No, non vogliono. Quello che stanno facendo è la solita vecchia tattica di ignorare la cosa e sperare che vada via da sola. Naturalmente fanno pressione sui giornali e le riviste affinché non mi facciano interviste. Stanno cercando di tenermi all’ombra, dove sperano che la maggior parte della gente non mi senta dire ciò che ho da dire. Questa tattica funziona per un tempo molto lungo.
Da quando ho scritto il libro nel 1995, le prove a sostegno della mia tesi sono enormemente aumentate. Il nuovo materiale sui ricettori del glutammato periferici ha letteralmente ucciso questa gente. Non hanno nessuna difesa contro queste cose. Le nuove informazioni sul drammatico aumento dell’aggressività del cancro è qualcosa che li terrorizza.

M: E ora avete trovato questi ricettori al di fuori del cervello.
B:
Esatto. Vede, ho dimostrato che il glutammato può entrare nel cervello, e tutte quelle chiacchiere senza senso a proposito del cervello protetto dalla barriera emato-encefalica erano bugie.
Quello che i ricercatori hanno mostrato è che ci sono ricettori del glutammato ad entrambi i lati della barriera emato-encefalica, e che quando si espongono tali ricettori al glutammato, la barriera si apre. Lo stesso glutammato può aprire la barriera, e io elenco tutte le condizioni nelle quali ciò avviene.
Ad esempio, quando si invecchia la barriera diventa meno affidabile. Tutti i malati di Alzheimer sono così. I colpi di calore, i colpi apoplettici, i disturbi autoimmuni e la sclerosi multipla sono tutti associati ad una barriera emato-encefalica inadeguata.
Si parla di dieci milioni di persone affette da indebolimento della barriera emato-encefalica, e sono là fuori che trangugiano aspartame, glutammato e altre eccitotossine, e nessuno dice loro che così facendo si stanno danneggiando ancora di più il loro apparato neurologico. Ho perso il conto dei pazienti affetti da colpi apoplettici a cui sono riuscito a non fare prendere più farmaci, semplicemente eliminando il glutammato e dando loro magnesio. Hanno smesso di stare male. E prendevano il dosaggio più alto di farmaci, pur continuando ad avere colpi apoplettici! Molti neurologi e neurochirurghi non sono messi sull’avviso su questo.

M: Non è remunerativo insegnare alla gente ad evitare queste sostanze.
B:
Se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si potrebbe tirar fuori un solo articolo che non riguardi le eccitotossine. L’argomento più “caldo” in questo momento sono i ricettori del glutammato e le eccitotossine.

M: Se ne parla a proposito del cibo oppure solo a livello chimico?
B:
Non parlano di cibo, ma parlano dei ricettori e di cosa succede quando si attivano.

M: E le compagnie che producono alimenti? Ho avuto una discussione con un produttore di polpette vegetariane, perché ho scritto un articolo nel quale dicevo che contenevano estratti di lieviti, mentre l’etichetta diceva: “100% ingredienti naturali”. Hanno risposto: “ma il glutammato c’è naturalmente in altri alimenti, tipo i pomodori e le alghe”. Cosa risponderebbe lei a questo?
B:
Certo, è così, ma vede, tutti questi tipi di glutammato sono legati. Si trovano negli oligo-peptidi e nei poli-peptidi. Sono legati agli amino-acidi. Non sono amino-acidi liberi. Se li si prende in un unico gruppo proteico complesso, li si assorbe nel tratto gastro-intestinale molto lentamente. E nel tratto gastro-intestinale non ci sono amino-acidi liberi se si mangiano i pomodori. Il livello di amino-acidi liberi è zero; è stato tutto assorbito come amino-acidi combinati, e viene scomposto solo nel fegato, quando vengono rilasciati in concentrazioni molto piccole e che l’organismo è in grado di gestire.
Il nostro corpo non è mai stato concepito per avere alte concentrazioni di amino-acidi liberi. Ma quando si idrolizzano tali proteine – o si usano estratti di lievito o enzimi per scomporre le diverse proteine, si rilasciano amino-acidi in un modo che non è più naturale. Quello che si fa è rilasciare artificialmente gli amino-acidi, e quando entrano nel tratto gastro-intestinale vengono assorbiti come amino-acidi liberi: ed è allora che il livello di acido glutammatico nel sangue sale considerevolmente. Come ho detto prima, può diventare 20 volte più alto, in certi casi anche 40 volte. La barriera emato-encefalica non è costruita per gestire così alti livelli di glutammato, perché non succede mai così in modo naturale. Può gestire livelli più bassi, non così alti. Dunque, la risposta tipo “oh, ma è una cosa naturale!” è solo senza senso.

M: Scopro che molti produttori si dichiarano “naturali”, o produttori di “cibi naturali”. Ma non seguono tale filosofia, visto che usano questi ingredienti.
B:
Certo, usano tutti questi tipi di ripiego.

M: C’è una domanda di tipo pratico che mi brucia ancora, dopo otto anni: esiste un qualcosa che si possa prendere per bloccare l’assimilazione di glutammato (o MSG), un integratore…?
B:
Beh, non necessariamente per bloccarla. Ci sono altri amino-acidi che non possono competere con l’assorbimento dell’acido glutaminico. Quello potrebbe essere un modo per aiutare a ridurre la quantità nella quale il glutammato venga assorbito.

M: Quali potrebbero essere?
B: La leucina, l’isoleucina e la lisina. Potrebbero competere nello stesso sistema di trasporto e questo potrebbe rallentare l’assorbimento. Ci sono un sacco di cose che agiscono come bloccanti dei ricettori del glutammato. Ad esempio, il silicato, la curcumina, il ginko biloba. Queste cose sono note come capaci di bloccare per via diretta i ricettori del glutammato e ridurre l’eccitotossicità. La curcumina è molto potente. Molti flavonoidi riducono le eccitotossine.
Il magnesio è particolarmente importante, perché può bloccare i ricettori del glutammato NMDA. E’ la sua funzione naturale, e riduce notevolmente la tossicità. La vitamina E è un potente inibitore delle eccitotossine, come tutti gli antiossidanti. Hanno scoperto che anche combinazioni di vitamina B bloccano le eccitotossine.

M: Parliamo di ristoranti. Non riesco più a mangiare al ristorante, neanche a quello “naturale”. Loro non sanno di usare glutammato, che è contenuto nelle loro salse o cose del genere.
B:
Sono andato a parlare con loro e mi hanno risposto: “Prendiamo gli alimenti da queste grandi casse, e gli ingredienti non sono elencati.” E’ la stessa cosa che succede negli ospedali. Ho parlato ad un dietologo che lavorava in un ospedale, che mi ha detto: “Non siamo in grado di dirlo, il cibo arriva in una cassa, e non ci mettono sopra gli ingredienti scritti… sappiamo solo che è roba di Salisbury o cose simili.”
Loro non lo sanno, così è difficile che se ne escano a dire ai loro clienti: “è roba senza glutammato!”. Cosa intendono, quando dicono: “Noi non ci abbiamo messo niente”. Le loro salse bianche sono particolarmente pregiate, così come i condimenti da insalata, specie quelli cremosi, ma non quelli a base di solo olio.

M: I miscugli di salse hanno sempre glutammato, vero?
B: Sì, ci mettono proteine idrolizzate. Vendono il gusto. E’ per questo che si preferisce un ristorante anziché un altro. Il cibo ha un gusto migliore. Poi la gente va a casa, si sente male e non sa perché.
Una cosa che è stata notata sull’infarto letale è che molte persone che ne vengono colpite, a parte gli atleti, muoiono subito dopo aver mangiato al ristorante. Sospetto che ciò accada perché c’è un magnesio basso. Loro mangiano, il glutammato stimola i ricettori del glutammato del sistema cardio-circolatorio, come nell’ipotalamo, e hanno un immediato infarto letale.
Mi trovavo in una libreria di Oxford, Miss. C’era questo ragazzo lì, e ad un certo punto è caduto ed è morto. Lo abbiamo portato in ospedale e abbiamo cercato di rianimarlo, ma non ci siamo riusciti. Aveva solo ventisei anni, e aveva appena mangiato una enorme piatto di minestra al ristorante. Ho parlato con la gente che si trovava lì, hanno risposto che usavano un sacco di proteine idrolizzate e di glutammato. La gente pranza, inizia con una minestra, assume subito un alto livello di glutammato, e poi cade a terra, stroncata dall’aritmia.

M: Questo potrebbe anche spiegare certe morti infantili, vero?
B:
Ma sì. Voglio dire, guardiamo un po’ quanto sono diffusi questi prodotti per bambini alla soia. Le mamme sono pazze a darle ai bambini. C’è tutta una faccenda su questo. Così come sul livello di fluoridi, di manganese e di glutammato presenti in questi prodotti.

M: Da Wal-Mart ho visto bottiglie di acqua addizionate con fluoridi di sodio. E’ acqua fluorizzata.
B:
Sì, è proprio per bambini. C’è un’immagine di un bambino su quelle bottiglie.

M: C’è un sito o una newsletter che la gente può visitare?
B:
Il mio sito è www.russellblaylockmd.com. Ho anche una newsletter, www.BlaylockReport.com. Ci si deve abbonare, ma puoi anche acquistare singole newsletter, senza abbonarti ad un anno intero. Costano 3.98 dollari ciascuna. Si parla anche di altre cose sulla salute, non solo di glutammato. Cerco di occuparmi di molti argomenti comuni e di portare la gente a contatto con la ricerca e un nuovo modo di pensare. Passo in rassegna tutte le ricerche medico-scientifiche. In genere guardo tutto ciò che la medicina convenzionale può offrire. Tante volte possiede una buona fisiologia e una buona pato-fisiologia, ma poi passa oltre a parlare di farmaci. Io esaminerò tutta la buona pato-fisiologia che c’è e poi tutta la ricerca nutrizionale che può correggere tali problemi.

