25 agosto 2006
Finalmente una buona notizia
AUSTRIA: LIBERATA NATASCHA KAMPUSCH, RAPITA DA BAMBINA NEL 1998
VIENNA - La ragazza ritrovata ieri a Vienna e' veramente Natascha Kampusch, una bambina austriaca di 10 anni rapita nel 1998, secondo quanto hanno confermato gli inquirenti a Vienna.
La giovane di 18 anni - hanno reso noto le autorita' in una conferenza stampa di oggi - ha infatti la stessa cicatrice della bambina rapita nel 1998 ed e' stato trovato il passaporto che lei aveva nella cartella scolastica al momento della scomparsa.
''La ragazza e' riuscita a fuggire sfruttando un momento favorevole. Per un breve attimo non e' stata piu' sotto il controllo del suo rapitore e si e' data alla fuga'', ha detto oggi il responsabile della polizia nazionale austriaca, generale Nikolaus Koch, durante una conferenza stampa.
Secondo le ricostruzione della polizia, a partire dalla primavera del 2006 Wolfgang Priklopil, il tecnico elettronico di 44 anni che rapi' la piccola Natascha nel 1998, era diventato ''piu' audace e spudorato''. Ancora non e' chiaro se Priklopil abbia portato con se' la ragazza mentre andava a fare shopping nel supermercato davanti al quale e' stata ritrovata dagli agenti la sua auto.
Per tutti questi anni la bambina e' stata tenuta in un nascondiglio segreto della casa di Priklopil a Strasshof, nel quartiere periferico viennese di Gaensendorf. Il nascondiglio era stato reso abitabile con un bagno completo di gabinetto e vasca da bagno.
Il rapitore si e' tolto la vita gettandosi sotto un treno verso le 21 di ieri sera a Vienna.
Caso di grande clamore e principale enigma poliziesco degli ultimi anni in Austria, la vicenda della bambina, scomparsa nel marzo 1998 a Vienna mentre andava a scuola a piedi, era rimasta avvolta nel mistero, nonostante una imponente mobilitazione di polizia e intense ricerche, anche nella vicina Ungheria.
''E' pallida, sembra come essere stata per molto tempo lontana dalla luce del giorno, ma ha un buon eloquio e sa leggere e scrivere'' ha detto un investigatore citato dall' agenzia austriaca Apa. Si ipotizza che possa averle dato lezioni il suo carceriere, che non aveva precedenti penali e sarebbe stato un lontano conoscente della famiglia. Per giunta, egli sarebbe stato tra le numerose persone interrogate all'inizio dell'inchiesta.
Nel corso degli anni, il caso Kampusch era stato accompagnato da 'rivelazioni', regolarmente rivelatesi infondate, di personaggi in cerca di pubblicita', tra i quali un investigatore privato e un ex candidato alle elezioni presidenziali austriache, Martin Wahl, condannato poi per falsa testimonianza.
LE ULTIME ORE DEL RAPITORE
''L'uomo che si e' suicidato ieri sera gettandosi sui binari della metropolitana e' proprio Wolfgang Priklopil'', ha detto oggi a Vienna Erich Zwettler dell'Ufficio criminale federale.
L'autopsia e l'esame del dna sono ancora in corso, ma l'identita' dell'uomo e' stata confermata dall'amico che Proklopil aveva chiamato dopo la fuga di Natascha e l'inizio delle ricerche da parte delle autorita'. All'amico, per telefono, il rapitore aveva detto di essere ricercato da una pattuglia della polizia per essere stato scoperto alla guida in stato di ubriachezza.
L'amico, andato subito in suo aiuto, avrebbe poi lasciato Priklopil alla periferia della citta', non lontano dal luogo dove si sarebbe poi suicidato gettandosi sotto un treno in corsa.
La notizia del suicidio e' stata comunicata alla polizia alle ore 20.50 dalle ferrovie austriache. Nelle vicinanze del cadavere gravemente mutilato gli agenti hanno ritrovato le chiavi di una Bmw, le stesse che hanno poi aperto l'automobile ritrovata nel parcheggio di un supermercato.
Al momento del suicidio, l'uomo indossava pantaloni e maglietta bianchi, scarpe da ginnastica e una cintura marrone. I vestiti sono stati riconosciuti dall'amico di Priklopil come quelli indossati dallo stesso dopo la telefonata di qualche ora prima.
La 18enne Natascha Kampusch, quando la polizia le ha dato notizia del suicidio, ha reagito ''con relativa tranquillita''', ha detto un portavoce.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento