30 novembre 2006

Mortopanto!!!


VENEZIA — L'editore Giorgio Panto è morto precipitando con il suo elicottero nella laguna di Venezia.
L'incidente è avvenuto intorno alle 16 di ieri tra l'isola di Burano e Treporti. Panto è molto noto per essere proprietario di varie televisioni (Antenna 3, Telenordest, Telealtoveneto) e anche per essere il leader del movimento «Progetto Nordest» che lui stesso ha fondato alcuni anni fa. L'elicottero, un Robison 41 al cui comando c'era Giorgio Panto è affondato nella laguna. L'incidente è avvenuto davanti all'isola di Crevan, di proprietà dell'editore, e si trova a poche miglia di distanza da Cavallino-Treporti. Secondo i testimoni l'elicottero ha fatto una virata a sinistra e poi si è capovolto sull'acqua. L'incidente causato dal tocco della pala del rotore con l'acqua durante una virata. Oltre all'imprenditore Panto nell'incidente è rimasto coinvolto un suo amico, Pietro Fabrini, 65 anni. L'editore Panto, 64 anni, sposato e con tre figli, era originario di Meolo (Venezia). Noto per la sua attività di imprenditore a capo dell'omonima azienda di serramenti con sede a San Biagio di Callalta (Treviso), tanto da essere definito «il re degli infissi», Panto si è dedicato anche all'editoria televisiva. È stato vicino alla Lega delle origini, per poi fondare - in occasione delle regionali del 2005, per le quali si era candidato alla presidenza del Veneto - «Progetto nordest», che raccolse un 6% di voti ed espresso due consiglieri regionali. Il movimento politico di Panto si è rivelato una spina nel fianco della Lega, che lo stesso imprenditore definiva politicamente troppo morbida, tanto che alle Provinciali di Treviso di quest'anno «Progetto Nordest» aveva conquistato l'11% dei voti e quattro seggi. Ma Panto ha fatto notizia in particolare candidandosi per il Senato alle Politiche dell'aprile scorso, quando tuttavia non ha raccolto i voti necessari per essere eletto, fermandosi intorno al 3,5% circa in Veneto e neppure all'uno per cento in Friuli. Tanto che il governatore Veneto Galan l'ha per questo accusato di aver sottratto inutilmente alla Cdl quella «manciata di voti» che avrebbero dato la vittoria al centrosinistra. Prima di fondare il proprio movimento, l'imprenditore aveva rifiutato nel 1994 una candidatura alle politiche con FI e nel 1995 aveva tentato senza fortuna la corsa alla Regione Veneto con la lista Nuova Italia-Autonomia Veneta. Berlusconi disse che se Forza Italia si fosse alleata con lui avrebbe vinto le elezioni.

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