SWAP E DERIVATI: BANCA ITALEASE E’ SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG ! AMMONTA A 350 TRILIONI DI DOLLARI USA (IN ITALIA 5.000 MILIARDI DI EURO, 3 VOLTE IL PIL), LA FINANZA DERIVATA AD USO E CONSUMO DELLE BANCHE (SCOMMESSE CLANDESTINE CON ISTITUTI DI CREDITO PRINCIPALI ALLIBRATORI) CHE LUCRANO 25 MLD. DI DOLLARI ANNUI DI COMMISSIONI.
100.000 IMPRESE RAGGIRATE DA SWAP OFFERTI USO E CONSUMO BANCHE.
L’ennesimo scandalo di Banca Italease,esposta in prodotti derivati per 600 milioni di euro (dai 400 milioni di euro già noti e destinati ulteriormente a lievitare), è la punta dell’iceberg di una finanza derivata gestita da allibratori senza scrupoli,al di fuori da qualsiasi controllo delle autorità monetarie, che nonostante gli allarmi e le denunce ricevute, hanno sottovaluto i rischi reali consentendo la crescita di una leva finanziaria che divora i risparmi veri dei cittadini.
Gli swap sui tassi, sofisticati strumenti affibbiati dalle banche italiane negli anni scorsi ad almeno 100.000 imprenditori (soltanto Unicredit ne ha piazzato circa 32.000 ad altrettante piccole e medie aziende che ritenevano così di garantirsi dall’aumento dei tassi,salvo poi a scoprire che non erano affatto salvaguardati, rischiando così il tracollo), è la più grande bolla speculativa della famiglia degli hedge fund, che non solo la banca centrale europea, ma anche Federal Riserve ed altre banche centrali hanno lasciato lievitare, per consentire l’esclusiva speculazione dei maggiori istituti di credito europei ed americani,di incassare 25 miliardi di dollari Usa di commissioni..
La voragine da 600 milioni di euro di Banca Italease, è l’ennesimo scandalo finanziario di strumenti derivati piazzati dalle banche ad almeno 100.000 imprese (piccole e medie) per garantire loro i rischi derivanti dalle oscillazioni negative dei tassi di interesse: uno swap sui tassi,consente ad un’impresa,dietro pagamento di salati premi e commissioni, di assicurare che non vi siano perdite qualora i tassi aumentino o diminuiscano.
Per dare una spiegazione più semplice, se sottoscrivo un mutuo a tasso variabile, posso sottoscrivere uno swap sottostante che mi offre copertura dall’aumento del costo del denaro: se la rata del mio mutuo, aumenta di 100 euro al mese, lo swap mi copre totalmente quel rischio di aumento,se non mi offre analoga copertura di 100 euro per compensare la perdita,significa che la banca mi ha venduto l’ennesimo bidone ! E’ come se assicuro un’auto per coprirmi dalla responsabilità civile ed in caso di incidente,l’assicurazione non mi indennizza.
Ma la vicenda del crollo della Banca Italease, l’istituto di leasing che nello spazio di pochi mesi ha bruciato 3 miliardi di euro di capitalizzazione per le operazioni condotte dall'ex-amministratore delegato Massimo Faenza,è anche l’epilogo della più totale disinvoltura da parte di dirigenti bancari,arrivati ai vertici delle aziende di credito senza la necessaria preparazione né quella prudenza richiesta a coloro che gestiscono il pubblico risparmio,con la più totale complicità della Banca d’Italia,specie l’ufficio di vigilanza,che continua a fare acqua da tutte le parti,come dimostra anche la vicenda della Banca Popolare di Matera gestita allegramente dal prof. Donato Masciandaro
Adusbef,che stima in una forchetta tra 14 e 20 miliardi di euro gli swap offerti a copertura del rischio dei tassi che poi non hanno offerto alcuna garanzia al contraente, chiede che Governo e Parlamento approvino leggi più stringenti sui “derivati”,per evitare che le banche possano continuare indisturbate a “strozzare” consumatori ed imprese.
Elio Lannutti (Presidente Adusbef)
Roma,11.6.2007
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