M: Capisco. C’è una domanda fondamentale: se il glutammato, in tutte le sue versioni, compreso l’aspartame, venisse bandito domani, quali cambiamenti vedremmo nella salute della gente, nei prossimi cinque anni???
B: Credo un calo significativo dell’obesità infantile e delle sindromi metaboliche. Si vedrebbe un calo enorme di un certo tipo di tumori; si vedrebbe un significativo calo di malattie neuro-degenerative, e di tutte quelle malattie che sono ora in continua ascesa. Le malattie neuro-degenerative stanno letteralmente impazzando. Non facciamo che vedere cose che un tempo erano rare. Fa paura. E se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si trovano spiegazioni. Non si sa perché stanno aumentando così rapidamente, ma succede perché abbiamo una così grande combinazione di sostanze tossiche. Ad esempio, sappiamo che le malattie neuro-degenerative sono collegate al mercurio, alluminio, pesticidi e erbicidi, e il modo nel quale danneggiano il cervello è il meccanismo delle eccitotossine.
Noi siamo tutti esposti a queste sostanze tossiche e quando aggiungiamo nel cibo il glutammato acceleriamo la tossicità. Ecco perché assistiamo all’esplosione di queste malattie neurodegenerative; Alzheimer, autismo, ADD, Parkinson – e tutte queste cose qui stanno aumentando enormemente perché siamo esposti a prodotti con eccitotossine.
Questa è una cosa che nessuno è stato in grado di spiegare. Se guardi la ricerca di una persona uno dirà: “L’Alzheimer è legato all’esposizione al mercurio” e un altro invece dirà: “No, è legato ai pesticidi” e un altro ancora dirà un’altra cosa, ma sono tutte cose che agiscono attraverso lo stesso meccanismo. Tutte queste cose agiscono aumentando l’attività immunitaria del cervello e questo attiva le eccitotossine. Ecco perché tutte queste malattie sembrano essere collegate, perché fanno la stessa cosa al cervello.

M: E l’associazione americana dei diabetici? Dato che l’aspartame provoca obesità, sulla base di un sacco di ricerche che lei ha scoperto, trovo curioso che l’associazione difenda così strenuamente l’aspartame.
B:
Io no. Consideri che riceve una cospicua somma di denaro dalle produttrici di aspartame. Hanno trovato la loro bella strada e tutta quella roba e prendono delle cifre spaventose di denaro dalle ditte che producono aspartame, e il denaro parla.
Che stiano tradendo se stessi e scegliendo di credere che l’aspartame non sia tossico (rifiutandosi di esaminare le prove scientifiche) o che si preoccupino solamente del denaro, non lo so, ma se si guarda alla pato-fisiologia del diabete e agli effetti dell’aspartame, non ha assolutamente senso che un diabetico difenda l’aspartame! Specie dal punto di vista neurologico, è ancora peggio.

M: E cosa dire di altri famosi dolcificanti chimici quali il dolcificante Splenda?
B:
In realtà non c’è tanta ricerca in quei campi. Ci sono delle ricerche di base, come sullo Splenda, che dimostrano una timo-soppressione. Se emergesse anche in altre ricerche, sarebbe un dato più sostanziale.
Se si sopprime la funzionalità della ghiandola timica nel bambino, questo colpirà la sua futura attività immunologica. Si può aumentare qualsiasi cosa nell’apparato auto-immune, per produrre malattie immunitarie, dalle infezioni al cancro. Le implicazioni della soppressione della ghiandola timica sono enormi. Sono state riportati aborti frequente nelle cavie trattate con lo Splenda. Il problema è che noi non abbiamo molti studi ben fatti sullo Splenda che possano confermare queste cose, e non ne stanno facendo.
Il modo migliore per proteggere un prodotto è non testarlo mai, o fare test menzogneri e riportarli su un giornale amico. E’ quello che hanno fatto con certi vaccini. Hanno fatto centinaia di pseudo-analisi e le hanno diffuse a destra e a manca, che dichiaravano che non c’era niente. Si può metter su uno studio che dimostri qualsiasi cosa tu voglia. In particolare, lo puoi definire in modo tale da dare risultati negativi, è la cosa più facile.

M: Abbiamo avuto rappresentanti del ministero della Sanità che sostenevano che il mercurio era sicuro e abbiamo avuto grandi affaristi dirci che sia il glutammato che l’aspartame sono sicuri. Sembra che qualsiasi veleno che mettono nel cibo o nelle medicine sia “sicuro”.
B:
L’abbiamo fatto anche col piombo. Quando si misero per la prima volta il problema della sicurezza del piombo i livelli definiti “sicuri” erano incredibilmente alti, e dopo ben 10 anni abbiamo scoperto che il piombo è tossico a 10 microgrammi/L. Negli anni sessanta si combatteva per la stessa questione. I difensori della benzina al piombo dicevano che il piombo non era tossico, se non a dosaggi estremamente alti. Poi la letteratura neuro-scientifica li contraddisse, ma nessuno volle ascoltarla. Alla fine il peso dell’evidenza era talmente soverchiante da scoprire che anche piccole quantità di piombo erano tossiche e si accumulavano nel cervello.
Stessa cosa col mercurio. Il mercurio è anche più velenoso del piombo. C’era un bambino che assumeva 150 volte la quantità di mercurio definita sicura dal ministero dell’ambiente. Un centinaio di volte più dei limiti di sicurezza definiti dalla FDA. C’è un bambino piccolo che sta assumendo una dose di mercurio 150 volte più alta di quella che l’EPA definisce sicura per un adulto.

M: Quali sono i punti cruciali per i nostri lettori? Cosa pensa sia importante che loro debbano ricordare per proteggersi?
B:
Bisogna evitare tutte queste cose. L’aspartame non è un alimento necessario, e neanche il glutammato. E’ del tutto evidente. Per evitare l’obesità, la sindrome metabolica, le malattie degenerative e il cancro, se non si vuole che il cancro aumenti, bisogna stare lontani da tutte queste cose.
Danneggiano le donne incinte, i feti e i neonati. Possono produrre nel cervello cambiamenti irreversibili, a seconda di quando se ne interrompe il consumo.
Abbiamo scoperto che riprogrammano il cervello, in particolare l’ipotalamo, e questo non funziona più normalmente. Questi bambini resteranno anormali per il resto della loro vita, in termini di funzionalità fisiologica.

M: Speriamo che l’evidenza scientifica sovrasti ogni cosa, e che i governanti un giorno vi ascoltino.
B:
La pressione esercitata sui ricercatori è enorme. Il dottor Trocho si è affermato con il suo studio sui danni sul DNA provocati dall’aspartame. Poi la sua carriera è stata stroncata dai produttori di aspartame. Ha detto che non avrebbe mai più fatto ricerche sull’aspartame. Ebbene, un certo numero di ricercatori ha fatto la stessa cosa. Una volta pubblicati i loro risultati, queste compagnie sono piombate loro addosso con tutto il loro peso. La NutraSweet avrebbe sostenuto con milioni di dollari la ricerca universitaria e minacciò di cessare le donazioni se qualcuno non fosse stato messo a tacere.

M: C’è una sonora censura scientifica in atto.
B: C’è quella sonora, e quella che si limita a farsi capire. La NutraSweet dona svariati milioni di dollari alle vostre università. Il direttore di quel laboratorio, o il preside di quella università farebbero semplicemente capire in silenzio che vedrebbero quel tipo di ricerche negative come la fine di tutto.
L’editore biochimico del Chemical Abstract Service, il dottor Yiamounuyiannis, si affermò col fluoro. Lo hanno licenziato perché si rifiutava di soprassedere sulla tossicità del fluoro e avevano appena ricevuta una donazione enorme dalla Colgate-Palmolive. Il suo supervisore disse: “Perderemo la donazione se non ti calmi col fluoro”. Lui non lo fece. Venne licenziato. I ricercatori questo lo sanno.

M: Voglio complimentarmi con lei per la sua volontà di dire la verità su tutte queste cose. Penso che stia rendendo un grande servizio alla salute pubblica.
B:
E’ lei l’unico che lo sta facendo, perché lo sta mettendo per iscritto. Senza di lei io starei seduto in una stanza a fissare i muri. E’ gente come lei che divulga le cose e fa sì che la gente venga informata su come vanno le cose nel mondo.

M: Non sarei sorpreso se cercassero di far passare una legge per bandire l’informazione sulla salute in internet.
B:
Stanno cercando di farlo. Hanno fatto passare una legge, una volta, in vari Stati, secondo la quale nessuno tranne un dietologo può parlare di nutrizione.
Diversi Stati hanno fatto passare questa legge. Questo significa che un biochimico laureato non può parlare di salute. Era ridicolo! Sono sicuro che un giorno ci sarà una legge per internet che dirà che c’è troppo materiale “pericoloso” sull’argomento salute, e che ci sarà bisogno di “regolamentarlo”.

M: La ringrazio infinitamente per avermi dedicato il suo tempo.
B:
Grazie a lei. Apprezzo l’opportunità che lei mi ha dato.

Traduzione: www.identiavvelenati.com

Alito fresco...

E' quanto emerge dal congresso mondiale di Los Angeles. Non sono i disturbi digestivi a causare l'alitosi, ma una cattiva igiene orale. Lavarsi i denti, però, non basta: si deve spazzolare la lingua. Mantenere sane le gengive allontana il problema dell'alitosi: è la grande intuizione che già Ippocrate ebbe, nel 380 avanti Cristo. Dall'inizio del XX secolo, da quando, cioè, risalgono i primi articoli scientifici di una certa importanza relativi all'alitosi, fino a qualche anno fa, invece, il problema dell'alito cattivo è stato soprattutto associato alle malattie a carico dello stomaco, del fegato, dell'intestino e delle prime vie respiratorie.
Le conclusioni emerse dal IV Congresso mondiale sull'alitosi, organizzato nell'agosto del 1999 alla University of California di Los Angeles ( Stati Uniti), ribaltano questa prospettiva e dimostrano che il problema dell'alitosi, nel 90% dei casi, dipende da problemi a carico del cavo orale.

L'alitosi può essere distinta in due forme:

1. L'alitosi vera e propria, che è caratterizzata dal perdurare dell'alito cattivo nell'arco di tutta la giornata. Dura più giorni o addirittura più settimane e non si attenua neanche effettuando una quotidiana e regolare igiene orale;

2. La forma transitoria, che è legata a un particolare momento della giornata, cioè il mattino. E' dovuto principalmente al tipo dì alimenti ingeriti la sera precedente.

Le cause che determinano l'alitosi sono legate per il 90 per cento dei casi a problemi del cavo orale e per il restante 10 per cento, a malattie che interessano:

• L'apparato digerente • L'apparato respiratorio

RESIDUI ALIMENTARI

Per quanto riguarda le cause legate al cavo orale, il cattivo odore emanato dalla bocca è dovuto alla presenza di residui alimentari che vanno incontro a putrefazione a causa dell'azione dei batteri che risiedono in bocca. Il processo di putrefazione produce sostanze quali, per esempio:

• L'idrogeno solforato • I metilmercaptani • La putrescina • La cadaverina

Considerato che questi due ultimi composti vengono liberati al momento della decomposizione dei cadaveri è chiaro quanto sìa sgradevole il loro odore.

PIÙ' CAUSE

Anche alcune cattive abitudini di vita possono determinare l'alitosi. E’ il caso, per esempio, della scarsa igiene orale (della bocca). La prima regola da seguire è effettuare la pulizia dei denti:

• Al mattino • Alla sera • Dopo ogni pasto
La presenza di residui alimentari fra i denti, favorisce l'accumulo dei microrganismi dannosi e la conseguente liberazione di sostanze dall'odore sgradevole
( i cosiddetti "composti volatili dello zolfo")

I BATTERI

Un altro problema che causa l'alitosi può essere la crescita eccessiva di batteri sulla parte posteriore della lingua. La lingua è costituita:

• Da una parte anteriore più liscia • Da una posteriore che, anche a occhio nudo, ha un aspetto spugnoso. Tale caratteristica fa sì che in questa parte si annidino alcuni batteri, in particolare quelli che producono zolfo volatile, i quali, accumulandosi in grande quantità, causano cattivo odore.

BASTA IL DENTIFRICIO ?

Se si tratta di alitosi transitoria, è possibile lavarsi accuratamente i denti con un buon dentifricio... la maggior parte di essi non rappresenta la soluzione definitiva all'alitosi, ma soltanto un coadiuvante.

ANTISETTICI

Per quanto riguarda i collutori medicati, cioè i farmaci antisettici in forma liquida, dovrebbero essere consigliati dal medico. Molto efficaci sono quelli a base di:

• Cetilpiridinio cloruro • Clorexidina
Non è sufficiente risciacquare la bocca; occorre invece, eseguire gargarismi, perché il movimento permette un più efficace allontanamento dei batteri soprattutto nella parte posteriore della lingua e delle tonsille.

La corretta igiene quotidiana

Per una corretta igiene quotidiana da effettuare al mattino, alla sera, dopo ogni pasto:

1. Spazzolare i denti sia sulla superficie anteriore sia su quella posteriore per non meno di due minuti. Il movimento corretto deve essere rotatorio ( dall'attaccatura del dente verso l'alto) e non orizzontale come normalmente si tende a fare.

2. Utilizzare almeno una volta al giorno il filo interdentale per eliminare i residui alimentari depositati fra un dente e l'altro. Deve essere introdotto nello spazio muovendolo avanti e indietro ed estratto in senso verticale rispetto alla superficie del dente.

3. Spazzolare la parte posteriore della lingua (2 o 3 passate con lo spazzolino) dove possono ristagnare i batteri. E' preferibile effettuare questa operazione con uno spazzolino diverso da quello usato per i denti. Lo spazzolino dovrebbe avere le setole morbide.

N.d.r. sicuramente la pulizia della lingua con lo spazzolino è un buon inizio ma appare difficile capire come si possano rimuovere i batteri con sole 2 o 3 passate con le setole morbide che si piegano. E' consigliabile lo specifico Pulisci lingua CIeangue coadiuvato da un buon colluttorio antisettico.

No al fumo: ecco perché

Il fumo, sia esso di sigaretta, di sigaro, di pipa, favorisce la comparsa nell'alitosi per tre motivi:

1. La combustione del tabacco e della carta della sigaretta produce anidride carbonica e altre sostanze di rifiuto;
2. La nicotina si deposita sulle mucose della bocca;
3. La fluidità della saliva diminuisce.
Questi tre fattori predispongono la bocca ad accogliere i batteri anaerobi, che
costituiscono la causa principale dell’alitosi.

Tragedia nel wrestling, Benoit uccide moglie e figlio e si suicida

Nella foto Chris Benoit

Uno dei lottatori più conosciuti e amati, è stato trovato morto all'interno della sua abitazione, a Fayetteville in Georgia. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di un omicidio-suicidio

Roma, 26 giu. (Ign) - Tragedia nel mondo wrestling. Chris Benoit, uno dei lottatori più conosciuti e amati, è stato trovato morto all'interno della sua abitazione, a Fayetteville in Georgia, assieme alla moglie e al figlio. Ancora non c'è nessuna conferma, ma secondo le prime ricostruzioni sembra che il wrestler canadese si sia tolto la vita dopo avere ucciso la moglie Nancy e il figlio Daniel di 7 anni.

A diffondere la notizia è stata la World Wrestling Entertainment (WWE) specificando che il decesso risalirebbe alla notte scorsa. "Chris - si afferma in un comunicato di cordoglio diffuso dalla WWW - era uno dei lottatori più amati dal pubblico e dai colleghi ed erano da tutti apprezzate le sue grandi doti atletiche e di uomo di spettacolo. La sua scomparsa è una enorme tragedia per tutto il mondo del wrestling".

In attesa dell'autopsia prevista in giornata, proseguono le indagini ed emergono altri particolari della vicenda e sulle ultime ore dell'ex campione del mondo. Semba infatti che il canadese abbia ucciso domenica i famigliari, i cui corpi sono stati trovati in stanze diverse dell'abitazione, per poi togliersi la vita il lunedì mattina.

14 giugno 2007

L’ennesimo scandalo di Banca Italease

SWAP E DERIVATI: BANCA ITALEASE E’ SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG ! AMMONTA A 350 TRILIONI DI DOLLARI USA (IN ITALIA 5.000 MILIARDI DI EURO, 3 VOLTE IL PIL), LA FINANZA DERIVATA AD USO E CONSUMO DELLE BANCHE (SCOMMESSE CLANDESTINE CON ISTITUTI DI CREDITO PRINCIPALI ALLIBRATORI) CHE LUCRANO 25 MLD. DI DOLLARI ANNUI DI COMMISSIONI.

100.000 IMPRESE RAGGIRATE DA SWAP OFFERTI USO E CONSUMO BANCHE.

L’ennesimo scandalo di Banca Italease,esposta in prodotti derivati per 600 milioni di euro (dai 400 milioni di euro già noti e destinati ulteriormente a lievitare), è la punta dell’iceberg di una finanza derivata gestita da allibratori senza scrupoli,al di fuori da qualsiasi controllo delle autorità monetarie, che nonostante gli allarmi e le denunce ricevute, hanno sottovaluto i rischi reali consentendo la crescita di una leva finanziaria che divora i risparmi veri dei cittadini.

Gli swap sui tassi, sofisticati strumenti affibbiati dalle banche italiane negli anni scorsi ad almeno 100.000 imprenditori (soltanto Unicredit ne ha piazzato circa 32.000 ad altrettante piccole e medie aziende che ritenevano così di garantirsi dall’aumento dei tassi,salvo poi a scoprire che non erano affatto salvaguardati, rischiando così il tracollo), è la più grande bolla speculativa della famiglia degli hedge fund, che non solo la banca centrale europea, ma anche Federal Riserve ed altre banche centrali hanno lasciato lievitare, per consentire l’esclusiva speculazione dei maggiori istituti di credito europei ed americani,di incassare 25 miliardi di dollari Usa di commissioni..

La voragine da 600 milioni di euro di Banca Italease, è l’ennesimo scandalo finanziario di strumenti derivati piazzati dalle banche ad almeno 100.000 imprese (piccole e medie) per garantire loro i rischi derivanti dalle oscillazioni negative dei tassi di interesse: uno swap sui tassi,consente ad un’impresa,dietro pagamento di salati premi e commissioni, di assicurare che non vi siano perdite qualora i tassi aumentino o diminuiscano.

Per dare una spiegazione più semplice, se sottoscrivo un mutuo a tasso variabile, posso sottoscrivere uno swap sottostante che mi offre copertura dall’aumento del costo del denaro: se la rata del mio mutuo, aumenta di 100 euro al mese, lo swap mi copre totalmente quel rischio di aumento,se non mi offre analoga copertura di 100 euro per compensare la perdita,significa che la banca mi ha venduto l’ennesimo bidone ! E’ come se assicuro un’auto per coprirmi dalla responsabilità civile ed in caso di incidente,l’assicurazione non mi indennizza.

Ma la vicenda del crollo della Banca Italease, l’istituto di leasing che nello spazio di pochi mesi ha bruciato 3 miliardi di euro di capitalizzazione per le operazioni condotte dall'ex-amministratore delegato Massimo Faenza,è anche l’epilogo della più totale disinvoltura da parte di dirigenti bancari,arrivati ai vertici delle aziende di credito senza la necessaria preparazione né quella prudenza richiesta a coloro che gestiscono il pubblico risparmio,con la più totale complicità della Banca d’Italia,specie l’ufficio di vigilanza,che continua a fare acqua da tutte le parti,come dimostra anche la vicenda della Banca Popolare di Matera gestita allegramente dal prof. Donato Masciandaro

Adusbef,che stima in una forchetta tra 14 e 20 miliardi di euro gli swap offerti a copertura del rischio dei tassi che poi non hanno offerto alcuna garanzia al contraente, chiede che Governo e Parlamento approvino leggi più stringenti sui “derivati”,per evitare che le banche possano continuare indisturbate a “strozzare” consumatori ed imprese.



Elio Lannutti (Presidente Adusbef)



Roma,11.6.2007

Vitamina D anti cancro

La Cancer Society Canadese annuncia un programma nazionale di prevenzione oncologica con l'uso di vitamina D

11 giugno 2007 di Mike Adams

Traduzione per www.disinformazione.it di Stefano Pravato

Il Canada ha fatto quello che gli USA si sono rifiutati di fare: proteggere la salute dei cittadini con un programma nazionale che incoraggi l'integrazione di vitamina D. Mentre le associazioni per il cancro americane come l'American Cancer Society rifiutano con ostinazione di riconoscere i benefici dell'integrazione di questa vitamina nella prevenzione oncologica, la Canadian Cancer Society sta lanciando un programma per assicurare che ogni cittadino Canadese assuma un livello di vitamina D sufficiente a prevenire la maggior parte dei cancri, incluso quello al seno.
Gli USA, invece, non hanno interesse a prevenire il cancro... anche quando una semplice sostanza, virtualmente libera, come la vitamina D potrebbe abbattere i tassi nazionali di cancro per più del 75 percento.
La nuova ricerca pubblicata questo mese mostra che l'integrazione di vitamina D, in misura adeguata, produce uno stupefacente 77 percento di riduzione di tutti i cancri delle donne, rendendola, da sola, la medicina più efficace nella prevenzione del cancro che sia mai stata scoperta dalla scienza medica moderna. Invece la American Cancer Society, sembra immobilizzata nel dogma nutrizionale degli anni '50 e continua a proclamare che solo i farmaci, le radiazioni e la chirurgia possono curare il cancro, e che gli integratori dietetici non hanno nessun ruolo nella prevenzione oncologica. Si tratta di una visuale talmente poco aggiornata da appartenere più al museo della medicina, che non all'agenda di una nazione progredita. (Affermare che la vitamina D non sia utile nella prevenzione oncologica è altrettanto antiquato dell'affermazione che la Terra sia piatta.)

