21 agosto 2006

Padre Infedele



E’ in attesa del processo per l’accusa di violenza sessuale su una suora
Corsica, l’esilio forzato di padre Fedele
Secondo il Movimento Diritti Civili si starebbe spegnendo giorno dopo giorno: «ha dedicato tuta la sua vita ai più deboli»

MILANO - La denuncia arriva dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli: «La situazione di padre Fedele – dice Corbelli – chiuso da oltre due mesi , per volontà della Chiesa, in un convento in Corsica potrebbe arrivare all’irreparabile. Certo della sua totale innocenza, infatti, si sta lentamente spegnendo. Rinnovo con forza il mio accorato appello alla Chiesa e denuncio il silenzio dei media nazionali. In questo modo si distrugge la vita di una persona
che ha dedicato tutto se stesso per aiutare i poveri e gli emarginati».

LA STORIA - Nel mese di gennaio del 2006 il padre francescano Fedele Bisceglie viene arrestato a Cosenza con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una suora. Otto giorni dopo ai domiciliari e qualche mese dopo, con precisione l’11 maggio, padre Fedele viene scarcerato da Tribunale del riesame di catanzaro.

I superiori ecclesiastici però decidono che il padre francescano ha bisogno di un lungo periodo di riflessione e così lo confinano di Corsica. Proprio lì dove secondo Corbelli si starebbe lentamente spegnendo.

«Come è possibile – si chiede – ignorare o dimenticare la grande ingiustizia che Padre Fedele sta subendo oggi?».

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