07 settembre 2006
Ottimo...giustizia immediata zio lepre
Spara e uccide un ladro albanese
Antonio Monella, 48 anni, è stato svegliato dai rumori provocati dai malviventi. Ha fatto fuoco con un fucile regolarmente detenuto
BERGAMO - È finito nel sangue un assalto in villa, l'ennesimo, avvenuto nella Bassa bergamasca. Non una rapina, ma un tentativo di furto, che è costato la vita a uno dei ladri penetrati nell'abitazione di un imprenditore edile di Arzago d'Adda, ora indagato per omicidio. Intorno alle due del mattino il proprietario dell' abitazione, Antonio Monella di 48 anni, è stato svegliato dai rumori provocati dai malviventi. Quando si è alzato dal letto si è trovato di fronte tre banditi, che a quel punto sono scappati, dirigendosi verso il garage. Non appena si è accorto che i banditi avevano rubato le chiavi della sua auto, un fuoristrada Mercedes, l'imprenditore non ha esitato un secondo: ha imbracciato un fucile che detiene regolarmente in quanto appassionato cacciatore, è uscito sul balcone della sua stanza e ha fatto fuoco.
HA FATTO FUOCO CON IL SUO FUCILE - Il primo colpo ha colpito la sua auto, mentre uno dei malviventi si trovava già all'interno, il secondo ha raggiunto uno dei componenti della banda. Gli spari sono stati uditi anche dai vicini di casa, che si sono affacciati alle finestre, mentre i banditi a quel punto desistevano da ogni proposito di furto. I tre sono scappati di corsa verso l'auto con la quale erano arrivati ad Arzago e sono riusciti a sparire. Ma Antonio Monella, che li aveva visti dirigersi verso Milano, ha lanciato l'allarme ai carabinieri: i militari della Compagnia di Treviglio hanno avviato subito le ricerche dei banditi, pattugliando le strade statali e provinciali della zona. Poco più di un'ora dopo, intorno alle 3.15, un albanese agonizzante, ferito al petto da un colpo d' arma da fuoco, veniva trovato nei pressi di un pub a Truccazzano (Milano), lungo la ex statale Rivoltana, a pochi metri da una strada sterrata che conduce alla vicina Cascina Gozza. Il fatto è stato subito collegato dai carabinieri col precedente assalto alla villa. Verosimilmente l'uomo era stato 'scaricatò dai suoi complici, abbandonato a terra, sotto uno dei tavolini di legno all'esterno del locale. L'albanese è stato portato d'urgenza all'ospedale di Melzo (Milano), dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma la ferita era gravissima ed è morto in mattinata. Le indagini dei carabinieri ora proseguono anche per risalire all'identità dell'uomo. Nel frattempo l'artigiano di Arzago che ha sparato ai malviventi è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio, e sarà interrogato giovedì mattina. In ogni caso le perizie dovranno ora accertare in via definitiva se il colpo d' arma da fuoco che ha ucciso l'albanese sia stato effettivamente quello sparato dal fucile dell' imprenditore.
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