La politica per il cancro: Teniamoli ammalati!
Come al solito, la rinuncia dell'America alle migliori medicine naturali anti-cancro al mondo non ha niente a che vedere con la scienza, ma riguarda piuttosto la politica e i profitti. Se la vitamina D fosse un farmaco per chemioterapia oncologica prodotto dalla Pfizer, l'American Cancer Society la starebbe probabilmente spingendo come il nuovo farmaco "miracoloso" e insisterebbe perchè chiunque ne facesse uso. Ma trattandosi di un nutriente che non può essere brevettato, e che potete produrre liberamente esponendo la pelle alla luce solare, l'intera industria del cancro americana ora, risibilmente, pretende che l'integrazione di vitamina D non offra benefici di sorta.

Ogni giorno che passa senza che l'American Cancer Society, l'AMA, la FDA e le altre associazioni di medicina convenzionale accettino di riconoscere i benefici dell'integrazione di vitamina D nella prevenzione del cancro, queste perdono ulteriormente credibilità e fanno un ulteriore passo verso l'irrilevanza e l'umiliazione globale. E' difficile immaginare come chiunque appartenente alla medicina convenzionale possa prendere la parola in una discussione sulla salute e dire, in maniera seria, che stanno facendo tutto quello che possono per combattere il cancro quando in realtà stanno ostinatamente ignorando una terapia preventiva che funziona davvero: la Vitamina D. E' semplice, sicura e praticamente gratis, e non ha controindicazioni, non comporta il pagamento di royalties per i brevetti ed è da subito disponibile per chiunque.

Se c'è mai stata una strategia di prevenzione oncologica rimasta arretrata, allora è questa! Le persone dell'industria del cancro, se avessero un minimo di decenza, dovrebbero balzare dalle loro sedie, rincorrersi l'un l'altro in fretta e furia verso il palco delle conferenze stampa per annunciare il loro sostegno alla vitamina D. E invece, cosa sentiamo negli Stati Uniti? Niente, apatia completa. E' come se in qualche misura queste persone credessero che una vitamina prodotta dallo stesso corpo umano non ricoprisse alcun ruolo nell'alimentazione umana. La profondità della cieca ignoranza qui in azione è strabiliante. Qualcuno dovrebbe veramente eseguire uno studio psicologico sulle persone dell'industria del cancro per scovare come mai le loro menti funzionino così. Dovrebbe intitolarsi, " La Demenza delle Folle e l'illusione delle Cure Oncologiche nella Medicina Occidentale."

Non sostenere la vitamina D significa perdere l'opportunità di prevenzione oncologica di tutta una vita. Immaginate: per ogni 100 donne che svilupperanno cancro al seno, più di 75 potrebbero evitare del tutto il cancro mediante l'uso della vitamina D. Si tratta di 75 donne su 100 che potrebbero vedersi restituita la salute (e la vita) attraverso una sostanza nutritiva che è praticamente gratis. (Aggiungiamo tè verde e alcune erbe curative, e questa cifra potrebbe balzare quasi al 90 percento.) Perché qualcuno nell'industria del cancro non vorrebbe salvare il 75% di queste donne dal cancro al seno?

Vi darò io la risposta, anche se non vi piacerà. La ragione è che l'industria del cancro dipende al 100 percento dalle donne diagnosticate di cancro e trattate con protocolli oncologici altamente profittevoli quali la chemioterapia, l'irraggiamento e la chirurgia. Prevenire il cancro nel 75 percento (o più) delle donne svuoterebbe tre quarti delle entrate dell'industria del cancro. Restringerebbe l'industria, ridurrebbe gli stanziamenti, e porterebbe a un esodo in massa dai lavori collegati al cancro. Ci sarebbe carestia di donazioni e le organizzazioni no-profit anti-cancro (che prosperano se c'è il cancro) avrebbero grosse perdite. Questo è il vero motivo per cui non sosterranno una prevenzione oncologica che funzioni davvero. Prevenire il cancro, banalmente, non rientra negli interessi dell'industria del cancro. La prevenzione efficace mina gli affari.

Quando l'America mostrerà interesse verso la prevenzione oncologica?
Il Canada, e non è una sorpresa, è un po’ più rapido nel cominciare a sfruttare gli enormi benefici della vitamina D nella prevenzione del cancro. "Stiamo monitorando le sperimentazioni e crediamo che ci sia un ruolo reale della vitamina D nel ridurre il nostro rischio di cancro e per ora ci sono rarissimi effetti collaterali," ha detto Heather Logan della Cancer Society in un servizio della CTV News. Per la verità, effetti collaterali ce ne sono: minor rischio di diabete, di obesità, di depressione, di disordini mentali e di tutti i tipi di cancro. La Vitamina D è la medicina miracolosa che l'industria del cancro afferma di star cercando quando vi chiede donazioni in quegli eventi "in corsa per la cura ". Ma la cura è già lì, ed è disponibile liberamente.

Per quanto riguarda l'industria del cancro, il Canada è la prima nazione occidentale ad alzarsi e dire, "Il Re è nudo!" Vi lascio immaginare quanto tempo ci vorrà prima che l'America arrivi a dismettere il sostegno all'industria del cancro a spese di centinaia di migliaia di vite ogni anno e, invece, cominci a comportarsi seriamente in materia di prevenzione oncologica. Quanti Americani devono morire prima che l'industria del cancro USA, guidata in maniera criminale, sia obbligata a lasciare la sua ferrea presa sui cittadini americani e riconoscere infine che possiamo abbattere i tassi nazionali di cancro quasi dell'80% proprio adesso raccomandando alle persone di prendere più sole e vitamina D?

Le Corporations e i governi, ovviamente, considerano le vite sacrificabili. Incoraggiare la malattia e il cancro: ecco la grande priorità per coloro che profittano da questi mali. E se qualche centinaio di migliaia di cittadini devono morire per raggiungere gli obbiettivi trimestrali della corporation, che così sia. I cittadini sono sacrificabili. Le vite costano poco. Talmente poco, in effetti, che la maggior parte delle persone che oggi vivono in America non fanno niente per proteggersi dal cancro. Suppongo che qualche corporation si dica: Ehi, se le persone sono disposte a procurarsi il cancro con quello che mangiano, con le sigarette, con i cosmetici tossici e con l'esposizione ai veleni chimici, perché dovremmo impedirglielo?

Screening e terapia = Reclutamento e presa di profitto
Più cancro c'è, più ricche diventano le compagnie farmaceutiche e i costruttori di dispositivi radiologici. Più cancro vuol dire maggior profitto, e più profitto vuol dire maggiore influenza a Washington. E ciò spiega perché nessuno a Washington sembra esprimere il minimo interesse nella reale prevenzione oncologica in questo paese. (Indurre i legislatori ad approvare una risoluzione per la prevenzione oncologica è quasi altrettanto inutile di cercare di indurli a ripianare il debito nazionale e il budget federale.)

Nell'industria del cancro l'attenzione è interamente rivolta allo "screening" e alla "terapia." Tali termini potrebbero essere tradotti con più accuratezza in "reclutamento" and "presa di profitto." Lo screening è semplicemente un modo di reclutare pazienti all'interno di una catena di montaggio ad alto profitto di terapie oncologiche che non offrono né cure né prevenzione, ma solo il "management" della malattia condotto in maniera da estrarre i massimi profitti dal paziente senza tuttavia eliminare la sua malattia. Si tratta di un imbroglio piuttosto ben congegnato, e spiega perchè lo screening sia così spesso offerto gratis: è analogo allo spacciatore di crack che ti offre un tiro gratis, ma solo uno. Dopo sei agganciato, e devi pagare.

L'industria del cancro cerca di propagandare questo "reclutamento e presa di profitto " mediante menzogne quali, "La diagnosi precoce salva la vita." Ah, sul serio? Per la verità, la diagnosi precoce genera maggiori profitti, in quanto 9 delle 10 "diagnosi precoci" positive sono, in effetti, del tutto sbagliate. La tecnologia di diagnosi del cancro è oggi così incredibilmente progredita che riesce a trovare i cancri anche dove non ce ne sono! (E anche in quel caso il paziente è spinto a sottoporsi a chemioterapia "nel caso che.")

La prevenzione è l'unica soluzione
L'unica via d'uscita da questa pazzia oncologica passa attraverso la prevenzione. Ecco cosa pensa il dr. Cedric Garland, professore all'Università di California, San Diego, Department of Family and Preventive Medicine and Moores Cancer Center a proposito della decisione Canadese, "Penso sia un passo storico ed importante nella giusta direzione. Reputo che porterà leadership nel mondo... in quanto il Canada sarà la prima nazione del mondo ad adottare questo tipo di indicazione sanitaria... Nel tempo, questa scoperta ha il potenziale per eliminare annualmente un quarto di milione di casi di cancro in Nord America e circa 100.000 morti di cancro, sempre all'anno."

Gli Stati Uniti, ovviamente, saranno probabilmente l'ultima nazione moderna ad ammettere con riluttanza che il cancro possa essere prevenuto con la vitamina D. Ciò succede perché gli Stati Uniti costituiscono una "fonte primaria di profitto" per l'industria della malattia che divora vittime di cancro e, di fatto, incoraggia il cancro scoraggiando attivamente la prevenzione. Per saperne di più, cliccate qui per leggere il mio precedente articolo sull'industria del cancro e la vitamina D.

Il governo degli Usa non ha interesse a proteggere i suoi cittadini dalla malattia. Peggio ancora, il governo in realtà cospira con le compagnie farmaceutiche e i gruppi no-profit per mantenere il pubblico americano in uno stato di malattia cronica con carenze alimentari, esposizione a elementi chimici tossici ed effetti collaterali delle medicine. E sta funzionando! Gli Stati Uniti sono la nazione più ammalata del mondo, esibendo i più alti tassi di malattie degenerative (cancro, diabete, malattie vascolari, depressione e obesità, spesso combinate) di qualsiasi altra nazione. Come ciliegina - prendetevi anche questo - paghiamo i costi sanitari più alti al mondo!

Tutti quei soldi apparentemente non stanno facendo niente di buono. Nel frattempo, terapie gratis per il cancro sono disponibili proprio adesso sotto forma di luce solare naturale. I metodi di prevenzione a basso costo sono ben documentati e comprendono integrazioni alimentari con vitamina D. Sappiamo come si deve prevenire il cancro, è solo che i politici corrotti e gli sporchi responsabili delle no-profit di questo paese non permetteranno per niente che si faccia prevenzione per la malattia. Ci sono troppi soldi da fare con le terapie per il cancro, e non c'è invece il minimo incentivo per istruire la gente su come prevenire il cancro ed evitare di divenire pazienti di cancro.
….

Banche italiane, costose, inefficienti e poco trasparenti.

Roma, 5 Giugno 2007. Costose, inefficienti e poco trasparenti. Cosi' potremmo definire le banche italiane che, nonostante le fusioni, sono ancora onerose, con scarsa capacita' competitiva e poco trasparenti. Il quadro non lusinghiero ci e' rappresentato dalla Commissione europea sul "retail banking" (servizi ai clienti e relativi costi), dall'Antitrust (il costo medio di un conto corrente italiano e' in media di 182 euro a fronte dei 31 dell'Olanda, l'informazione e' assente nel 66,6% delle banche sui costi dei bonifici, nel 31,9% per i bancomat, nel 57% per la carta di credito, nel 46.3% sugli assegni, nel 32,4% sulla domiciliazione), dal Fondo Monetario Internazionale (concorrenza monopolistica) e dallo stesso governatore della Banca d'Italia (la concentrazione bancaria non ha portato benefici ai risparmiatori). Un quadro desolante del sistema bancario italiano nonostante gli sforzi dell'Abi di coprirsi con la foglia di fico del progetto "PattiChiari", che proprio chiari non sono.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

Costi di trasferimento titoli: ombudsman condanna la Banca di Legnano

Costi di trasferimento titoli: ombudsman condanna la Banca di Legnano
di Giuseppe D'Orta

Lo scorso 15 maggio, l'ombudsman bancario ha condannato la Banca di Legnano -Gruppo Bpm- a rimborsare al cliente la somma di 550 euro addebitata come costo per il trasferimento titoli in occasione dell'estinzione del rapporto.

Avevamo gia' fatto notare come non pochi istituti addebitassero ancora tali spese, soprattutto quelle per il trasferimento dei titoli, nonostante fossero state abolite sin dal 12 agosto 2006: http://www.investire.aduc.it/php/mostra.php?id=177752

Il provvedimento dell'ombudsman bancario ribadisce l'illegittimita' del comportamento di alcune banche. Chiunque si fosse visto addebitare somme non dovute, quindi, puo' prima reclamare presso la banca e poi, in caso di risposta negativa o assente, rivolgersi all'ombudsman bancario con le modalita' indicate nell'articolo.

Esplosione ai lidi. Muore bimbo di 9 mesi

Sembra una fuga di gas all'origine della tragedia

Tragedia al Lido di Volano, uno dei sette lidi di Comacchio (Ferrara). Un bimbo di appena 9 mesi è morto in seguito a un’esplosione all’interno di un appartamento. Sembra che sia stata una fuga di gas dall’impianto domestico a provocare la deflagrazione che alle 2,15 circa ha squarciato l’abitazione estiva al piano terreno di un complesso residenziale a schiera su due piani in via Camosci. La violenza dell’esplosione ha distrutto i muri e non ha lasciato scampo al piccolo, che ha riportato gravissime lesioni che hanno reso vano ogni tentativo di rianimazione del personale medico giunto sul posto. Anche i genitori del bambino, giunti in villeggiatura ieri e residenti a Sesto San Giovanni (Mi) sono rimasti feriti. Il padre, 47 anni, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Parma nel reparto grandi ustionati ed è ora in prognosi riservata; la madre, 39 anni, ha riportato forti contusioni ed è stata trasportata in stato di shock all’ospedale del Delta di Lagosanto. Per lei una prognosi di 15 giorni.

La salma del bimbo si trova ora nell’istituto di medicina legale per gli esami autoptici disposti dal pm Nicola Proto della procura di Ferrara-

Sul luogo della tragedia sono intervenuti i militari della stazione dei carabinieri di Porto Garibaldi e del nucleo operativo della compagnia di Comacchio, insieme al 118 e ai vigili del fuoco di Comacchio e Ferrara. Lo stabile è stato posto sotto sequestro e piantonato dai militari per garantire gli interventi tecnici degli organi competenti. I vigili del fuoco, dopo aver rilevato la gravità dei danni subiti dalle strutture murarie, hanno disposto lo sgombero dell’appartamento sovrastante alla struttura danneggiata, ritenuto inagibile .

Le indagini attualmente in corso stanno cercando di verificare l’effettiva dinamica dell’evento.

11 giugno 2007

Sabrina Sato!!! Panico...

Nessun dorma

Sabrina Sato!!!

Solite ladrate delle assicurazioni



Meno incidenti, ma l’Rc resta cara

È di nuovo scontro tra le compagnie di assicurazione e le associazioni dei consumatori: oggetto del contendere sempre l’Rc auto. Secondo gli ultimi dati dell’Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) sulle strade italiane si verificano sempre meno incidenti, ma indennizzarli costa sempre di più.

Numeri alla mano, la frequenza dei sinistri registrata lo scorso anno è infatti diminuita dell’1,48%. Tuttavia il costo medio dei risarcimenti pagato dalle assicurazioni è aumentato, soprattutto a causa dei danni alle persone che si sono fatti più frequenti e quindi anche più costosi da indennizzare.

Inoltre il tasso di incidentalità è sceso all’8,39% dall’8,51%, il che significa comunque che ogni 100 auto ce ne sono più di 8 che provocano incidenti. Una riduzione dovuta in parte, sostiene l’Ania, al “forte aumento del prezzo dei carburanti, che ha ridotto l’utilizzo dei veicoli”.

Tanto che il costo medio dei sinistri (ottenuto dal rapporto tra il costo totale degli incidenti e il loro numero) è salito a 4.136 euro contro i 4.047 euro del 2005 e i 3.982 euro del 2004. Dati che portano l’Italia ai primi posti tra i Paesi europei con il costo medio dei sinistri più alti.

Primato che il Belpaese si aggiudica soprattutto per l’elevata diffusione delle microlesioni, a partire dal famoso colpo di frusta, “del tutto fuori linea” secondo l’Ania.

Una forbice ancora troppo ampia quella tra l’aumento dei costi dei risarcimenti e il calo dell’incidentalità che secondo le compagnie lascia intendere che non esistano i presupposti per un calo generalizzato delle tariffe.

Dichiarazione che hanno portato subito le associazioni dei consumatori a protestare.

Per Adusbef e Federconsumatori vi è una “leggera sfrontatezza” da parte dell’Ania nel perseguire una linea contraria agli interessi dei propri clienti. L’associazione, secondo i consumatori, trascurerebbe qualsiasi elemento oggettivo per contrastare la continua lievitazione delle tariffe che sono “tra le più elevate d’Europa e che sono aumentate del 135% negli ultimi dieci anni”. Secondo i consumatori “siamo di fronte a due fenomeni molto positivi: la diminuita incidentalità nel nostro Paese, anche per l’introduzione della patente a punti, e l’indennizzo diretto che sta comportando importanti tagli alle voci di spesa per i più diversi servizi di perizia, che ammontano in tutto a più di due miliardi di euro l’anno. Novità che - secondo Adusbef e Federconsumatori - dovrebbero quindi determinare una caduta della polizza assicurativa dal 15 al 20%, con un risparmio da 120 a 160 euro all’anno per assicurato.

07 giugno 2007

Canicola...


2007, la primavera più calda degli ultimi due secoli

Roma. Quella appena trascorsa è stata la primavera più calda dal 1800 ad oggi. Un nuovo record, dunque, dopo quello stabilito dal mese di aprile e dall’inverno 2006-07. Questa la notizia che giunge dalla banca dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-Cnr) dopo la conclusione del rilevamento stagionale (effettuato dal primo marzo al 30 maggio). “Non sono bastate, infatti, le temperature più fresche degli ultimi giorni di maggio”, spiega Teresa Nanni dell’Isac-Cnr, “per abbassare la media primaverile che, con un’anomalia positiva di 2,3 °C al di sopra della media del periodo di riferimento (1961-1990), si classifica al primo posto nel periodo coperto dalla banca dati del nostro istituto, che va dal 1800 ad oggi”. Questo primato segue quello dell’inverno 2006-2007 (il trimestre da dicembre a febbraio), anch’esso il più caldo degli ultimi due secoli, ed è legato essenzialmente al mese di aprile (il più caldo mai registrato da quando sono disponibili i dati, con un +3,1 °C rispetto alla media 1961-90), mentre marzo e maggio si collocano rispettivamente al tredicesimo e al decimo posto, con un +1,6 e un +2,1 rispetto alla media. Per confrontare adeguatamente tali anomalie, si consideri che il marzo più caldo dall’800 risulta essere quello del 2001, con 3,5 gradi in più rispetto al 1961-90, e il maggio più caldo quello del 1868 con +3,1.

“Una situazione simile a quella in corso si era già presentata nel 2001 che, fino al 2007, era stato l’anno con l’inverno e la primavera più caldi dei due secoli passati”, aggiunge Michele Brunetti dell’Isac-Cnr. Anche qui, può essere utile una graduatoria più articolata: per quanto riguarda le primavere, a quella appena trascorsa fanno seguito quelle del 2001 con +2,4 °C rispetto alla media di confronto, quella del 2000 con +1,8, quella del 1822 con +1,6 e quella del 1920 con +1,5; per quanto riguarda gli inverni, abbiamo in testa il 2006-07 con +2,4 °C rispetto alla media, seguito dal 2000-2001 con +1,9.

“Il contributo maggiore alle alte temperature primaverili di quest’anno proviene dalle temperature massime: le più elevate degli ultimi due secoli, con un’anomalia positiva di 1,8 gradi, seguite da quelle del 1945, del 2003 e del 2001”, specifica la dr.ssa Nanni. “La media stagionale delle temperature minime si colloca, invece, al 2° posto dopo quella del 2001”.

“Queste temperature da record, sia per l’inverno sia per la primavera, non sono da interpretare come ‘messaggi premonitori’ di una prossima estate bollente”, precisa però Brunetti. “Basti pensare che l’estate del 2003, che detiene a tutt’oggi il primato della più calda dal 1800 con un’anomalia positiva di ben 4,2 gradi centigradi, fu preceduta da un inverno con temperature piuttosto basse (il 52esimo della serie) e da una primavera calda ma non da record, che attualmente si classifica al settimo posto. Per sapere come potrà presentarsi la prossima estate lasciamo quindi la parola alle previsioni stagionali”.

Per quanto riguarda le precipitazioni, nulla di particolarmente rilevante da segnalare: le piogge registrate negli ultimi giorni di maggio hanno portato il totale stagionale a valori di poco al di sopra della media primaverile del periodo 1961-1990.

Per ulteriori dettagli si rimanda al sito http://www.isac.cnr.it/~climstor/climate_news.html

05 giugno 2007

Il piano del Governo per avvelenare gli italiani...

Il piano del Governo per avvelenare gli italiani
Decreto Legge n. 61 (G.U. n. 108, 11-5-2007)
Di Antonella Randazzo per www.disinformazione.it - 31 maggio 2007
Autrice del libro: "DITTATURE: LA STORIA OCCULTA"

I telegiornali hanno mostrato cumuli di spazzatura, parlando di "emergenza rifiuti" in Campania, ma si sono guardati bene dallo spiegare come mai le società preposte alla raccolta dei rifiuti non hanno fatto il loro dovere, e perché le autorità non sono intervenute adeguatamente. Cosa avevano da nascondere? E' ovvio che in questi fatti sconcertanti c'è la responsabilità delle autorità locali e nazionali, dato che non devono essere i cittadini stessi a gestire la spazzatura. Qual'è la verità di tutto questo? Perché i cittadini campani devono pagare bollette più salate pur essendo costretti ad avere sotto casa cumuli di spazzatura fatiscente?
Sarebbero state almeno 700.000 le tonnellate di immondizia gettate sul territorio campano, esposto criminosamente al degrado e a seri pericoli sanitari.

Questa situazione è costata parecchio a tutti noi: 500 milioni di euro soltanto per la gestione commissariale, e 1 miliardo e 300 milioni per la "risoluzione dell’emergenza", che ancora non c'è stata. La situazione è peggiorata dall’estate del 2006, periodo in cui sono iniziate le proteste contro la costruzione di discariche e inceneritori sul territorio campano. I rifiuti non sono più stati ritirati, fino ad arrivare ad accumulare 7000 tonnellate al giorno di immondizia sparsa per la Campania. La situazione d'"emergenza" è servita a "subcommissari" e "consulenti" di vario genere, che hanno incassato 9 milioni di euro, per "Consulenze di esperti", fatte dal 2000 al 2005. Si tratta in realtà di pagamenti clientelari a sostenitori politici di destra e sinistra. Altro caos è stato creato fra gli impiegati pubblici, che sono stati messi in condizioni di non svolgere il loro lavoro, mentre il servizio veniva affidato a società private, che avrebbero dovuto organizzare la raccolta differenziata, ma incassavano denaro senza adempiere alle loro funzioni.[1]

Nell'ottobre del 2006 è stato nominato commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha assunto la funzione di controllo della situazione, al fine di assecondare i piani del governo.
Bertolaso, senza spiegare la gravità della situazione, per rassicurare, in questi giorni ha dichiarato: "Se siamo fortunati, nell’arco di una decina di giorni si risolve la crisi in atto e con l’inizio dell’estate si potrà lavorare tranquillamente... (ci sono) ipotesi allo studio di riapertura di discariche chiuse per quantitativi che non daranno fastidio a nessuno e siti di stoccaggio temporaneo".[2]
La "gestione straordinaria" è stata una macchina mangia soldi pubblici, e un modo per generare altro caos, per far sì che i cittadini si piegassero alle decisioni del governo.

Il 6 ottobre del 2006, era stato approvato dal Consiglio dei ministri un decreto legge che prevede l'uso di inceneritori e misure per la raccolta differenziata. Il decreto fa appello a "misure straordinarie volte al superamento dell’emergenza legata al problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania, un problema in crescita a causa dell’oggettiva difficoltà di individuare discariche dove poter conferire rifiuti solidi urbani e della mancanza di valide alternative per lo smaltimento dei rifiuti fuori dalla regione. Al fine di consentire un incisivo coordinamento degli interventi al Capo del Dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio sono assegnate le funzioni di Commissario delegato per tale emergenza, con facoltà di avvalersi di tre sub-commissari (uno dei quali avrà il compito specifico di individuare soluzioni volte a incrementare la raccolta differenziata). Il provvedimento individua le discariche che potranno essere utilizzate, fino alla cessazione dello stato di emergenza e fatti salvi gli eventuali provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria prima dell’entrata in vigore del decreto, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o speciali non pericolosi (che potranno essere destinati in via eccezionale fuori regione), oltre a quelle già autorizzate e realizzate dal Commissario delegato-Prefetto di Napoli e alle ulteriori discariche che il Commissario delegato può individuare per l’attuazione degli obiettivi del decreto-legge. Il provvedimento infine, pone un accento particolare sulle misure volte a informare e coinvolgere la popolazione locale al fine di pervenire a scelte quanto possibile condivise".[3]

In realtà, il governo non ha mostrato alcuna volontà di "coinvolgere la popolazione locale" nelle scelte, ma ha deciso in modo unilaterale di costruire nuovi inceneritori sul territorio campano.
Un nuovo decreto del governo Prodi, il decreto Legge n. 61, (G.U. n. 108 del 11-5-2007), prevede l'apertura di 5 grandi inceneritori. I siti scelti dal governo sono Serre (Salerno), Lo Uttaro (Caserta, già in funzione), Terzigno (nel parco nazionale del Vesuvio, provincia di Napoli), Savignano Irpino (Avellino), e S. Arcangelo Trimonte (Benevento). Per la scelta dei siti, non sono state fatte "valutazioni di impatto ambientale", e il piano del governo risulta del tutto disinteressato alle conseguenze negative dovute agli inceneritori. Si tratta di un "piano di avvelenamento", ammesso persino dallo stesso decreto governativo, che nel comma 4 dell'art. 1, dice che: "l'utilizzo dei siti di cui al presente articolo è disposto... in deroga alle specifiche disposizioni vigenti in materia ambientale, paesaggistico territoriale, di pianificazione della difesa del suolo, nonché igienico-sanitario". La soluzione scelta dal governo deroga i principi del Testo Unificato della legge regionale, "Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati", approvato il 22 febbraio 2007, che nelle disposizioni generali dice: "La presente legge considera la razionale, programmata, integrata e partecipata gestione dei rifiuti quale condizione ineludibile di tutela della salute e di salvaguardia dell’ambiente e del territorio assicurando il rispetto dei principi di equità tra territori e generazioni".

L'articolo 7 del decreto del governo Prodi accolla l'intero costo dell'emergenza rifiuti ai cittadini, che ne sono stati vittime e, oltre ad avere le strade piene di spazzatura, hanno dato 2 miliardi di euro alla Fibe, costretti a pagare a peso d'oro ogni chilogrammo di immondizia indifferenziata impacchettata nei loro impianti.
Il governo, con la complicità delle autorità locali, per dare profitti enormi alla Fibe, società del gruppo Impregilo accusata di collusione con la camorra, ha fatto in modo che la raccolta differenziata dei rifiuti subisse gravi sabotaggi, e che venisse creata una situazione sconcertante, esponendo i cittadini ad una condizione invivibile e con gravi pericoli per la salute. L'obiettivo era quello di poter ricattare i cittadini dicendo: "se non volete questa condizione disastrosa dovete accettare tutto quello che vogliamo imporvi. Cioè, gli inceneritori e la riapertura delle discariche dove vogliamo noi". Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano e il commissario straordinario Bertolaso si sono prestati alla sceneggiata, che avrebbe dovuto rendere i cittadini campani più docili nell'accettare gli inceneritori. In altre parole, si trattava di costringere ad accettare, con l'arma della disperazione, una soluzione proposta come "male minore", ma che in realtà è la peggiore, in quanto saccheggia le casse pubbliche a favore di alcuni imprenditori, e devasta l'ambiente e la salute dei cittadini.

Dopo aver creato la situazione di "emergenza", le autorità hanno usato tale situazione per invocare "interventi speciali", in deroga ad ogni minimo principio di rispetto dell'ambiente e della salute. Si legge nel decreto: "Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di attuare un quadro di adeguate iniziative volte al definitivo superamento dell'emergenza nel settore dei rifiuti in atto nel territorio della regione Campania... Ravvisata l'esigenza di disporre per legge l'individuazione e la realizzazione delle discariche necessarie per lo smaltimento dei rifiuti a fronte dell'impossibilità di provvedervi in via amministrativa... Tenuto conto della grave situazione in atto nel territorio della regione Campania in materia di rifiuti, al fine di consentire anche l'espletamento delle attività di presidio dei siti da destinare a discarica... sono attivati i siti da destinare a discarica presso i seguenti comuni: Serre in provincia di Salerno, Savignano Irpino in provincia di Avellino, Terzigno in provincia di Napoli e Sant'Arcangelo Trimonte in provincia di Benevento... In deroga all'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, i comuni della regione Campania adottano immediatamente le iniziative urgenti per assicurare che, a decorrere dal 1° gennaio 2008 e per un periodo di cinque anni, ai fini della tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, siano applicate misure tariffarie per garantire complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti".

Con questo decreto, le autorità mostrano un comportamento autoritario e antidemocratico, arrogandosi poteri illimitati (cioè che non possono essere limitati dalla sovranità popolare), come avveniva durante il fascismo. Come ai tempi del fascismo, le vittime diventano colpevoli (e devono pagare), come fa capire Napolitano che, anziché spiegare la verità dei fatti, si è scagliato contro i napoletani, rimproverandoli per gli "assurdi atti di vandalismo". Chissà come si sarebbe comportato lui, se fosse stato costretto a pagare bollette salate e a tenere sotto la finestra cumuli di spazzatura fatiscente.
Prodi, invece, fa il "neo Mussolini": "Il governo ha preso la sua decisione e ora la metterà in atto", ha dichiarato ai giornalisti a Strasburgo.[4]

In molti comuni, sono state molto aspre le contestazioni contro il nuovo piano di discariche deciso dal governo. A Terzigno la popolazione protesta perché vuole che venga protetta l'area del Parco Nazionale del Vesuvio. I cittadini dicono: "Siamo più che mai decisi. Lotteremo per evitare che si perpetri l’ennesimo scempio in un’oasi naturale che inciderà sulla flora e la fauna".[5]
A causa della spazzatura, in alcune località campane, come Frattamaggiore, per alcuni giorni sono state chiuse le scuole e sospesi i mercati rionali all’aperto. Per protesta, nei comuni di Secondigliano e Pianura, i sacchetti di spazzatura sono stati gettati in mezzo alla strada. In alcune località, la popolazione ha reagito incendiando i cassonetti dei rifiuti. Questo ha dato la possibilità ai media di soffermarsi a raccontare i casi in cui alcuni cittadini, presi dalla disperazione, hanno appiccato il fuoco ai cumuli di spazzatura, continuando a non spiegare cosa sta realmente succedendo.

In questi ultimi giorni, l’Azienda Speciale per l'Igiene Ambientale (Asia), ha raccolto a Napoli circa 1.400 tonnellate di rifiuti, facendo rimanere la situazione di pericolosità igienico-sanitaria. Nelle strade di Napoli sono sparse almeno 2.750 tonnellate di rifiuti.
Giorgio Napolitano, Guido Bertolaso, Antonio Bassolino e altre autorità hanno recitato la loro parte invocando "Soluzione in dieci giorni" e "basta ritardi". In realtà si trattava di imporre l'apertura delle discariche, senza tener conto dell'opposizione dei cittadini. Mentre Napolitano avvertiva: "Lo Stato faccia sentire la sua autorità. Servono decisioni indispensabili: basta ritardi", Romano Prodi redarguiva: "Il governo ha preso le sue decisioni, adesso bisogna metterle in atto con assoluta fermezza".[6]

In Campania, come in altre parti d'Italia, esistono discariche illegali o non controllate, gestite da organizzazioni mafiose. Già nel 1986, il Corpo forestale dello Stato italiano (Cfs) aveva accertato l’esistenza di 5.978 discariche illegali. Nel 1996, le discariche illegali erano 5.422. Nel 2002 erano scese a 4.866. Il Cfs accertò che 705 di queste discariche abusive trattavano rifiuti pericolosi. Non risultano interventi efficaci da parte dello Stato per estirpare l'illegalità e proteggere la salute dei cittadini. Secondo Legambiente, la camorra ha guadagnato, dal 1995 al 2005, almeno 26,9 miliardi di euro, un vero e proprio impero economico.
Un dossier di Legambiente, dal titolo "Rifiuti S.p.A., radiografia dei traffici illeciti anno 2005", documenta che la cosiddetta "ecomafia" tratta anche sostanze altamente pericolose, come gessi contenenti amianto, solventi, polveri di abbattimento fumi o rifiuti presi dalle bonifiche di siti inquinati. Nel rapporto si legge: "Per ogni tipologia di rifiuti trattato e per ogni passaggio attraverso la ragnatela della Rifiuti S.p.A. è prevista una tariffa, che può oscillare da 1 a 50- 60 centesimi di euro".

Le reti criminali si fanno concorrenza sul prezzo: "quando il traffico riguarda rifiuti provenienti da privati, il prezzo complessivo dello smaltimento si riduce fino alla metà di quello di mercato; se invece le attività hanno come ’materia prima’ i rifiuti solidi urbani, il prezzo di smaltimento lievita in maniera esponenziale, tanto a pagare è lo Stato".
Si tratta di un vero e proprio potere distruttivo e mortifero, come afferma anche un dossier stilato dall'alto commissario anticorruzione, Gianfranco Tatozzi, presentato nel dicembre 2006 al Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel). Il dossier dice:

"Vicende quali l’emergenza rifiuti in Campania, Porto Marghera, Priolo, Punta Perotti, gli spiaggiamenti di navi sulle coste meridionali, testimoniano di un’emergenza ambientale che incombe da tempo sul nostro paese... L’impatto per l’ambiente che ne deriva è devastante per ampie aree, investite anche da abusivismo edilizio imponente e indiscriminato... Le tipologie dell’illecito ambientale con gli anni hanno subìto modifiche. Si è passati dalle grandi discariche abusive ad un sistema basato sugli interramenti non visibili e sull’abbandono incontrollato dei rifiuti in aree e strutture preventivamente individuate. Oggi i traffici di rifiuti seguono procedure complesse che controllano l’intera fase del trasporto e dello stoccaggio, previa falsificazione dei documenti... il traffico di rifiuti pericolosi trattati e smaltiti con sistemi illegali costituisce una vera attività economica, lucrosa e ben sviluppata... una pressione ambientale drammatica e l’acquisizione di rilevanti profitti per le organizzazioni criminali".[7]

Tutti conoscono l'esistenza di cave abusive in cui la camorra gestisce i rifiuti industriali, ma le autorità non le hanno mai avversate. Alcuni di questi siti sono stati posti sotto sequestro soltanto dopo che il governo ha mostrato l'intento di approvare lo smaltimento di rifiuti attraverso la costruzione di inceneritori, che permetteranno ad un gruppo di persone di incassare miliardi di euro dalle casse pubbliche. Il piano del governo prevede che lo Stato finanzi gli inceneritori, come fossero "produzione di energia pulita", cosicché gli stessi cittadini pagano per avere ambienti malsani e malattie polmonari o cancerose.

I governi italiani, oltre a non fare nulla per l'occupazione e lo sviluppo nel mezzogiorno, proteggono in vari modi gli affari della mafia. A Napoli, in alcuni quartieri popolari, la disoccupazione supera il 50% della popolazione, e i capi clan detengono un potere per nulla avversato dallo Stato. Pur non essendo affatto clandestine, e pur sapendo assai bene chi le gestiva, le discariche di rifiuti tossici hanno continuato a funzionare. Uno studio commissionato dal dipartimento della Protezione Civile all’Organizzazione Mondiale della Sanità ha accertato che "la mortalità generale in Campania è superiore alla media nazionale: +9% per gli uomini e +12% per le donne; La percentuale aumenta se si parla di Tumori del fegato: +19% per gli uomini, +29% per le donne; Le malattie al sistema nervoso si presentano l’83% in più della media nazionale, così come quelle delle malformazioni congenite all’apparato urogenitale: +84%". Le località in cui c'è un'alta incidenza di tumori e malattie polmonari sono quelle in cui si trovano gli impianti di smaltimento abusivo dei rifiuti: Acerra, Bacoli, Caivano, Giugliano, Aversa, Castelvolturno, Villalitarno, Marcianise.[8]

Lo smaltimento illecito dei rifiuti ha provocato l’avvelenamento delle falde acquifere, dell'aria, dei terreni e del mare.
Le nostre autorità vorrebbero continuare questo scempio ambientale costruendo 5 nuovi inceneritori, che produrranno sostanze altamente nocive e inquinanti, come diossina e polveri fini ed ultrafini (nanoparticelle). Queste emissioni possono entrare nei tessuti organici, generando tumori, problemi immunitari e persino alterazioni del DNA nei bambini. Inoltre, gli inceneritori producono sostanze non ancora studiate, che vengono generate dalla combustione. L’Agenzia governativa di protezione ambientale americana (l’EPA) ha calcolato che il 90% delle emissioni degli inceneritori non sono state studiate e identificate con chiarezza. Sull'autorevole rivista scientifica Stroke, da recente è stato pubblicato uno studio che dimostra che le polveri emesse dagli inceneritori possono provocare l'ictus cerebrale.[9] Altri studi, effettuati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, provano che le microparticelle possono provocare malattie respiratorie, cardiovascolari e cancro al polmone. L'inceneritore è un Killer "legale", non considerato responsabile per le persone che uccide, e una macchina per far soldi. E' una falsa soluzione alla distruzione dei rifiuti, e deresponsabilizza le industrie, facendo credere che fare prodotti che creano molta spazzatura possa essere accettato.

L'inceneritore non è nemmeno la soluzione più economica, al contrario, è la più costosa. La scelta del nostro governo può dunque essere compresa soltanto all'interno dell'esistenza del sistema camorristico, che detta la sua legge. Esistono soluzioni alternative, assai più economiche, e che proteggono l'ambiente. Ad esempio, è stato messo a punto il Trattamento Meccanico Biologico (Tmb), che non prevede combustione, e dunque non produce sostanze altamente tossiche. Tale sistema, che permette anche di tagliare i costi, è attualmente utilizzato con successo in alcuni paesi, come l'Australia, la Germania , l'Austria, l'Olanda e il Regno Unito.[10] Questo procedimento prevede la triturazione dei rifiuti e il vaglio attraverso varie misure e passaggi davanti a magneti, in modo tale da separare i rifiuti e poterli in parte recuperare. In questo modo, si riciclano tessuti, carta, legno, metalli, ecc. Utilizzando questo metodo, l'Austria, l'Olanda e la Norvegia riciclano almeno il 40% dei rifiuti, mentre la Svizzera oltre il 50%.

La costruzione di inceneritori a spese dello Stato è una truffa, oltre che una beffa per i cittadini italiani, che devono pagare gli impianti e subirne le conseguenze devastanti.
La truffa è stata quella resa possibile dal Decreto Legislativo 79/1999, integrato col Decreto Ministeriale dell'11 novembre 1999, che obbligava tutti noi a pagare (nelle bollette) i cosiddetti Cip6 cioè gli incentivi statali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma faceva entrare nel contesto, paradossalmente, anche gli inceneritori. In tal modo, sono finite nelle tasche di alcuni imprenditori miliardi di euro, per la costruzione di inceneritori in varie parti d'Italia, che avvelenano l'ambiente, nella disinformazione generale.
Quando la truffa del Cip6 è saltata alla cronaca, l'Unione Europea ha emanato ben quattro procedure d'infrazione (2004/43/46, 2005/50/61, 2005/40/51 e 2005/23/29). L'idea del Cip6 era nata per incentivare le fonti rinnovabili (sistema eolico e fotovoltaico), ma in realtà soltanto il 19,6% è andato realmente a queste fonti. Tutto il resto è andato nelle tasche di imprenditori di pochi scrupoli, che hanno costruito gli inceneritori. Spiega Angelo Bonelli, capogruppo alla Camera del Sole che ride:

"Quella dei Cip6 è una vera truffa, valsa nel 2005 ben 3 miliardi di euro sottratti alle fonti rinnovabili consentendo di bruciare petrolio e rifiuti, una cosa che accade solo in Italia e portandoci infrazioni a iosa. Se gli inceneritori di rifiuti nel mercato non si reggono da soli è evidente che il sistema non regge. Oltretutto i cittadini pagano con la tassa sui rifiuti, non si può avere un sistema imprenditoriale finanziato con i soldi dei cittadini... Un impianto che tratti 160.000 tonnellate di rifiuti l'anno lavorando per 5.000 ore prende 20 milioni di euro ogni anno per 8 anni grazie al Cip6. Così son bravi tutti a fare gli imprenditori".[11]

Non c'è alcuna lotta delle nostre autorità contro le attività mafiose, al contrario, viene punita e penalizzata la gente comune, perché vuole liberarsi dal potere camorristico e non vuole vivere in un ambiente malsano.
Alcuni politici ammettono apertamente le complicità fra Stato e mafia. Ad esempio, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, durante un convegno su Legalità e Sicurezza, nel novembre dello scorso anno, ebbe a dire: "Non facciamo i nomi e i cognomi perché spetta alla magistratura farli, ma sappiamo che dietro fenomeni come quello dell'emergenza rifiuti c'è una subalternità alla camorra".[12] Il Sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha reagito querelandolo.

La situazione della Campania è oggi una vetrina del livello di corruzione e di immoralità che le nostre autorità hanno raggiunto, e di come esse non si fanno scrupoli a mettere in pericolo la vita e la salute dei cittadini, pur di assecondare poteri illegali e antidemocratici.
Lo spettacolo che i nostri governanti e parlamentari stanno offrendo, e le politiche che attuano, hanno distrutto il turismo, interi settori dell'economia locale e l'ambiente.
Il commissario Bertolaso ha avuto la funzione di tirare avanti una situazione pazzesca, per costringere ad accettare la costruzione dei nuovi impianti di incenerimento. La gara d'appalto per la costruzione degli inceneritori era di 4,5 miliardi di euro, ciò nonostante, stranamente, non si è presentato nessuno ed è rimasta soltanto la Fibe , che era stata in un primo tempo allontanata perché accusata di complicità con la camorra.

Il decreto del governo Prodi impone l'apertura delle discariche contro la volontà dei cittadini, utilizzando ampiamente la polizia, i carabinieri e l'esercito, per aggredire i presidi dei Comitati di Lotta, al fine di terrorizzare e scoraggiare il proseguimento delle proteste. Ciò è avvenuto, ad esempio, a Serre e a Nocera Superiore. A Serre i cittadini, che protestavano per la vicinanza della discarica ad un'oasi protetta, si sono trovati contro 1000 poliziotti antisommossa.
Occorre ricordare che le zone di Serre, Giugliano, Qualiano e Villaricca sono quelle in cui c'è un'incidenza molto alta di tumori.

Nel nostro paese, dall'inizio degli anni Novanta, anziché seguire il principio delle "4 R" (riduzione, riutilizzo, recupero di materia e recupero di energia), è stato considerato soltanto il recupero dell'energia. Sono stati creati impianti per produrre del "combustibile derivato dai rifiuti" (Cdr), e si è imposta l’idea di creare inceneritori (detti anche termovalorizzatori), per bruciare i rifiuti e ottenere energia. Ma si è capito che questo modo di affrontare il problema era uno dei peggiori.
I cittadini campani chiedono la tutela della salute e dell'ambiente, e in molti comuni, come Visciano, Cimitile, Nola, Comiziano, Casamarciano, San Paolo Belsito e Cicciano, hanno protestato perché le discariche non erano state messe a norma.

Le proteste vanno ancora avanti, appoggiate da altri cittadini vittime della stessa arroganza, come i No Tav della Val di Susa, i centri sociali, gli ambientalisti, ecc.
Moltissimi sindaci hanno sostenuto la popolazione, ad esempio, Salvatore Vozza, sindaco di Castellammare di Stabia e Francesco Russo, sindaco di Frattamaggiore.
Anche il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, si è messo dalla parte dei cittadini, e ha denunciato l'aggressività delle forze dell'ordine contro la popolazione inerme: "da oggi la cittadinanza è in guerra contro lo Stato", ha dichiarato stupefatto. L'11 maggio scorso, contro la popolazione di Serre, hanno scatenato mezzi blindati di carabinieri e polizia, oltre al 21° Genio guastatori di Caserta, reduci della missione Antica Babilonia in Iraq. Oltre 2.000 persone, per resistere, formarono una catena umana. I manifestanti dichiararono: "La carica dell'esercito a Serre è imminente. Siamo fuori da ogni patto democratico. Un decreto legge ha dato a Bertolaso il potere di scavalcare la sentenza della magistratura di Salerno e intervenire con l'esercito per realizzare una discarica da 700 mila tonnellate a 250 metri dal fiume Sele, l'unico ancora non inquinato in Campania. Una popolazione inerme è qui, pronta a resistere fino alla fine".

Un appello via Internet ha avvertito numerosi giovani, donne e anziani dei comuni vicini, che giunsero ad unirsi ai manifestanti. Si formò anche una delegazione che creò un presidio sotto la sede della Prefettura.
La popolazione si unì a costituire uno scudo umano e tentò di parlare con le "forze dell'ordine" per sensibilizzarle alla lotta, facendo presente che la tutela dell'ambiente è anche nel loro interesse.
Alle 7,15 del 12 maggio, i manifestanti vennero selvaggiamente pestati, persino i bambini, che scesero da uno scuolabus per unirsi ai manifestanti, vennero trattati con ostilità e caricati su camion dell'esercito. Col passare delle ore, l'attacco si fece sempre più violento, fino al pestaggio con scudi e manganelli. Intanto un elicottero controllava la situazione per informare il governo in tempo reale. La battaglia sul campo durò più di due ore. Alle 9,30, il ministro dell'Interno Giuliano Amato annunciava che "il capo della polizia mi ha riferito che non ci sono state cariche", mentre in realtà numerose persone erano state aggredite e ferite, e le ruspe del genio militare avevano iniziato i lavori.

Alle 14,30 vennero apposti i sigilli e posta l'area sotto sequestro perché si sostenne che "mancano i progetti, manca la valutazione di impatto ambientale e manca anche la notifica dell'ordinanza commissariale".
Tuttavia, le "forze dell'ordine" militarizzarono la zona, suscitando ovvie reazioni della cittadinanza, che gridava slogan di vario genere: "Via l'esercito dalla nostra terra. Vogliamo l'oasi non la guerra", "Serre non si tocca, raccolta, raccolta differenziata", "Con Bertolaso alla camorra la porta è aperta", "13 anni di emergenza è ora di fare la resistenza", "Afghanistan, Irak, Serre risolvete tutto con le guerre", "Discariche, inceneritori e camorra fuori dai nostri territori", "L'oasi di Serre non si tocca la difenderemo con la lotta", "Dimissioni, dimissioni" (di Bertolaso e Bassolino).[13]

In seguito alla "battaglia di Serre", il governo ha spostato la costruzione della discarica a Macchia Soprana (Salerno). Dovrebbero occorrere almeno due mesi per la costruzione della discarica, cosicché il governo, nel frattempo, come previsto dal decreto legge n. 61, può requisire e utilizzare le cave o discariche illegali sequestrate dalla magistratura.
Per confondere le acque, e non far capire la sconcertante realtà ai cittadini, le nostre autorità si mettono anche a litigare fra loro, impuntandosi su "dove" deve essere fatto il sito. Ad esempio, Bertolaso si è espresso contrario al sito a Macchia Soprana, per non dare ad intendere che è l'intera situazione ad essere assurda e inaccettabile. Il sito di Macchia Soprana è stato contestato anche dal ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
I cittadini campani continuano a protestare contro l'apertura degli inceneritori, presidiando i siti scelti dal governo.

Le proteste contro la costruzione degli inceneritori non hanno riguardato soltanto la Campania. Ad esempio, a Forlì, quattrocento medici hanno sottoscritto un documento per impedire il raddoppio degli inceneritori costruiti a Hera e a Mengozzi. Alcune associazioni, come Medici per l’Ambiente, hanno prodotto documenti che denunciano la truffa degli inceneritori, e che andrebbero diffusi su tutto il territorio nazionale. Tutti gli italiani dovrebbero sapere che mentre nel resto del mondo gli inceneritori vengono chiusi per essere soppiantati con metodi più rispettosi dell'ambiente e della salute, il nostro governo costringe i cittadini ad accettare sul loro territorio fonti di distruzione e di malattie, ovvero di accettare il loro stesso sterminio.

L'operato del governo è contrario alla normativa UE 2001/77/CE, che disincentiva il fenomeno degli inceneritori, inducendo i paesi europei a tassare coloro che vorrebbero costruire impianti per l'incenerimento dei rifiuti.
Oggi l'Italia è l'unico paese a sovvenzionare inceneritori, permettendo ad alcune persone di avere alti profitti sulla pelle dei cittadini. Senza questi sussidi nessun impianto verrebbe costruito. Tutto questo si sta imponendo agli italiani anche con l'utilizzo dell'esercito. Qualcuno spieghi cosa c'è di diverso fra la situazione attuale di dominio autoritario e distruttivo e la vecchia dittatura fascista. A mio avviso, la sola differenza sta nella rassicurante illusione degli italiani di essere "liberi e informati".

Antonella Randazzo ha scritto Roma Predona. Il colonialismo italiano in Africa, 1870-1943, (Kaos Edizioni, 2006); La Nuova Democrazia. Illusioni di civiltà nell'era dell'egemonia Usa (Zambon Editore 2007) e autrice del libro: "DITTATURE: LA STORIA OCCULTA"
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